Tornano a marciare i trattori per le strade d’Europa. In Francia, gli agricoltori si schierano contro l’accordo commerciale di libero scambio tra UE e MERCOSUR, l’alleanza dei Paesi sudamericani.
Nel mirino, le importazioni di carne e zucchero dalle nazioni dell’America meridionale, che non sarebbero soggette a dazi né a controlli sanitari severi, danneggiando i coltivatori francesi ed europei, sottoposti a normative più stringenti.
Le proteste sono soltanto all’inizio e potrebbero presto allargarsi agli altri Stati, tornando a infiammare l’Europa come un anno fa.
In Francia, i sindacati del settore hanno convocato manifestazioni in tutto il Paese, annunciando blocchi dei trasporti di generi alimentari. Il ministro dell’Interno, Bruno Retailleau, ha preannunciato tolleranza zero in caso di blocchi stradali permanenti.
La situazione nel Paese è già tesa, tanto da richiedere l’intervento di Emmanuel Macron. Il presidente è in visita in Argentina e poi andrà in Brasile per il G20: si tratta proprio di quelle nazioni che insieme a Paraguay, Uruguay e Bolivia fanno parte dell’accordo agricolo con l’Unione Europea.
Macron cerca la sponda di altri Paesi europei e ha assicurato che la Francia continuerà a opporsi all’accordo con il MERCOSUR: “Ursula Von der Leyen ha un grandissimo rispetto per la Francia”, ha detto il francese, aggiungendo: “Vi dirò: anche il presidente Milei, che ho incontrato, mi ha detto che non è soddisfatto di questo accordo”.
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Parigi deve però fare i conti con la Spagna e soprattutto con la Germania. Secondo quanto filtra dagli ambienti di Bruxelles, Berlino vorrebbe aggirare l’opposizione francese, portando al voto l’accordo spacchettato su più punti. In ogni caso, anche gli agricoltori tedeschi sembrano contrari e nel Paese c’è una crisi di governo in corso. Al momento, comunque, gli Stati membri che sostengono l’intesa sarebbero soltanto 12 su 27.
L’accordo UE-MERCOSUR scontenta anche le associazioni di rappresentanza italiane. In vista dell’arrivo al G20 di Giorgia Meloni, Coldiretti e Filiera Italia hanno scritto al presidente del Consiglio per esprimere preoccupazione per gli effetti negativi sul settore agroalimentare e sulla salute dei consumatori: “Negli ultimi 20 anni il Brasile ha quadruplicato l’uso dei pesticidi“, sottolinea Coldiretti.
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