Dopo giorni interi trascorsi in Corsica, a causa dell’avaria al traghetto “Giraglia” della Bonifacio-Santa Teresa di Gallura, questa mattina decine di sardi sono sbarcati al porto di Livorno da Bastia, con una nave Corsica Ferries. Unica soluzione per raggiungere casa, ricollegandosi in serata a Olbia, fra navi assenti anche da Porto Vecchio e Ajaccio, in un’avventura dal sapore tragicomico. La compagnia Moby aveva garantito massimo impegno con la motonave Zaza sulla “Golfo Aranci-Porto Vecchio” «nel periodo in cui la Giraglia sarà ai lavori», scusandosi per «l’imperdonabile interruzione del servizio fra Bonifacio e Santa Teresa».
La brutta sorpresa
Ma oggi, allo sbarco in Toscana, l’ulteriore doccia gelata per i viaggiatori: la Zaza, che doveva essere operativa tra Corsica e Sardegna era ormeggiata a Livorno. «Una vergogna», racconta Valentina Scoppetta, impiegata residente a Tortolì, «lo scorso sabato il direttore di linea Moby ci aveva garantito che la Zaza sarebbe partita a giorni, dopo il disbrigo di pratiche burocratiche. Ma così è troppo. La nave è ferma in porto, mentre decine di sardi sono costretti a quest’assurda giravolta per tornare a casa».
Aggiunge la donna: «Moby ci ha chiesto di pazientare fino a giovedì scorso, quando la Zaza sarebbe entrata in funzione da Porto Vecchio. Ma come potevamo aspettare altro tempo? Tanti di noi hanno dei bambini e quella che doveva essere una vacanza si è trasformata in un incubo».
La rabbia
Per questo Valentina Scoppetta non lesina ulteriori critiche: «È assurdo che nel 2024 i sardi debbano vivere sulla loro pelle queste beffe, privati del diritto alla mobilità. Ci parlano di continuità territoriale, ma qua non si vede alcuna continuità. Sabato e domenica mettersi in contatto col servizio clienti Moby è stata un’impresa».
E mentre snocciola le «grandi difficoltà nel comunicare col personale portuale corso» la donna, si fa portavoce del malumore di tutti i viaggiatori, lanciando un appello alle istituzioni regionali: «È importante che la giunta regionale provveda a risolvere subito questi disservizi. Non solo aumentando le navi per Corsica e Penisola, ma inasprendo il disciplinare verso le compagnie navali. Non è tollerabile che ci tengano in ostaggio in casa nostra, e nella vicina Corsica come nel nostro caso».
Intanto, Moby conferma: «La tratta Porto Vecchio-Golfo Aranci è in attuazione e quanto prima la Zaza sarà operativa con una tratta giornaliera». Da qui l’accento «sulla maggiore capienza del traghetto» e sul fatto che «i lavori alla motonave Giraglia stiano proseguendo».
L’assessora ai Trasporti
«L’interruzione dell’obbligo di pubblico servizio sul collegamento in continuità territoriale marittima tra Sardegna e Corsica da parte di Moby è un fatto molto grave che ci lascia particolarmente indignati. Valuteremo l’applicazione di tutte le penali previste dal contratto, fino all’eventuale risoluzione anticipata del contratto».
Il collegamento «è caratterizzato da alcune specificità che rendono difficile reperire navi adatte», spiega Manca, «Da una parte i traghetti devono avere tutte le certificazioni internazionali, dall’altra devono essere di dimensioni contenute per poter entrare nei piccoli porti coinvolti. Stiamo parlando di un collegamento internazionale con molte meno miglia da navigare di quelle previste da tanti altri collegamenti nazionali. A fronte di questo vengono però applicate molte più prescrizioni, con conseguente difficoltà nell’individuazione di un operatore con disponibilità di naviglio sufficiente. Si tratta di una palese distorsione, motivo per cui è indispensabile lavorare affinché questa specificità venga riconosciuta e si arrivi a una semplificazione delle regole che si addica al caso specifico».
L’unico altro convoglio marittimo che ha servito questa tratta nell’ultimo periodo e che sarebbe quindi arruolabile è quello di un altro operatore, la Ichnusa Lines, vettore che integra l’OSP durante la stagione estiva,« ma il naviglio al momento è interessato da interventi di manutenzione. Detto ciò, seppur in presenza di tali criticità, non possiamo accettare che un operatore interrompa un servizio pubblico per un tempo così prolungato. È per questo motivo che valuteremo tutte le penali previste da contratto, compresa l’eventuale rescissione».
Manca annuncia che «siamo in contatto con l’esecutivo regionale corso per individuare ed attivare una soluzione strutturale al problema, lavorando sulla sensibilizzazione dei governi di Italia e Francia e discutendo con le autorità di regolamentazione marittima per rendere più agevole la creazione di collegamenti stabili e duraturi tra i due territori. Nel frattempo, la priorità è trovare una risposta rapida all’emergenza in atto».
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