Giovedì 21 novembre, presso l’Hotel Nazionale di Roma, si è svolto il congresso “La casa si cura”. L’incontro ha acceso i fari sull’importanza dell’infrastruttura elettrica come elemento centrale per la sicurezza, l’innovazione e la transizione energetica nelle abitazioni nell’interesse di chi vive la casa. All’incontro, tra i vari relatori, ha partecipato anche il senatore Roberto Rosso, Responsabile nazionale del Dipartimento Casa di Forza Italia, che ha annunciato la volontà di creare un gruppo di lavoro con le associazioni della casa per sopperire alla mancanza di conoscenza sul tema e promuovere leggi “per portare i condomini italiani nel terzo millennio”.
Il focus del congresso
Il congresso “La casa si cura” si è focalizzato sull’importanza dell’elettricità e sulla sicurezza degli impianti, tematiche troppo spesso sottovalutate in Italia. Per questo i relatori hanno posto l’accento sulla necessità di prestare particolare attenzione ai rischi di impianti non a norma. Un tema divenuto ancor più caldo con l’avvento della trasformazione digitale, che grazie alla tecnologia è in grado di migliorare l’esperienza abitativa.
Gli esperti intervenuti si sono confrontati e hanno discusso sulle diverse opportunità per adeguare gli impianti elettrici, con l’obiettivo di aprire un dialogo con i decisori e legislatori della politica, sempre tenendo presente sullo sfondo l’incombenza della direttiva europea sulle case green.
Lo scenario attuale
Lorenzo Bellicini, direttore tecnico di Cresme Ricerche, ha fornito il quadro attuale della situazione, fornendo dati interessanti riguardo la percezione e la conoscenza del tema. Ma non solo. Ha sottolineato che ormai “il 40% del volume delle nuove costruzioni è fatto di impiantistica, la digitalizzazione incide sui nostri edifici, a partire dagli impianti, non solo elettrici ma anche di domotica”.
Il problema, però, è che “le famiglie non sono sensibili al tema dell’innovazione che possono apportare le dotazioni tecnologiche domestiche”. Tanto che, sempre secondo Bellicini, “spesso l’interesse verso l’impiantistica evoluta in casa si limita ai sistemi videosorvrglianza, perché percepita come risposta a un pericolo, bisogna lavorare sulla comunicazione, per spiegare che la scelta dell’investimento tecnologico è una scelta vantaggiosa in termini di risparmio sui consumi e sulla sicurezza in casa”.
Durante il convegno è stato ribadito a più riprese che c’è da lavorare ancora molto in termini di cultura, sia lato utenti che tecnici. Per questo è importante diffondere la cultura della sicurezza, dell’efficienza e dell’uso razionale dell’energia elettrica nelle case degli italiani e adottare le nuove tecnologie in grado di garantire standard qualitativi sempre più elevati, migliori prestazioni e vantaggi sia in termini di fruibilità che di valorizzazione delle abitazioni è una sfida da affrontare per la sfida della sostenibilità sociale, ambientale ed economica.
Gruppo di lavoro tra tecnici e politica
Al convegno è intervenuto anche senatore Roberto Rosso, Responsabile nazionale del Dipartimento Casa di Forza Italia, che ha posto l’accento sulla necessità di alzare il livello di sicurezza nelle case: “in Italia registriamo 3000 morti l’anno sulle strade e 6000 in casa, una buona parte è dovuta a cadute accidentale, ma un’altra parte è dovuta anche a problemi relativi all’impianto elettrico e proprio queste sarebbero le morti più facili da evitare, perché le norme ci sono già”.
Quello che manca, secondo il senatore Rosso sono i controlli. Ma ormai è tempo di agire, secondo Rosso: “Un paese come il nostro non può permettersi questa arretratezza sugli impianti” e accende i riflettori sulla figura dell’amministratore di condominio, “che dovrebbe essere come l’amministratore delegato di una azienda che pensa a 360° al bene dell’azienda”. In chiusura, ha poi aggiunto: “Ho deciso di creare gruppo di lavoro con associazione della casa per sopperire a mancanza di conoscenza e inserire leggi per portare il condominio nel terzo millennio”.
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