I riflettori si accendono sulla regia. Nel cinema chi dirige è dietro la camera, invisibile all’occhio tecnologico. Ma questo è calcio, chi ha ruolo da regista è spesso il più in vista, quello che tocca più palloni. Posizione delicata, davanti alla difesa a dettare i tempi. Con tutti gli effettivi a disposizione, Inzaghi non ha dubbi: gioca Hakan Calhanoglu. Il centrocampista non è però nel gruppo nerazzurro presente in Veneto per la sfida all’Hellas di oggi pomeriggio alle 15. A farne le veci sarà Kristjan Asllani, designato vice che in ottobre non poté sfruttare l’occasione in condizioni simili (anche allora Calhanoglu si fermò per noie muscolari) perché anch’egli fermato da guai fisici.
Stavolta Asllani c’è, a prendersi quei riflettori che la regia calcistica prevede. Un’occasione da sfruttare per dimostrare di poter essere da Inter anche in chiave futura. L’albanese ha avuto l’opportunità di lasciare Milano per andare altrove a prendersi i minuti che all’Inter non ha. Liberamente, coraggiosamente, ha scelto di giocarsela, coi suoi 22 anni ancora giovani, ma pure con le pressioni di chi è alla terza stagione in nerazzurro, campione d’Italia, ormai corazzato (si presume) per resistere alle critiche.
Pur con la Champions a un tiro di schioppo (si giocherà martedì sera a San Siro contro il Lipsia) Inzaghi non dovrebbe fare concessioni di formazione all’Hellas. Dentro i titolari, il “riposato“ Mkhitaryan (non più in nazionale e quindi agevolato da due settimane passate ad allenarsi ad Appiano Gentile) e i più chilometrati Barella, Bastoni, Dimarco, tutti spremuti dai rispettivi ct, ma chiamati a mettere da parte eventuali difficoltà conseguenti al crescente acido lattico. Persino Lautaro Martinez potrebbe giocare dal 1’, anche se ieri pomeriggio erano in ascesa le quotazioni di Correa, impossibilitato ad esprimersi in Europa perché assente nella lista Uefa. Il “Toro“ e Taremi sono tornati in Italia solo giovedì. Entrambi hanno la carica derivante dai gol segnati rispettivamente con Argentina e Iran. Si gestiranno, tra oggi pomeriggio e martedì sera in Champions. In attacco il punto fermo è Thuram, che dagli impegni con la Francia è tornato molto prima. In panchina Arnautovic, pronto all’occorrenza. Non è escluso (è già accaduto) che l’austriaco possa strappare una maglia da titolare contro i tedeschi nella serata di Coppa.
Tra gli scaligeri, occhio a Belahyane. “Potrà confrontarsi con giocatori che un giorno saranno suoi compagni. Non dico l’Inter, ma parlo del livello che si merita e può raggiungere”, ha detto ieri Paolo Zanetti. “Radiomercato“ dà il franco-marocchino nelle mire di mezza Europa. Inter compresa.
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