In via Monte Napoleone per 200mila euro di shopping con carte di credito rubate: questo il bottino di cinque cittadini statunitensi, arrestati dalla polizia a Milano. Nei loro portafogli, la squadra mobile ha trovato 37 carte di credito sottratte e 19 documenti falsi. Nel bed and breakfast in cui soggiornavano, invece, gli investigatori hanno rinvenuto una vera fortuna in beni di lusso: orologi, gioielli e capi d’alta moda, tutti acquistati in via Montenapoleone, recentemente incoronata la via dello shopping di lusso più costosa al mondo.
Via Monte Napoleone, il caso
Gli acquisti in via Monte Napoleone, effettuati con transazioni fraudolente, hanno portato all’arresto del gruppo composto da quattro uomini (di 34, 30, 29 e 26 anni) e una donna di 22 anni. La polizia li ha accusati di uso indebito di carte di credito, oltre che di ricettazione e possesso di documenti falsi. Il blitz è stato coordinato dalla squadra mobile della sezione “Contrasto al Crimine Diffuso”.
Via Monte Napoleone, l’arresto
A far partire le indagini è stata la segnalazione del personale di una gioielleria di via Montenapoleone. Gli addetti, insospettiti da un cliente, hanno allertato il 112. Nei giorni precedenti, infatti, due giovani americani avevano effettuato acquisti di elevato valore con carte di credito che i circuiti bancari avevano indicato come potenzialmente frutto di frode.
Gli agenti hanno monitorato uno dei sospetti, che si aggirava tra le boutique del Quadrilatero della Moda, fino a quando non si è unito agli altri membri del gruppo a bordo di una Volvo in via Borgospesso. A quel punto è scattato un breve inseguimento, conclusosi grazie alla collaborazione di un Ncc, che si è messo di traverso in via Santo Spirito su richiesta della polizia. Resosi conto della situazione, il più giovane del gruppo ha tentato la fuga a piedi, cercando di disfarsi di alcune carte di credito, che però sono state recuperate dagli investigatori.
Via Monte Napoleone, bottino
La perquisizione personale e quella successiva nell’appartamento preso in affitto in via Cesare Vignati hanno permesso di svelare l’intero schema criminale. Gli agenti hanno rinvenuto 12 carte di credito nelle tasche dei fermati, 11 delle quali intestate a persone diverse, e altri 26 documenti falsi nell’abitazione. I documenti riportavano le foto dei membri della banda, ma i dati anagrafici degli intestatari delle carte di credito rubate.
Oltre alle carte, la polizia ha sequestrato un vero e proprio tesoro: borse di lusso, bracciali e abiti d’alta moda, tutti acquistati in via Montenapoleone. Il valore complessivo della refurtiva è stato stimato in circa 200mila euro.
Dei cinque arrestati, quattro provengono dal quartiere Brooklyn di New York, mentre la donna è originaria della California. La banda aveva scelto Milano come teatro del loro schema fraudolento, approfittando del prestigio e della frenesia che caratterizzano il Quadrilatero della Moda. Ma i sospetti sollevati da commercianti attenti e il tempestivo intervento della polizia hanno messo fine alla loro settimana di lusso sfrenato. Ora i cinque americani dovranno rispondere delle accuse davanti alla giustizia italiana.
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