Sabato 30 novembre, con inizio alle 8,30, avrà luogo al Salone Dugentesco di Vercelli il convegno “800 anni di medicina a Vercelli, passato e futuro dell’Ospedale Sant’Andrea” organizzato dalla locale sezione dell’Amci (Associazione Medici Cattolici Italiani), presieduta dalla dottoressa Elvia Demarino, per celebrare gli 800 anni dall’apertura del nostro ospedale ai malati.
Il convegno si distingue da altre iniziative similari per la varietà e la completezza dei temi trattati, che spaziano dalle origini dell’assistenza sanitaria, alla medicina nel Medioevo, alla storia e alle prospettive di sviluppo del nostro ospedale, alla riflessione sull’amore verso il prossimo e per la presenza dei qualificati e prestigiosi relatori che sono stati invitati a parlare.
Nel corso dei lavori verrà, infatti, presentato al pubblico il testo, studiato e pubblicato da uno dei relatori presenti, il prof. Paolo Rosso, docente di storia medievale presso l’Università di Torino, di un raro atto notarile scritto in latino risalente al 1332, recentemente ritrovato nell’Archivio Capitolare della cattedrale, con il quale da parte del priore del collegio dei medici di Vercelli viene conferita a tale Giovanni de Cazanis di Novara l’autorizzazione ad esercitare la scienza e la docenza medica. Si tratta di un documento da considerare una laurea ante litteram, che testimonia la presenza in città, già sette secoli orsono, dello studio della medicina a livello universitario.
L’importanza dell’attestato è stata recepita dagli organizzatori dell’Amci, che ne hanno curato la traduzione in italiano ed hanno deciso di divulgarlo durante l’evento del 30 novembre. Al termine del convegno sarà possibile partecipare nella basilica di Sant’Andrea a una meditazione, introdotta dalla professoressa Gianna Baucero, con momento di riflessione a cura della Fraternità della Trasfigurazione ed assistere a un concerto di musiche sacre tenuto da InVocEnsemble, un gruppo corale composto da nove musiciste e cantanti.
In concomitanza col convegno sarà allestita al Museo del Tesoro del Duomo una mostra di opere che 14 artisti hanno creato ispirandosi al Liber Canonis Medicinae, un prezioso manoscritto del XIV secolo. Il testo originario è stato scritto in arabo nel decimo secolo da Avicenna, medico e scienziato musulmano. Per secoli il libro è stato un’opera di riferimento per la medicina europea, obbligatorio fino al XVIII secolo nelle più importanti università. Il prezioso volume in pergamena, nella versione tradotta in latino, è custodito nella Biblioteca Capitolare di Vercelli e verrà restaurato anche grazie al ricavato della vendita delle opere esposte nella mostra, che è stata inaugurata il 21 novembre durante un vernissage a ingresso libero che si terrà alle 17.30 presso il Museo del Tesoro del Duomo e resterà aperta fino al 15 dicembre.
Al convegno sono attesi per i saluti istituzionali di rito il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio, il presidente della Provincia Davide Gilardino, il sindaco di Vercelli Roberto Scheda, il Magnifico Rettore dell’UPO prof. Menico Rizzi, il direttore generale della Asl di Vercelli Eva Colombo, il presidente dell’Ordine dei Medici Germano Giordano, il presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Vercelli Aldo Casalini, il presidente della Fondazione Biblioteca Capitolare e Museo del Duomo Piero Bellardone, il direttore della Pastorale della Salute diocesana, don Bruno Capuano.
Interverranno tra i numerosi relatori Mons. Marco Arnolfo, arcivescovo di Vercelli; il cardinale Giuseppe Versaldi, prefetto emerito della congregazione per l’educazione cattolica; il prof. Agostino Paravicini Bagliani, presidente onorario della Sismel (Società Internazionale per lo Studio del Medioevo Latino) e professore onorario di storia Medievale dell’Università di Losanna; il prof. Giancarlo Andenna, professore emerito di Storia Medievale dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano; fra gli altri Roberto Viazzo, Gran Priore del S.M.O.M. (Sovrano Ordine Militare di Malta); il dott. Stefano Ojetti, presidente nazionale dell’Amci; il prof. Giuseppe Battimelli, vicepresidente della Sibc (Società Italiana di Bioetica e Comitati Etici); il dott. Federico Riboldi, assessore alla Sanità della regione Piemonte.
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