Calciomercato, la Casertana lavora: summit D’Agostino-Trevisan #finsubito prestito immediato

Summit D’Agostino–Trevisan e via alle operazioni di mercato. Il diesse della Casertana è pronto a rinforzare la squadra e ha ottenuto il via libera della società: «Sappiamo cosa è necessario fare – ha detto il dirigente – e lo faremo assolutamente. Di certo non prenderemo giocatori tanto per prenderli. Puntiamo a calciatori funzionali, pronti, come dice sempre il mister, a sposare la causa della Casertana come abbiamo fatto noi e con le giuste motivazioni».

Nomi naturalmente non se ne fanno: «Perché il mercato di gennaio è complesso e bisogna anche tenere in considerazione la propensione delle società di provenienza dei calciatori a cedere il cartellino». Per le entrate e neppure per le uscite: «Chi gioca nella Casertana ha ancora un mese per dimostrare di meritare di farne parte. E il discorso vale anche all’inverso, per chi pensiamo di tenere con noi». Elenco dei ruoli su cui intervenire e lista dei nomi sono già pronti. Ora bisogna stringere i contatti e chiudere le trattative: «Spero di poter dare buone notizie quanto prima».

Senza commettere errori, però, perché questa volta in ballo c’è la salvezza e la Casertana la C non deve assolutamente perderla. Trevisan è consapevole della situazione, sa che se i falchetti avessero oggi diversi punti in più in classifica non ci sarebbe da gridare allo scandalo o da ringraziare la fortuna. Basta rivedere le sedici gare disputate finora. Al contempo, però, quei punti non ci sono, la crisi in zona gol è conclamata e per centrare la salvezza serviranno attaccanti in grado di risolverla.

Altrimenti potrebbe aprirsi il baratro della retrocessione. Sugli altri ruoli il diesse non si sbottona, ma con Proia che ha deluso e Deli che finora ha fatto bene solo a fasi alterne, alla Casertana sembra servire anche un centrocampista di qualità in grado di dare i ritmi alla squadra, da affiancare a Damian e Collodel. E poi, con l’inversione di tendenza in difesa e lo schieramento contemporaneo di tre centrali, numericamente manca un calciatore anche in quel ruolo.

Di lavoro da fare ce n’è e Trevisan, ricevuto il via libera da D’Agostino, si appresta a risolvere le trattative in entrata e in uscita con l’obiettivo di mettere a disposizione di Iori i calciatori necessari nel più breve tempo possibile. Magari già in tempo per il 4 gennaio, quando i falchetti affronteranno la Juventus Next Gen in una delicata sfida salvezza. Nel frattempo, come ha sottolineato Trevisan, ci sono altre partite da giocare e ognuna di quelle, oltre a mettere punti preziosissimi in palio per la classifica, rappresenta un banco di prova per quei calciatori che finora hanno reso meno delle aspettative.

Verso la gara 

Domenica alle 15 al Pinto arriva il Potenza e l’emergenza in difesa perdura. Heinz sta lavorando a scartamento ridotto, è pronto al rientro dopo diverse settimane di stop ma non sarà disponibile in tempo per la prossima partita. Ieri l’altro centrale Gatti si è sottoposto a esami strumentali dopo aver percepito un indurimento muscolare sabato contro il Giugliano. Nelle prossime ore si saprà di più circa l’entità del suo infortunio, ma anche lui è ad alto rischio forfait contro il Potenza.

Una bella gatta da pelare per mister Iori che potrebbe affidarsi a Collodel per affiancare Bacchetti e Kontek in difesa. Come se non bastasse mancherà anche l’esterno Paglino che ha esaurito il bonus dei gialli. Per prendere il suo posto si contendono una maglia Fabbri, che è in vantaggio, e Salomaa. Insomma, alla oggettiva sfortuna o imprecisione sotto porta delle ultime partite, si aggiungono anche defezioni importanti.

È un girone d’andata in cui, al netto dei limiti della rosa, tutto quello che poteva andare storto è andato storto. Periodo nero da archiviare quanto prima stringendo i denti fino a gennaio, come dice mister Iori. Questo per quanto attiene alle cose di campo. Poi c’è il discorso nuovo Pinto: i tifosi attendono una svolta che però, al momento, non sembra dover arrivare, con D’Agostino e Ciuffarella ancora impegnati nella laboriosa e ormai lunghissima ricerca dei fondi necessari a cominciare e completare l’imponente opera da 51 milioni di euro.