Le ore di assistenza specialistica sono state ripristinate, ma soltanto fino all’esaurimento dei fondi. Auletta: “Intervenga la Regione”
PISA — Dopo le riunioni e le proteste formali, i docenti e gli assistenti riuniti nel gruppo che da settimane è in mobilitazione contro i tagli all’assistenza specialistica nelle scuole superiori si sono ritrovati in un presidio di protesta di fronte alla Società della Salute.
La storia, iniziata con l’avvio dell’anno scolastico, è ormai nota: per le difficoltà di bilancio del consorzio dei Comuni, sono state tagliate le ore di assistenza dedicate a studenti e studentesse con disabilità. Successivamente, sono state ripristinate, ma non è ancora certo se questo impegno sarà garantito sino alla fine dell’anno scolastico.
“Si potrebbe dire che la pronta mobilitazione di famiglie, docenti e assistenti sia stata efficace – ha commentato Ciccio Auletta, capogruppo di Diritti in Comune in Consiglio comunale – in realtà, però, la direttrice della Società della Salute ha precisato che l’assistenza sarà integralmente garantita solo fino a che i fondi attualmente a disposizione non saranno esauriti, ovvero entro brevissimo tempo: ciò significa che le scuole pisane rischiano di dovere riorganizzare le proprie attività didattiche a metà anno scolastico, costringendo le famiglie a riorganizzarsi anch’esse nei casi in cui si debba ridurre la frequenza scolastica degli studenti con disabilità particolarmente gravi”.
La questione, dunque, non si è conclusa con il ripristino, che appare soltanto temporaneo. “Dalla lettera che la direttrice ha inviato ai dirigenti scolastici il 7 Novembre scorso – ha aggiunto – apprendiamo che l’accordo di programma prevede che, qualora i fondi non fossero sufficienti per coprire la totalità della spesa, la Provincia si impegna a definire insieme ai Comuni e alla Società della Salute le modalità di copertura della differenza, richiedendo in primo luogo l’intervento della Regione Toscana“.
“Dunque sono gli enti locali, compresi i Comuni, che avrebbero dovuto attivarsi coinvolgendo la Regione che è, in questo momento, la vera grande assente – ha concluso Auletta – chiediamo con forza che la Regione adempia agli impegni presi nel firmare l’accordo e garantisca quello che è un servizio essenziale per garantire il diritto all’istruzione e all’autonomia”.
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