Inaugurata oggi (27 novembre) ad Aversa la “Casa di semiautonomia” del progetto SFERA (Sinergie e Formazione per l’Empowerment della Rete Antiviolenza). Nata in un bene confiscato alla criminalità organizzata che, grazie all’impegno di diversi soggetti coinvolti, è stato trasformato in un luogo sicuro e accogliente per donne e bambini che hanno subito violenza.
La casa, realizzata e gestita dai partner di progetto Spazio Donna e Patatrac con il supporto di WeWorld, dispone di tre camere e potrà accogliere fino a quattro famiglie, offrendo un sostegno fondamentale per chi ha concluso il percorso di uscita dalla violenza ma necessita ancora di un periodo di stabilità per riprendere in mano la propria vita.
La casa sarà un punto di riferimento non solo per l’accoglienza, ma anche per la formazione e l’inclusione delle donne nel mondo del lavoro grazie a percorsi di orientamento professionale e di sensibilizzazione nelle scuole.
L’evento inaugurale della Casa di semiautonomia si è aperto con la conferenza “Dalla violenza di genere all’autonomia delle donne: le tappe per la libertà”, un momento di riflessione per poter approfondire le sfide e le tappe fondamentali che queste donne affrontano per conquistare indipendenza e dignità.
Il progetto SFERA, finanziato dalla Fondazione con il Sud e attivo tra Napoli, Caserta e Aversa, coinvolge WeWorld, l’Università della Campania Luigi Vanvitelli, vari enti locali e associazioni in una rete dedicata al supporto delle donne vittime di violenza.
“L’inaugurazione della casa di semiautonomia ad Aversa è il frutto di un anno e mezzo di lavoro intenso e coordinato tra i partner del progetto SFERA, e rappresenta quanto sia cruciale un impegno costante, condiviso e spesso invisibile tra enti privati e pubblici. Coniugare il contrasto alla criminalità organizzata con la lotta contro la violenza sulle donne dimostra come percorsi di ‘lotta’ diversi possano unirsi per combattere varie forme di violenza con strumenti comuni. Questo bene confiscato, restituito al territorio, è un simbolo di riscatto per le donne e per tutta la comunità” ha sottolineato la Coordinatrice di WeWorld Roberta Fiore.
“L’obiettivo di Patatrac è quello di rispondere ai bisogni sociali più urgenti. Siamo orgogliose di aver creato ad Aversa, insieme ai partner, la prima casa di semiautonomia in Campania, destinata a donne che hanno vissuto situazioni di violenza e cercano un sostegno temporaneo per costruire una vita autonoma. Questo è il primo bene confiscato affidato al terzo settore ad Aversa, e non vediamo l’ora di vedere le prime donne e bambini ospitati già dalla prossima settimana” afferma Lucia Cesaro di Patatrac.
“La casa di semiautonomia offre non solo una continuità al percorso di uscita dalla violenza, ma è anche una risposta concreta all’emergenza abitativa per le donne che desiderano raggiungere piena indipendenza. Questo progetto permette di superare l’ostacolo della carenza di alloggi e condizioni restrittive che spesso bloccano i percorsi di autonomia” commenta Ilenia Sanzo della Cooperativa Spazio Donna
“Grazie all’impegno delle autorità giudiziarie, delle forze dell’ordine e di tutta la rete del territorio, siamo riusciti a trasformare un bene confiscato in un luogo di rinascita per le donne vittime di violenza. Il progetto è nato da un’idea che ha preso forma alcuni anni fa, e oggi diventa realtà, segnando un passo fondamentale nella rigenerazione dei beni confiscati a fini sociali” ha dichiarato Libera del Coordinamento Agro Aversano.
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