Torna all’asta il Castello di Sammezzano: nuovo annuncio per lo storico palazzo situato a Leccio, frazione di Reggello in provincia di Firenze
Il Castello di Sammezzano torna all’asta: è di nuovo sul mercato il gioiello architettonico situato a Leccio, frazione del Comune di Reggello, in provincia di Firenze, chiuso ormai dal 1990.
Torna all’asta il Castello di Sammezzano
Lo storico palazzo toscano era finito all’asta nel 2023 dopo il fallimento della vecchia proprietà, la Sammezzano Castle Srl che lo aveva rilevato circa venti anni prima con l’obiettivo di trasformarlo in un resort di lusso.
Un primo tentativo di vendita era andato a vuoto, con l’asta che venne praticamente disertata: nell’agosto del 2024, però, si è fatta avanti la società Smz Srl, amministrata da Ginevra Moretti, figlia dell’imprenditore fiorentino Giorgio Moretti.
Come riferito da ‘Repubblica’, le trattative stanno andando avanti: proprio la famiglia Moretti potrebbe spuntarla e diventare nuova proprietaria del meraviglioso palazzo di Reggello, strappandolo così alle condizioni di abbandono in cui versa da troppi anni.
Nonostante le voci legate alla possibilità che la famiglia Moretti possa diventare proprietaria del castello, sul sito delle aste immobiliari è comparso nuovamente l’annuncio di vendita dello storico palazzo, in vendita a poco meno di 16 milioni di euro.
Nei mesi scorsi il governatore Eugenio Giani aveva dichiarato che “solo un investimento pubblico può restituire il palazzo ai toscani”, invitando il Mibact a farsi carico della questione, al fine di riaprire il gioiello ottocentesco situato nel cuore della Toscana.
La storia del gioiello architettonico
Il Castello di Sammezzano si trova a Leccio, frazione del Comune di Reggello che fa parte della provincia di Firenze. L’edificio principale del palazzo è una costruzione eclettica con prevalenza di stile orientalista, frutto della ristrutturazione di una grande fattoria edificata nel 1605 per volontà della famiglia Ximenes D’Aragona.
La tenuta dove è situato il castello per secoli è appartenuta a diverse famiglie di rango: gli Altiviti, i Medici e gli Ximenes. Quando la proprietà passò nelle mani di Ferdinando Panciatichi Ximenes d’Aragona, il marchese finanziò il progetto che aveva come obiettivo quello di trasformare il palazzo nel più importante esempio di architettura orientalista d’Italia.
Ferdinando, sull’onda della corrente culturale conosciuta come “Orientalismo” che stava spopolando in tuta Europa, decise di modificare la struttura esistente del palazzo, facendo realizzare nuove sale come il Corridoio delle Stalattiti, la Sala da Ballo, la Sala d’ingresso e la Torre centrale.
Considerato uno dei palazzi storici più spettacolari d’Italia, il Castello di Sammezzano è apparso in diversi film che hanno mostrato sia gli interni che gli esterni: “Finalmente…le mille e una notte” di Antonio Margheriti, “Il fiore delle Mille e una notte” di Pier Paolo Pasolini, “Il figlio dello sceicco” di Bruno Corbucci, “Sono un fenomeno paranormale” di Alberto Sordi, “A Cena col vampiro” di Lamberto Bava, “Giorni felici a Clichy” di Claude Chabrol, “Il racconto dei racconti – Tales of Tales” di Matteo Garrone, “Sycamore Age – 7” di Erika Errante Baruffaldi, e la fiction “L’Oriana” di Marco Turco”.
All’interno del castello, inoltre, sono stati girati i videoclip musicali di tre canzoni italiane: “La vita è molto di più” di Fiordaliso e Pupo, “Vattene Amore” di Amedeo Minghi che vinse il Festival di Sanremo nel 1990 e “Ora o mai più (le cose cambiano)” di Dolcenera.
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