«Assumo le mie scelte in maniera autonoma e in accordo con la maggioranza che mi sostiene. Festa? Con le sue liste ha contribuito alla mia vittoria. Il sindaco sono io e manterrò fede all’impegno con gli elettori». È quanto dichiara la sindaca, Laura Nargi, che commenta l’attuale fase politico amministrativa alla vigilia del rimpasto di giunta, traccia un primo bilancio del suo mandato iniziato a giugno e risponde circa i suoi rapporti con Festa e Petitto.
A quattro mesi dall’inizio del mandato, che bilancio traccia della “rivoluzione gentile” di cui ha parlato in campagna elettorale?
«Tutte le rivoluzioni hanno bisogno di un fisiologico periodo di maturazione per essere portate a compimento. In questi mesi, le posso dire che non ho perso la mia gentilezza. La conservo insieme alla determinazione e all’ambizione di mettere in campo azioni concrete, per migliorare la qualità della vita degli avellinesi e rendere Avellino una città più bella, accogliente, inclusiva e attrattiva».
In questo breve lasso di tempo quali sono state le priorità di intervento che ha seguito?
«Sicuramente tutte quelle che avevo indicato in campagna elettorale. Mi sono spesa da subito per l’affidamento del Centro per l’Autismo all’Asl, siglando un’intesa storica con il manager, Mario Ferrante, ed approvando in Consiglio comunale il via libera al comodato d’uso gratuito, in accordo con le opposizioni. Ho riattivato tutte le interlocuzioni istituzionali per chiudere l’odissea del Tunnel e rispondere alle ultime prescrizioni del Provveditorato interregionale alle Opere pubbliche. Avevo cominciato già durante il mio mese di reggenza nella scorsa consiliatura e posso dire che ormai ci siamo. Poi un’accelerazione netta sulla costituzione del Forum dei giovani. Ma abbiamo anche messo mano al patrimonio, con gli atti ormai pronti per dare nuove gestioni alla piscina comunale e al centro sportivo di Valle, o per realizzare il nuovo Stadio “Partenio-Lombardi”. Senza trascurare l’attenzione al decoro urbano, alle iniziative volte a rianimare il commercio e potenziare l’appeal turistico della città. Alla mobilità sostenibile, con il nuovo Pums, alle scuole, alle politiche di genere ed ai servizi sociali».
La giunta tecnica è stata oggettivamente poco percepita dalla città. Secondo lei perché?
«Per definizione una giunta tecnica non esprime figure note all’elettorato e al mondo politico, ma professionisti le cui competenze sono necessarie in un dato periodo storico. Non credo che i miei assessori non si siano fatti conoscere o apprezzare. Al contrario, hanno lavorato senza sosta per centrare alcuni obiettivi imprescindibili per consentire all’ente di ripartire dopo il commissariamento. Su tutti la riorganizzazione della macchina amministrativa e del sistema dei lavori pubblici, con il riassetto degli uffici, l’arrivo di due nuovi dirigenti e l’approvazione delle due linee guida per la Stazione unica appaltante qualificata. Un lavoro prezioso di cui si vedranno i frutti d’ora in avanti».
Lei si appresta a varare la “fase due”, quella di un governo politico. Erano questi i tempi che immaginava dall’inizio o c’è stata un’accelerazione legata al ritorno di Festa sulla scena politica?
«In realtà, avevo chiarito in diverse occasioni, in primis agli assessori, poi alla città in Consiglio comunale e a voi nel corso di diverse interviste, che la fase tecnica sarebbe stata transitoria. Ora i tempi sono maturi per consentire a chi è stato decisivo per la nostra vittoria elettorale di poter incidere attivamente nell’amministrazione della città che li ha votati. Tutto qui».
Gli assessori tecnici erano coscienti che non sarebbero stati per cinque anni al loro posto ma tutti stanno dichiarando che non si aspettavano tempi così stretti. Perché?
«Solo alcuni, per la verità. E posso comprendere che, rispetto a determinate deleghe, fosse necessario un tempo più ampio per poter cogliere e toccare con mano risultati tangibili. Ma non ho dubbi sul fatto che questi risultati saranno evidenti nei prossimi mesi, e per questo ringrazio sentitamente, e ancora una volta, tutti i miei assessori tecnici».
Perché revocare il delegato ai fondi europei, Leandro Savio, a poche settimane dalla sostituzione dell’intera giunta?
«Come ho già avuto modo di spiegare, in questo caso specifico, considero terminato il compito assegnato all’ex assessore Savio. È prerogativa del sindaco effettuare tali scelte e valutazioni e non ci sono ragioni differenti da ricercare o dietrologie a cui abbandonarsi. È tutto in linea con la road map che ci siamo dati».
Il Patto civico si appresta a tornare all’opposizione, come pubblicamente chiesto dai festiani. Su questo si è confrontata con Petitto?
«Come lo stesso onorevole Petitto ha dichiarato al vostro giornale, non abbiamo particolari interlocuzioni. Assumo le mie scelte in maniera autonoma e in accordo con la maggioranza che mi sostiene. Il Patto civico, che si compone comunque di più anime politiche, ha votato le linee programmatiche che ho sottoposto all’aula ed offerto il suo sostegno sulla base delle visioni che esse esprimono. Quella visione e quel programma restano identici. Per questo non ho compreso le ragioni di tanto livore da parte del consigliere Rino Genovese rispetto ad una scelta, quella di modificare la giunta, che spetta al sindaco e che non cambia in alcun modo la nostra mission programmatica».
Festa ha detto che le elezioni le ha vinte lui. Non crede sia stato un po’ ingeneroso con lei?
«Conosco Gianluca Festa da tanti anni e sono sicura che abbia voluto semplicemente rimarcare la sua personale affermazione in una competizione elettorale che non lo ha visto in prima linea. Con le sue due liste ha sostenuto la mia candidatura a sindaco della città di Avellino e ha contribuito concretamente alla mia vittoria».
Ad oggi sente di poter dire che lei sarà il sindaco di Avellino per cinque anni nonostante le ambizioni non nascoste del suo alleato Festa?
«Gli avellinesi mi hanno scelto per governare la città nei prossimi cinque anni, perché hanno compreso il progetto messo in campo dalla mia coalizione per rendere Avellino più vivibile, vitale, inclusiva, accogliente ed attrattiva. Ed io non ho assolutamente intenzione di deludere i miei concittadini. Con dedizione, abnegazione ed orgoglio, anche insieme a loro, lavorerò durante il mio mandato per rendere Avellino una città di cui andare fieri».
***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****
Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link
Informativa sui diritti di autore
La legge sul diritto d’autore art. 70 consente l’utilizzazione libera del materiale laddove ricorrano determinate condizioni: la citazione o riproduzione di brani o parti di opera e la loro comunicazione al pubblico sono liberi qualora siano effettuati per uso di critica, discussione, insegnamento o ricerca scientifica entro i limiti giustificati da tali fini e purché non costituiscano concorrenza all’utilizzazione economica dell’opera citata o riprodotta.
Vuoi richiedere la rimozione dell’articolo?
Clicca qui
***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****
Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link
Informativa sui diritti di autore
La legge sul diritto d’autore art. 70 consente l’utilizzazione libera del materiale laddove ricorrano determinate condizioni: la citazione o riproduzione di brani o parti di opera e la loro comunicazione al pubblico sono liberi qualora siano effettuati per uso di critica, discussione, insegnamento o ricerca scientifica entro i limiti giustificati da tali fini e purché non costituiscano concorrenza all’utilizzazione economica dell’opera citata o riprodotta.
Vuoi richiedere la rimozione dell’articolo?
Clicca qui