L’idrogeno è un motore che sta raccogliendo un grandissimo successo, ma non si era mai visto nulla di così potente.
L’intento è quello di andare verso un mondo che possa essere sempre più ecologico e al passo con i tempi, con l’elettrico che da solo non basta. Si vuole infatti andare anche nella direzione che può portare alla creazione di nuovi propulsori avanzati ed ecologici, con una delle soluzioni più interessanti nel settore che indubbiamente è quella legata all’idrogeno.
Sono tantissime le aziende che stanno puntando in questo settore, tanto è vero che abbiamo modo di ammirare anche il legame sempre più stretto che sta intercorrendo tra BMW e Toyota da un lato e Skoda e Hyundai dall’altro. Una serie di accordi che contribuiranno al perfezionamento di quello che per molti può essere il motore più utilizzato nei prossimi anni.
La motivazione è dettata dal fatto che la sua autonomia è eccellente, anche se è innegabile il fatto che il costo di vendita dell’idrogeno è elevatissimo. Attualmente ci si stanzia sui 13,5 Euro al kg, con le risorse che inoltre sono limitate, con pochissime città in Italia che possono fornire idrogeno. Ci sono però delle grandi novità nel settore, con la crescita che fa ben sperare per il prossimo futuro.
H2 Starfire: l’idrogeno anche da 400 cavalli
A dare vita a quella che può essere considerata come una delle più grandi novità nel mondo dei motori è stata la Astron Aerospace, con questa realtà che ha stravolto la concezione dell’idrogeno. La sua creazione ha preso il nome di H2 Starfire, con questo propulsore a idrogeno che offre delle eccellenti prestazioni e al tempo stesso è del tutto a impatto zero.
L’azienda a stelle e strisce è partita dalla base del motore Omega 1, per poi dare vita a una serie di migliorie tecniche che ne hanno migliorato le prestazioni. Per prima cosa la produzione è semplificata, visto che il numero di ingranaggi è minore, il che permette di ridurre il rischio di malfunzionamenti.
Interessante inoltre notare come il movimento rotatorio dei due alberi avvenga in direzioni opposta, dunque l’attrito e la forza centrifuga sono ridotte. Anche la distribuzione del combustibile è molto più omogenea nel caso della H2 Strafire, con questo motore che è valido sia per auto che necessitano di una potenza ridotta, sia per quelle che invece puntano a essere sportive si stanziano sui 400 cavalli. Il modello H2 Starfire dunque può stravolgere la storia delle auto a idrogeno.
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