Gli ultimi dati pubblicati dal Centro Studi Confindustria fotografano un’Italia in cui il 51,3% delle imprese ha introdotto iniziative destinate al benessere dei lavoratori e al sostegno dei loro redditi: un dato che raggiunge il 78,7% nelle imprese con oltre 100 addetti.
Ma le aziende, nonostante crescenti investimenti destinati ad alimentare i piani di welfare aziendali, da sole possono fare poco o nulla per mettere i dipendenti nelle condizioni di conoscere ed acquisire i numerosi bonus previsti dal welfare pubblico riconosciuti a persone e famiglie a livello nazionale, regionale e comunale. A complicare lo scenario c’è poi, da parte dei lavoratori, la diffusa rinuncia all’acquisizione dei bonus perché, anche laddove se ne conosca l’esistenza, spesso non vengono richiesti a causa della complessità delle procedure burocratiche o perché, a torto, si ritiene di non averne diritto.
Il 37% degli italiani non li conosce: i motivi della disinformazione
Un recente rapporto INAPP rileva che il 37% degli italiani non è a conoscenza dell’esistenza di bonus e contributi pubblici cui potrebbe accedere. I fattori che causano questa disinformazione sono diversi.
Nonostante la numerosità dei bonus e l’ampiezza della loro “copertura” rispetto ai principali bisogni sociali, le campagne di comunicazione da parte delle istituzioni sono insufficienti o poco efficaci. Le informazioni spesso sono disperse in molteplici piattaforme istituzionali (statali, regionali, comunali) che rendono difficile comprendere a quali benefici si ha diritto e come potervi accedere. Immancabili, poi, le complicazioni burocratiche che rendono complessa la comprensione dei requisiti per accedere ai vari bonus fino al punto che possono essere interpretati in modo errato portando, soprattutto i lavoratori dipendenti, a ritenere di non possedere i requisiti per il solo fatto di disporre di un reddito stabile.
Il valore medio del bonus pubblici che integrano il welfare aziendale è di 1200 euro
Sulla base di queste premesse, Bonoos, primo welfare integration partner attivo in Italia con una piattaforma che consente alle imprese di integrare i piani di welfare aziendale sostenendo il reddito dei lavoratori tramite l’apporto dei bonus pubblici, ha condotto un’analisi per determinare il valore economico medio dei bonus acquisiti dai beneficiari dei propri servizi.
Il questionario ha coinvolto più di 19mila lavoratori presenti sulla piattaforma e i risultati forniscono un’interessante panoramica sull’utilizzazione e sulla percezione dei bonus pubblici da parte dei dipendenti.
Dal sondaggio, emerge che la quasi totalità dei beneficiari utilizza la piattaforma almeno una volta al mese e che il 44% ha trovato uno o più bonus di proprio interesse, mentre il 23% ha presentato domanda per procedere alla sua acquisizione: quest’ultima ha portato nelle tasche dei richiedenti, un importo medio annuo di 1.200 euro. Attualmente, il valore medio riconosciuto in welfare aziendale è pari, in Italia, a poco più di 900 euro per singolo dipendente: ne consegue che, grazie al sostegno generato dai bonus pubblici, l’importo complessivo disponibile per il welfare è superiore rispetto a quello messo a disposizione dalle imprese e dalla contrattazione. Con una particolarità molto interessante per le aziende: questo effetto economico non necessita di budget aggiuntivi (generalmente si tratta, infatti, di erogazioni cash di natura pubblica).
Alla rilevazione condotta da Bonoos hanno partecipato nel 55% dei casi donne e per il 45% uomini. In termini di età, il 34,6% aveva un’età fino a 40 anni, il 49% tra i 41 e i 55 anni e il 16,4% oltre i 55 anni. Non supera l’11% chi richiede i bonus al di sotto dei 30 anni. Inoltre, il 59% ha dichiarato di avere figli, mentre il 12% si è identificato come caregiver.
La piattaforma ha catalogato i bonus disponibili in Italia suddividendoli in base alla natura dell’ente che li eroga (statale, regionale, comunale) e alla categoria di bisogno (famiglia, salute, istruzione, mobilità, casa, assistenza ed altre). Ogni bonus è descritto in una scheda dettagliata e aggiornata in tempo reale grazie all’uso dell’intelligenza artificiale ed include link diretti per presentare le domande sui portali pubblici a ciò dedicati. Oltre a questo, la piattaforma offre supporto online per aiutare i lavoratori a risolvere eventuali problemi con le amministrazioni che gestiscono le misure pubbliche e fornisce consulenze specialistiche gratuite.
Tra i servizi di supporto, il 16% dei beneficiari ha usato il servizio di Assistenza Bonus, con l’85% di feedback positivi. Seguono i servizi di Assistenza Fiscale, apprezzati dal 90% dei beneficiari e quelli di supporto per la Legge 104, considerati utili dall’87% dei beneficiari. Anche il servizio di gestione delle pratiche (ISEE, modello 730, SPID, certificazioni varie) ha ottenuto un gradimento elevato, prossimo al 90%.
“Il nostro obiettivo è migliorare continuamente l’esperienza dei lavoratori che utilizzano i nostri servizi, sostenendo il loro reddito attraverso l’accesso ai bonus pubblici ed offrendo supporto consulenziale gratuito. I risultati del sondaggio indicano che siamo sulla strada giusta: i beneficiari che accedono regolarmente alla piattaforma e sfruttano le informazioni delle nostre newsletter, registrano acquisizioni di bonus per un valore mediamente prossimo a 1.200 euro. Ad un anno dal lancio, abbiamo già supportato oltre 24mila lavoratori potenziali beneficiari e si tratta di un numero destinato a crescere significativamente grazie al riscontro positivo delle aziende clienti che continuano ad aumentare rapidamente e trasversalmente rispetto alla loro dimensione ed ai settori di provenienza, perché le necessità di sostegno sociale cui diamo riscontro ovviamente prescindono dalle caratteristiche delle imprese e dai mercati in cui queste operano”, affermano Giovanni Scansani ed Emanuele Cipriani, fondatori di Bonoos.
2025: Consulenza legale gratuita e Sportello Famiglia
Nel 2025 Bonoos introdurrà nuovi servizi sinergici ai contenuti della piattaforma. Anzitutto quello di Consulenza Legale gratuita – reso disponibile a tutti i beneficiari della piattaforma che risponde ad una richiesta espressa dal 30% dei partecipanti al sondaggio che hanno manifestato il desiderio di poter ricevere assistenza su tematiche quali diritto di famiglia, condominio, diritto dei consumatori e risarcimenti. In aggiunta, saranno attivati nuovi servizi come lo Sportello Famiglia, anche questo gratuito ed un servizio che consentirà di attivare percorsi di Educazione Finanziaria, disponibile su richiesta delle aziende clienti. Tutto il mix dei servizi di assistenza è reso disponibile in digitale grazie alle possibilità offerte dai sistemi di videocall che consentono risposte personalizzate e l’interlocuzione con consulenti esperti senza filtraggi affidati a sistemi di messaggistica automatizzata.
L’insieme delle varie iniziative testimoniano l’impegno di Bonoos nel voler offrire servizi complementari al welfare aziendale, innovativi e mirati che possano rispondere alle esigenze reali dei lavoratori e delle loro famiglie e che siano il frutto dell’ascolto delle necessità dei lavoratori e delle esigenze delle aziende che chiedono di sviluppare soluzioni sempre più efficaci e su misura per accrescere l’efficienza delle proprie politiche di welfare e per personalizzare le risposte ai bisogni sociali dei propri dipendenti e delle loro famiglie.
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