La produzione automobilistica in Italia sta vivendo una crisi senza precedenti, con numeri che riportano il Paese a una situazione simile a quella degli anni Cinquanta. Quest’anno, negli stabilimenti italiani di Stellantis, si prevede la produzione di poco più di 300.000 veicoli, a fronte di una capacità produttiva che potrebbe raggiungere 1,5 milioni di unità.
A segnalare questa grave situazione è stato Maurizio Landini, segretario generale della Cgil, durante un intervento a Lecce. Landini ha evidenziato la necessità di un’azione immediata da parte del governo, invitando la presidenza del Consiglio a convocare un tavolo di confronto con il gruppo dirigente di Stellantis e i sindacati.
Politiche industriali e investimenti nel mirino
Secondo Landini, è fondamentale discutere quali politiche industriali e investimenti siano necessari per il rilancio del settore automobilistico nel nostro Paese. La forte contrazione della produzione non solo mette in discussione il futuro degli stabilimenti italiani, ma evidenzia anche una mancanza di chiarezza su quali modelli e strategie industriali Stellantis intenda sviluppare in Italia.
Un allarme che richiede azioni concrete
Il drastico calo della produzione rischia di avere conseguenze pesanti sull’occupazione e sull’indotto del settore automobilistico. I numeri attuali, se confrontati con il potenziale produttivo degli stabilimenti italiani, mostrano un evidente sottoutilizzo delle risorse disponibili. Per questo, Landini ha ribadito che il confronto tra le parti è indispensabile per stabilire progetti concreti e sostenibili.
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