Ferrara, 4 dicembre 2024 – Se a livello nazionale la cassa integrazione cresce del 23%, nel nostro territorio – quella straordinaria – registra una vera e propria impennata. Il monte ore autorizzato nei primi mesi del 2024 è più o meno il doppio rispetto a quello complessivo (su dodici mesi) autorizzato l’anno precedente. I numeri non perdonano. Nel 2023, il monte ore totale di cassa integrazione straordinaria autorizzata superava di poco le 807mila. Nei primi nove mesi dell’anno in corso – stando ai dati pubblicati sul sito dell’Inps – siamo a quasi 1,6 milioni di ore autorizzate. Numeri da capogiro, questi ultimi, che restituiscono un’istantanea impietosa della situazione lavorativa sul nostro territorio. D’altra parte, a far schizzare così in alto i lavori, ci sono senz’altro le grandi imprese in crisi: da Berco all’ex Tollok. Va detto, comunque, che in generale il comparto della manifattura registra una flessione notevole. Dunque l’accesso all’ammortizzatore sociale, ragionevolmente, viene effettuato anche dalle tante imprese della filiera che lavorano in sinergia con i grandi player del territorio.
In termini assoluti, nel 2023 sono state autorizzate quasi cinque milioni di ore di cassa integrazione tra ordinaria, straordinaria e in deroga (per la precisione si tratta di 4,9 milioni di ore). Fino a settembre, invece, ne sono state erogate quasi tre milioni e duecentomila. Una media mensile di quasi 350mila ore autorizzate. A farla da padrone, quest’anno, è appunto la cassa integrazione straordinaria. Fra l’altro, nel computo di questi numeri, mancano i computi delle fasi più ’calde’ delle grandi crisi aziendali che sono di fatto deflagrate circa un mesetto fa. Per cui, è ragionevole immaginare che, di qui alla fine dell’anno, i valori dell’ammortizzatore sociale autorizzato sul nostro territorio schizzino ulteriormente. Anche lo scorso anno, comunque, la situazione non era propriamente rassicurante. Al di là del valore totale, di cui abbiamo scritto poco fa, nel rapporto con le altre province emiliano-romagnole, la nostra registra valori di cassa integrazione piuttosto elevati. Sì, perché oltre ai valori assoluti, va tenuto in considerazione l’aspetto legato al numero di addetti nei settori che in questo momento sono più in difficoltà.
I numeri
Modena nel 2023 batte tutti i record, con oltre otto milioni e mezzo di cassa integrazione autorizzata. A seguire, il capoluogo di Regione con quasi otto milioni di ore di cassa, seguito da Reggio-Emilia che registra un valore appena inferiore rispetto a quello del nostro territorio. Clamorosamente basso, invece, il dato registrato da Ravenna. La cassa integrazione straordinaria, nella città portuale, è poco più di un terzo rispetto a quella erogata nel nostro. Anche su questo, c’è da riflettere.
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