il Pd attacca l’uso della tassa di soggiorno #finsubito prestito immediato – richiedi informazioni –

Arriva l’ok del consiglio comunale per l’utilizzo dei fondi incassati con la tassa di soggiorno. L’assessora al bilancio Elena Angiani ha spiegato all’aula come verranno distribuiti i 480mila euro previsti per il 2025. Una buona parte sarà utilizzata per finanziare i mutui accessi da palazzo dei Priori, si tratta all’incirca di 194mila euro. Mentre 169mila euro verranno destinati alla campagna promozionale per Viterbo capitale europea della cultura 2033. 32mila euro invece andranno alla copertura dei costi per i servizi legati alle festività di santa Rosa, a cui vanno aggiunti i 7mila 500 euro per il corteo storico del 2 settembre.

Ma dall’opposizione nessun voto favorevole, motivati dallo scopo dato all’imposta. Il capogruppo Pd Alvaro Ricci: “Votiamo contro perché la tassa di soggiorno va utilizzata su investimenti strutturali. I mutui spesso non hanno concreta attuazione, l’imposta va utilizzata per promuovere il patrimonio storico artistico e culturale della città. Non ripete l’errore fatto sulla macchina di santa Rosa perché dare copertura economica con entrate incerte è un errore”.

Chiede più informazioni Francesca Sanna (Pd): “La tassa di soggiorno può essere utilizzata solo per determinati scopi, i mutui che vengono coperti sono in raccordo con quest’ultimi?”. Una domanda che per il momento non ha avuto risposta. Arriverà scritta quando dagli uffici saranno raccolte tutte le informazioni. Ma i problemi non si limitano a questo aspetto. “Per Viterbo capitale della cultura si fa un affidamento triennale – continua Sanna -, ma utilizzare la quota della tassa di soggiorno che di sua natura è variabile, e quindi fare un appalto finanziandolo con un capitolo incerto, è rischioso. Lo stesso discorso vale per Santa Rosa, visto che dal 2025 saranno affidati trimestralmente gli incarichi di servizio”.

Anche Fratelli d’Italia contro l’utilizzo dell’imposta. La capogruppo Laura Allegrini: “Non condividiamo le scelte fatte, le recenti norme ci permettono di ampliare quella che era nata come una tassa di scopo. La promozione della città gira tutto intorno a Viterbo capitale della cutura su cui non abbiamo capito la linea dell’amministrazione. Vediamo l’obbiettivo allontanarsi e sfumare”.