Capodanno da capogiro nell’isola, business da 5 milioni di euro #finsubito prestito immediato

Sassari L’isola si accende per la notte di San Silvestro e diventa un caso nazionale. Perché gli eventi del Capodanno sono tantissimi, perché in Sardegna si esibiranno i cantanti più seguiti e perché, agli occhi di un osservatore esterno, l’improvvisa vitalità è un mistero estemporaneo. La Regione, ma non solo viste le 17 richieste di finanziamento presentate dai Comuni per accedere ai fondi, la pensa in maniera diversa. Tutto è legato alla necessità di ampliare l’offerta turistica e di aggiungere alcune tessere al mosaico delle vacanze che non ritrae molte alternative all’offerta balneare. ,105> ,100>

I contributi Delle 17 richieste, 16 sono state finanziate dalla Regione, che però non coprirà l’intero importo del progetto. La quota complessiva del bando regionale per gli eventi di Capodanno è di 2 milioni e 250mila euro, il totale della spesa, invece, è di è di 5 milioni e 131mila euro. Le quote maggiori sono state destinate ai cinque progetti più costosi, ovvero quelli di Olbia (progetto da 983.179 e finanziamento regionale da 419.812,71 euro), Alghero (progetto da 915mila euro e finanziamento Ras da 390.700,53), Castelsardo (progetto da 750mila e finanziamento Ras da 320.246,33), Sassari (progetto 500mila euro e finanziamento Ras da 213.497) e Cagliari (progetto 435mila euro e finanziamento Ras da 185.742,87). Dunque, per ognuno dei cinque grandi eventi, la Regione ha finanziato il 57,30% della quota progettuale. I restanti 720mila euro sono finiti agli altri 11 comuni ammessi al bando ( Tortolì, Sant’Antioco, Desulo, Iglesias, Villamassargia, Dorgali, Golfo Aranci, Nuoro, Assemini, Bosa e Carbonia), tutti finanziati con una quota del 53,67% rispetto alla proposta progettuale. Il totale, contando i cofinanziamenti comunali e le altre entrate che pesano per 2.887.281 euro. ,105> ,100>

La strategia Il Capodanno in piazza non è certo una novità del 2024/25. Alghero ha aperto la pista ormai 30 anni fa e gli altri Comuni, soprattutto Castelsardo e Olbia, hanno seguito a strettissimo giro di posta. Ora, però, potrebbe sembrare che la cosa sia sfuggita di mano perché anche i piccoli centri scommettono sulla notte di San Silvestro. L’esempio di Villamassargia, che ha ricevuto 92.657 euro per un progetto complessivo da 200mila, è significativo. La pensa in maniera opposta l’assessore regionale al Turismo, Franco Cuccureddu, che parte proprio dal Capodanno per descrivere la sua idea di rilancio dell’isola sul panorama turistico internazionale: «Capodanno in piazza non porta turisti? I dati dimostrano il contrario, quasi tutti i posti in aereo sono stati venduti. Il nostro obiettivo, però, ha una scadenza sul medio e lungo periodo. Faccio un esempio – spiega l’assessore–, alla fiera del turismo di Dubai siamo stati posizionati insieme alla Maldive, alle Seychelles e alle Mauritius. Per tutti, siamo una destinazione esclusivamente balneare ma se queste destinazioni possono lavorare per undici mesi all’anno sempre su questo settore, noi siamo competitivi per 6-7 settimane all’anno. La Sardegna, infatti, è la 12esima regione italiana nella classifica delle presenze mentre il contributo del turismo al Pil è appena l’8%. La media nazionale supera il 12. Questi dati dimostrano che il turismo non è un segmento trainante e sono la causa, ad esempio, della crisi degli istituti alberghieri. D’altra parte chi è disposto a studiare per poi fare una vita da precario o da emigrato? Per questo – continua Cuccureddu – dobbiamo allungare l’offerta, far sapere a tutti che a Capodanno possiamo organizzare i grandi eventi, che il carnevale è un’attrazione come lo sono i riti della Settimana Santa. Calendario alla mano, quando questi eventi saranno strutturati e conosciuti, e ci stiamo lavorando con la campagne pubblicitarie, avremo un’attrattività turistica che parte da dicembre/gennaio e arriva alla fine di ottobre. Sarà allora che il turismo ritornerà ad essere un settore su cui investire, perché non siamo una destinazione “mono prodotto” ma abbiamo le potenzialità per fare turismo tutto l’anno». ,105> ,100>