Sembra una favola di Esopo o, vista la zona, di Fedro: tutto il paese in piazza per la grande festa, all’improvviso compare un grosso animale selvatico che semina scompiglio. Subito c’è chi prepara i fucili, ma il saggio del villaggio trova il modo per salvare la vita alla bestia, che non aveva alcuna colpa se non quella di essere capitata nel posto sbagliato nel momento sbagliato. E poi c’è il lieto fine, con l’animale in questione ospitato in un posto dove potrà vivere meglio di prima. Morale della favola? Nessuna (per ora), perché tutto questo è accaduto veramente. Dove? A Vasanello, quattromila anime in provincia di Viterbo. Mentre fervevano i preparativi per la festa dell’Immacolata Concezione, è improvvisamente apparso sulla piazza principale del paese un grosso caprone di quasi 70chili con tanto di corna lunghe una cinquantina di centimetri. L’animale privo di contrassegni, forse spaesato e impaurito dalle persone, si è dimostrato irrequieto e aggressivo, spaventando i residenti. Fuggi fuggi generale e tanta paura.
Sul posto sono arrivati i carabinieri, che hanno subito allontanato i cittadini e nel frattempo hanno chiamato il sindaco Igino Vestri. Cosa mai poteva fare il sindaco? Fermare il caprone a mani nude? Ovviamente no, ma essendo il responsabile massimo della sicurezza del paese ha dovuto prendere una decisione. Il primo cittadino, infatti, dopo essere giunto sul posto ha incontrato i medici della Asl locale che, nel frattempo, erano stati allertati dalle forze dell’ordine ed erano intervenuti. I sanitari hanno spiegato al sindaco Vestri che poteva decidere su due strade da seguire: far abbattere l’animale, che era privo di contrassegni e pericoloso per l’incolumità pubblica; oppure cercare una soluzione alternativa.
Nel frattempo, a dare manforte, erano arrivati in paese anche i volontari della sezione viterbese dell’Enpa (ente nazionale protezione animali), che hanno collaborato per cercare una soluzione alternativa per recuperare e mettere in sicurezza l’animale impaurito senza fargli del male. A quel punto il primo cittadino non ha esitato: invece di far sopprimere l’animale, ha optato per una sedazione che avrebbe consentito di metterlo in sicurezza. Cosa che poco dopo è stata fatta da un veterinario. In pieno stile natalizio, poi, la storia ha avuto anche un lieto fine: il caprone sperduto, grazie a un tam-tam mediatico tra animalisti, ha trovato una nuova casa nel rifugio per animali Hope di Nepi, dove potrà vivere una vita tranquilla. “Ringrazio tutti quelli che hanno collaborato per far avere un lieto fine a questa storia – ha detto il sindaco Vestri – La solidarietà, la condivisione, il rispetto, anche per gli animali in questi periodi per noi così aridi, non fa mai male, anzi migliora sicuramente il nostro modo di vivere”. La morale di questa favola reale, quindi, l’ha scritta il sindaco.
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