Un protocollo per combattere l’evasione fiscale e il fenomeno delle aziende “apri e chiudi”. A firmare il documento che darà il via a un’azione mirata nelle indagini per contrastare i reati tributari nel distretto tessile più grande d’Europa è il procuratore capo di Prato Luca Tescaroli, con la Guardia di Finanza e l’Agenzia delle Entrate.
L’obiettivo, come riporta il Corriere Fiorentino, è quello di unire le forze per rendere più efficiente e rapida l’azione della Procura fin dal momento in cui vengono conclusi gli accertamenti amministrativi nelle aziende controllate.
Già quando emergono fatti penalmente rilevanti i finanzieri e i funzionari dell’Agenzia delle Entrate avranno il compito di individuare la figura dell’imprenditore di fatto che amministra l’impresa e il patrimonio eventualmente aggredibile, per dare la possibilità alla Procura di intervenire subito senza tempi morti, consentendo così all’erario di recuperare i profitti sottratti alle casse dello Stato.
L’Agenzia delle Entrate ogni sei mesi comunica a Procura e Guardia di Finanza l’elenco delle imprese che hanno debiti superiori a 500 mila euro.
La Guardia di Finanza dovrà valutare anche l’esistenza di precedenti specifici ed eventuali contatti con la criminalità organizzata da parte delle persone fisiche che hanno ruoli nelle imprese. Si potrà così risalire subito ai veri “registi” che si nascondono dietro prestanome per mascherare origine e destinazione dei profitti illeciti.
Condividi
***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****
Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link
***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****
Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link