Educato e ben vestito, carpiva le informazioni agli anziani. Stefano Campli per settimane si è addentrato nei condomini del quartiere per studiare quali appartamenti ripulire
Vestito con il loden, le scarpe appena lucidate, talvolta anche con addosso un blazer e la cravatta. È l’aria da signore distinto assunta da Stefano Campli, 63 anni, noto alle cronache come il «ladro gentile» con cui per settimane si è addentrato nei condomini del quartiere Trieste per studiare quali appartamenti ripulire. Campli ieri è stato condannato a sei anni, al termine del rito abbreviato, con l’accusa di aver commesso tre furti e rinviato a giudizio per un quarto.
Gli appartamenti da ripulire
Il «ladro gentile» è stato arrestato a gennaio scorso, prossimo a mettere a segno l’ennesimo colpo. Il primo dei furti contestati risale al 17 maggio del 2023. L’ultimo portato a termine con successo invece è avvenuto alla vigilia di Natale, sempre dello scorso anno. Numerosi altri gliene se sono stati attribuiti, per ora senza riscontri. Per passare inosservato, oltre all’aria da gentiluomo, Campli ricorreva a una studiata cortesia. Ai residenti incontrati in ascensore o per le scale chiedeva sempre, con trasporto, quali fossero le condizioni di salute delle persone anziane appena trasferite in ospedale con l’ambulanza. Domande rivolte con delicatezza, che gli hanno consentito di girare indisturbato tra corridoi e rampe per individuare quale casa svaligiare.
I sospetti, le foto
L’eleganza e l’educazione di Campli – difeso dall’avvocato Giovanni Nuvoli – hanno finito in qualche modo per essere la sua rovina. Qualcuno, infatti, si è insospettito per la presenza nel condominio di quello sconosciuto dal portamento austero e dai modi affabili. E ha fatto due più due, collegando la comparsa del signore ben curato ed educato ai furti. Così alcuni residenti hanno fotografato il presunto ladro. Ottenedo immagini che poi si sono rivelate utili.
Il furto
Infatti le foto sono circolare sui gruppi whatsapp del quartiere. E così quando il 24 gennaio scorso Campli è stato visto rovistare vicino alla porta di uno studio legale c’è chi lo ha riconosciuto e ha chiamato la polizia.
Il «ladro gentile», per cui il pm Pierluigi Cipolla aveva chiesto 9 anni, ha agito da solo. Ingente il bottino: circa tredici mila euro in contanti, più gioielli, diamanti, Apple watch, vestiti. Nell’elenco degli oggetti che, secondo la Procura, Campli ha rubato ci sono anche occhiali da lettura del tipo spesso usato dagli avvocati. Nessuno dei tre furti oggetto delle condanne è avvenuto in uno studio legale.
Vittima anche la famiglia Nicotera
Tuttavia, vittima di uno dei colpi è stata Carlotta Nicotera, figlia dell’avvocato Pietro, uno dei principi del Foro romano, passato alle cronache (tra le altre cose) per aver difeso alcuni dei familiari delle vittime delle Fosse Ardeatine nel processo contro Erich Priebke. Carlotta Nicotera, avvocatessa come il padre, si è costituita parte civile. nel processo è stata assistita dal fratello, l’avvocato Gian Maria.
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