18a serie C girone A – Sesto San Giovanni (Milano), stadio “Ernesto Breda”, domenica 8 dicembre (17.30)
Alcione Milano – AlbinoLeffe 0-2 (0-0)
ALCIONE (4-3-1-2): Bacchin 6; Chierichetti 6 (34′ st G. Stabile 5,5), Ciappellano 6, Pirola 6, C. Dimarco 6; Bright 6,5 (29′ st Pio Loco 6), Piccinocchi (cap.) 6 (17′ st Bonaiti 6,5), Palma 6,5 (17′ st Pessolani 6); Invernizzi 6,5; Palombi 6, Marconi 5,5 (36′ st Samele sv). A disp.: Agazzi, Mazzola, Foglio, Lanzi, Caremoli, Bertoni, Berolotti. All.: Giovanni Cusatis 5,5.
ALBINOLEFFE (3-4-3): Marietta 6; Borghini (cap.) 7, Potop 7, Baroni 7; Gusu 7,5, Astrologo 7, Fossati 7,5, Munari 7 (52′ st Freri sv); Zoma 6,5 (45′ st Evangelisti sv), Capelli 6 (27′ st Agostinelli sv, 44′ st Zanini sv), Mustacchio 9. A disp.: Facchetti, De Gennaro; Giannini, Zambelli, Ricordi, Angeloni, Vinzioli, Bosia. All.: Giovanni Lopez 7.
Arbitro: Maccarini di Arezzo 6,5 (Chillemi di Barcellona Pozzo di Gotto, Roncari di Vicenza; IV Iorfida di Collegno).
RETI: 11′ e 26′ t Mustacchio.
Note: ammoniti Baroni, Chierichetti, Piccinocchi, Bright, Potop, Borghini e C. Dimarco per gioco scorretto. Tiri totali 9-13, nello specchio 2-5, parati 2-3, respinti/deviati 1-4, legni 0-1. Corner 3-9, recupero 0′ e 7′.
Sesto San Giovanni (Milano) – C’è una prima volta per tutti e non si parla del tridente in casa dell’Alcione Milano neopromosso ma fin qui tosto. Meglio se doppia, nel caso di Mattia Mustacchio (foto Tommaso Berardi – U.C. AlbinoLeffe), preso per segnare e finalmente decisivo anche nel metterla oltre che nel lavorio carsico per gi altri. Grazie a lui l’AlbinoLeffe concluderà comunque nella parte sinistra della classifica il girone d’andata, a una Virtus Verona dal giro di boa da affrontare domenica prossima alle 17.30 allo Stadium di Zanica, per effetto della quarta vittoria fuori casa su sei dopo aver sbancato Giana, Renate e Pro Vercelli. In due flash, la dimostrazione del classe ’89 della Franciacorta di poter essere decisivo sottoporta con l’uno-due nella seconda metà. Prima, il destro girato in caduta nell’angolino, di seconda, anzi di terza, quando lo spiovente di Gusu è diventato un oggetto misterioso per il rinvio di testa sfumato a Chierichetti e anche per il tentativo di tiro masticato di Munari, instacabile a sinistra e autore peraltro del legno di giornata a occhiali ancora inforcati. Per gradire, pratica imbustata con l’annullo postale tagliando a destra sul filo del fuorigioco per vincere con un tocchettino nemmeno troppo incrociato la resistenza del portiere e insieme di Pirola sulla geniale apertura di Fossati.
Prima del palo esterno dell’esterno sinistro tagliante a rimorchio di Gusu poco oltre la mezzora, il tiro largo sull’incrocio dello stesso pendolino vicentino sugli sviluppi dello schema Fossati-Astrologo alla bandierina destra. Siamo al settimo e la cronaca, sul fronte casalingo, riserva una corsa in navata del fratello d’arte Christian Dimarco stoppata dal vigile Potop in capo a due corsette d’orologio, precedendo di un amen la prima e unica conclusione in porta nel primo tempo, lo stacco di Borghini sul corner del suo regista con Bacchin attento e reattivo. Due giretti al di là del ventesimo il bresciano dei vigneti converge per la delpierata fuori di poco, ma sei lancette prima c’era da registrare la giocata di Invernizzi con un tiro mancino che voleva forse essere un ammollo per l’imbucata di testa di Bright.
Scollinata metà frazione, il lavoro di Marconi in scia al pendolino destro di casa libera in qualche modo Palma, roba tra ex atalantini insomma, al sinistro dal limite chiuso decisamente male. Consumata l’occasione del legno, Fossati a una decina dall’intervallo si vede murare in fallo di fondo sulla palla dentro dell’ala sinistra di Cologne. Se prima della pausa va segnalata la diagonale a tutto campo del laterale rumeno della Bluceleste per il recupero prodigioso su Palombi, al rientro dal tunnel c’è subito l’illuminazione del risolutore della diciottesima a favore di Gusu per un tiro-cross bloccato a terra da Bacchin. Al 2′ Marietta va in due tempi su Invernizzi dalla distanza, fatica che dovrà replicare soltanto sull’ex vivaista Pessolani al 3′ di recupero. In attesa dell’imbucata rompighiaccio, anche l’appoggio di testa nel sacco suggerito a Zoma in offside da Capelli (3′) seguito dalla girata innocua del secondo dall’area. Al terzo tiro in porta buono per andare avanti i meneghini replicano servendo la fronte di Marconi e Bright (12′), quest’ultimo da corner, senza la mira necessaria, mentre la new entry Bonaiti conduce bene per tirare male e largo quasi dal limite (19′).
Il bis cala inesorabile, ma c’è qualcosina di più, tipo la tripletta disinnescata oltre il montante da Pirola alle soglie delle mezzora stavolta sul sinistro, un borseggio di Zoma (38′) a Stabile sempre per il 7 più scatenato che mai e al gong la ripartenza secca a sinistra di Evangelisti su uno schema fallito degli Orange per Zanini, subentrato al subentrante Agostinelli dalla spalla sinistra fuori sede: la mezzala lodigiana sposta e tira col piede d’appoggio, il sinistro, la sfera s’impenna. A quota 25, coi playoff non così lontani, gli avversari di turno a +4 e l’Atalanta Under 23 a +1, tutto sommato si sta benone. Il 15 rientra dalla squalifica Parlati; per Boloca e Longo dita incrociate.
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