il PD attacca la giunta – #finsubito prestito personale immediato – Richiedi informazioni

Il progetto per l’apertura di un punto vendita Esselunga a Sestri Ponente continua ad alimentare le tensioni tra la maggioranza e le opposizioni, che restano critiche sulle scelte di Tursi. Nel consiglio comunale che si è svolto nella giornata di lunedì 9 dicembre, la maggioranza ha respinto un ordine del giorno del Partito democratico che chiedeva la sospensione del procedimento e uno stop alle varianti al piano urbanistico comunale (Puc).

“La giunta Piciocchi segue le orme di Bucci, contraddicendo il cambio di rotta promesso in campagna elettorale. Non possiamo accettare che Genova diventi un grande supermercato senza una visione di sviluppo sostenibile”, ha dichiarato il capogruppo del Pd Patrone in una nota stampa.

Secondo il principale partito di opposizione, il progetto manca di una pianificazione adeguata che tuteli il tessuto economico locale, che rischia di essere ulteriormente impoverito da questa nuova apertura che impatterà sulle attività commerciali di quartiere. “L’apertura di un supermercato non è un problema in sé, ma lo diventa se avviene senza un piano del commercio e senza un confronto con i residenti. Questo è il caso dell’Esselunga di Sestri Ponente”, ha aggiunto Patrone.

Il capogruppo Pd ha inoltre evidenziato che l’assenza di richieste di opere di urbanizzazione a carico dell’azienda rappresenta un onere per la collettività, visto che il progetto “non prevede alcuna richiesta di opere di urbanizzazione a carico dell’azienda, un’assenza inaccettabile che scarica ulteriori costi sulla collettività dopo quelli di messa in sicurezza che, invece di affidare all’azienda, l’amministrazione ha deciso di far sostenere al Comune”.

Patrone ha concluso sottolineando la necessità di un nuovo piano del commercio per evitare la proliferazione indiscriminata di grandi strutture di distribuzione organizzata (Gdo) che rischia di danneggiare i piccoli commercianti, i centri storici e l’ambiente. “Serve una pianificazione che tuteli gli esercizi di vicinato e fermi la svendita della città ai grandi gruppi. Solo così potremo garantire un futuro migliore per Genova”.