Il capoluogo al 106esimo posto. Caserta e Salerno male, sale Benevento. Il sindaco Manfredi: bene il turismo. Ma non c’è redistribuzione della ricchezza
Napoli è la penultima provincia d’Italia nella classifica sulla qualità della vita stilata, come di consueto, dal Sole 24 Ore e che vede quest’anno Bergamo sul gradino più alto, seguita da Trento e Bolzano. In generale, però, nell’indagine che misura il benessere nei territori italiani attraverso 90 indicatori da fonti certificate, divisi in sei categorie tematiche, a registrare un crollo diffuso sono tutte le città metropolitane: Bologna scende di 7 posizioni, Milano di 4 passando al 12esimo posto, Firenze, al 36esimo posto, segna addirittura un -30 dopo essere stata in zona top 10 per tre anni consecutivi e Roma scende di -24 posizioni piombando al 59esimo posto. Torino perde 22 posizioni, arrivando al 58esimo posto subito davanti alla Capitale. Napoli perde un posto ed è penultima, mentre Bari è tra le poche a salire: un aumento di 4 posizioni la porta al 65esimo posto. Cinque posizioni più avanti di Napoli c’è Caserta (101esima su 107 province), in calo di tre rispetto allo scorso anno; giù di quattro anche Salerno, che oggi occupa il 92esimo posto. Stanno meglio Benevento (76esima e su di due posti rispetto alla rilevazione precedente) ed Avellino, che con un incremento di sei posizioni è oggi 73esima.
Una città non a misura di bambini
Nel trionfo del nord, la Campania piazza le sue cinque province tutte nella «parte destra» di un’ipotetica classifica sportiva. Se Napoli si piazza bene per dati climatici (24esima per soleggiamento e 23esima per ondate di calore), è da retrocessione il dato sulla qualità di vita dei bambini (102esimo posto). Napoli è ultima per ricchezza e consumi, terzultima per giustizia e sicurezza, 101esima per ambiente e servizi, ma anche 24esima per affari e lavoro (con una crescita esponenziale registrata dal 2017 al 2022).
Gli altri capoluoghi di provincia
Male anche Caserta, penultima per ondate di calore, centesima per ricchezza e consumi e terzultima per ambiente e servizi. Salerno sconta i dati relativi alla qualità della vita (89esima per i bambini, 90esima per i giovani e 84esima per gli anziani). In ricchezza e consumi è penultima, per ambiente e servizi 93esima. Benevento paga il rischio legato alle ondate di calore (è 102esima), ma la sua qualità della vita è sopra la media per bambini (dove risulta 56esima) e giovani (37esima). Affari e lavoro (49esima) e giustizia e sicurezza (44esima) la tengono su. Infine Avellino, brilla per giustizia e sicurezza (26esima, guadagnando 38 posizioni rispetto allo scorso anno) ma paga alla voce affari e lavoro, dove è 89esima, quindici posti in meno rispetto al precedente confronto.
Il turismo non distribuisce ricchezza
«Scontiamo ritardi storici che penalizzano nella media la città», è il commento alla classifica del sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi. «Se da una parte infatti l’economia cresce, a ciò non corrisponde ancora un incremento del reddito e si registra una scarsa propensione ai consumi dovuto ad un potere d’acquisto eroso dalla inflazione. Come amministrazione dobbiamo continuare a fare in modo che vi sia sempre di più una ricaduta della crescita economica sulla popolazione. Molti sforzi li abbiamo messi in campo, altri ne occorrono per una redistribuzione della ricchezza». Manfredi evidenzia anche che è «da considerare che la nostra area metropolitana di tre milioni di persone presenta grandi differenze da una zona all’altra e ciò non consente di applicare politiche omogenee. In generale, stiamo costruendo la Napoli del futuro con progressi significativi dal turismo all’innovazione passando per la creatività. Occorre ridurre i divari sociali, includere sempre più gli anziani, i minori, gli immigrati perché solo così le città del futuro possono vincere le sfide della contemporaneità».
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