Tasse, investimenti, servizi: ecco tutti i dettagli del bilancio di previsione 2025-27 del Comune di Pistoia
PISTOIA – Dopo 4 giorni di confronto in aula e la discussione di 201 emendamenti presentati dalle minoranze, il consiglio comunale ha approvato martedì 17 dicembre (poco dopo la mezzanotte) il bilancio di previsione 2025 – 2027 con 20 voti favorevoli (Fratelli d’Italia, Avanti Pistoia per Ale Tomasi Sindaco, Forza Italia – Amo Pistoia Civica e Lega), 12 contrari (Partito Democratico, Pistoia Ecologista Progressista e Civici Riformisti) e nessun astenuto.
Il consiglio comunale ha osservato un minuto di silenzio. Il primo giorno di assemblea consiliare, giovedì 12 dicembre, il consiglio comunale ha osservato un minuto di silenzio in memoria delle vittime dell’esplosione di Calenzano.
L’esibizione musicale degli studenti dell’istituto Raffaello. La seduta di martedì 17 dicembre, l’ultima sulla discussione del bilancio di previsione, in apertura è stata allietata da un’esibizione musicale degli studenti della scuola secondaria di primo grado dell’istituto comprensivo Raffaello, che hanno voluto così augurare Buon Natale alla città.
Giovedì 12 dicembre l’assessore al bilancio Margherita Semplici ha aperto la discussione con la presentazione della manovra.
«Il bilancio di previsione è l’atto fondamentale di ogni amministrazione pubblica con il quale si decide la direzione da prendere per governare la città – ha ricordato Semplici – . Il nostro orizzonte non riguarda solo il 2025 ma un tempo più ampio, che va fino al 2027. Anche quest’anno riusciremo a raggiungere questo importante traguardo: approvare il bilancio entro il 31 dicembre, un obiettivo che perseguiamo non solo per il rispetto dei termini di legge, ma soprattutto per garantire funzionalità agli uffici comunali già a partire dal primo gennaio».
Nessun aumento di tariffe e aliquote tributarie. «Sul fronte delle entrate – dichiara l’assessore – c’è una conferma sostanziale dell’impianto tributario e tariffario, un risultato importante. Considerati anche i tagli previsti dalla bozza della legge di bilancio per il 2025, sarebbe stato facile agire sulla leva fiscale che, sul fronte Irpef, avrebbe consentito di recuperare circa 900.000 euro, eliminando eventualmente la soglia di esenzione a 15.000 euro, e poi di agire anche sull’Imu con un recupero potenziale di circa 700.000 euro. Tutto questo resterà invariato. Ci limitiamo a ritoccare al minimo alcune tipologie di tariffe legate ad alcuni aumenti del contratto multiservizi (aumento del 7% sulla manodopera) con il quale vengono inquadrati i dipendenti delle cooperative, come quella che gestisce i servizi cimiteriali».
Garantiti gli stessi servizi. «Il bilancio di previsione è pertanto conservativo sul fronte della pressione fiscale garantendo anche nel 2025 gli stessi servizi erogati dal Comune – ha sottolineato Semplici –. Ma è sempre più difficile farlo a causa degli stessi trasferimenti da parte dello Stato, cioè senza nessun aumento, e con sempre meno personale a disposizione».
Riduzione del numero dei dipendenti. «Assistiamo, infatti, ad una tendenziale e inevitabile riduzione del numero dei dipendenti – ha spiegato l’assessore -. Secondo le proiezioni, al 31 dicembre 2024 il Comune avrà il minimo storico dei propri dipendenti, 644. Ci sono dei servizi per i quali il rapporto con il numero di dipendenti è predefinito, come ad esempio per i servizi educativi che devono vedere garantito un prestabilito rapporto percentuale tra allievi e insegnanti».
Servizi sociali. «Il servizio di assistenza sociale – ha evidenziato Semplici – è uno dei livelli essenziali di assistenza con un rapporto predefinito tra numero di abitanti e assistenti sociali. Pertanto ci sono dei servizi che inevitabilmente scontano il blocco di assunzione dei dipendenti e quindi è chiaro che ci troviamo nella necessità di dover garantire gli stessi servizi con meno dipendenti».
Garantire la stessa qualità di servizi con un numero minore di dipendenti. «Il decreto ministeriale del 2020 impone al Comune il rispetto di un rapporto percentuale del 27,60% tra la media delle entrate correnti dell’ultimo triennio e la spesa per il personale dell’anno in corso – ha ricordato l’assessore al bilancio -. Il superamento di questo parametro determina in automatico degli effetti penalizzanti per l’amministrazione. Questo parametro di fatto blocca la possibilità di mantenere gli attuali livelli occupazionali. Viene ipotizzato, inoltre, sul dato del 27,60% anche un blocco nel turnover al 75% con la conseguenza che ogni dieci dipendenti che cessano di lavorare, è possibile assumerne solo 7 e mezzo. La vera sfida, pertanto, è di ingegnarsi per riuscire a garantire gli stessi servizi alla popolazione attraverso modalità e forme di gestione che riescano a ovviare alla nostra impossibilità di effettuare le assunzioni che sarebbero necessarie».
Piano degli investimenti, ristrutturazione del teatro Manzoni. «Per la ristrutturazione e il recupero funzionale del Teatro Manzoni – ha spiegato Semplici – c’è una previsione di investimento di oltre 14 milioni di euro che vedrà interloquire e partecipare vari soggetti con responsabilità istituzionali diverse, per portare avanti questo tipo di intervento su una struttura che è il fulcro nell’ambito culturale della nostra città. Il teatro è spazio di cultura e di comunità, proprio per questo era doveroso riuscire a portare avanti un progetto che riunisse più forze: l’amministrazione comunale, il Ministero, la Fondazione Caript e la Regione. Ci stiamo riuscendo e questo è un elemento che contraddistingue il piano degli investimenti 2025-2027. Ciò comporterà inevitabilmente un disagio per i fruitori. La Fondazione Teatri di Pistoia si sta adoperando per contenerli al massimo e garantire continuità e qualità delle stagioni teatrali. Si tratta di un piccolo sacrificio a fronte di un grande risultato per la città».
Piano degli investimenti, edilizia residenziale pubblica. «Anche nel 2025 – ha detto Semplici – vogliamo portare avanti la missione che il sindaco ha fortemente voluto legata all’edilizia residenziale pubblica. Siamo riusciti a superare la sola gestione dell’ordinarietà da parte di Spes, quando in passato non si riusciva nemmeno a garantire interventi minimi di manutenzione straordinaria. Grazie al piano di risanamento è stato possibile far approvare i piani operativi di reinvestimento delle risorse da parte della Regione e, con l’approvazione di un nuovo contratto di servizio, abbiamo inaugurato la stagione di una spesa doverosa per la comunità che devono portare avanti i Comuni proprietari del patrimonio Erp, coloro che sono stati chiamati dalla legge regionale ad assumere la responsabilità sul fronte dell’edilizia residenziale pubblica, come con lo stanziamento nel 2023 degli alloggi di risulta, per la Certosa alle Fornaci e lo faremo anche per tutte le prossime iniziative. Avere una casa significa avere dignità per le persone ed è proprio per questo motivo che l’amministrazione lo ritiene uno tra i cardini fondamentali della propria azione politica».
Riduzione del debito e un avanzo di oltre 6 milioni di euro. «Il nostro stock di debito tende a ridursi nonostante siano state finanziate numerose opere – evidenzia l’assessore al bilancio -. Inoltre è stato possibile, nel 2024, liberare oltre 6 milioni di avanzo che è stato quasi tutto impiegato per il finanziamento del Piano degli investimenti».
Emendamenti presentati dalla minoranza. «Abbiamo deciso di accogliere diversi emendamenti presentati dalla minoranza – ha detto Semplici – e spero che questo possa essere interpretato come un segnale positivo. Il bilancio della città non è di una sola parte politica: approvarlo nei termini e dare la possibilità di articolare la propria azione fin dai primi giorni del prossimo anno è un risultato di tutti».
I “numeri” del bilancio di previsione 2025-2027.
L’approvazione del bilancio di previsione 2025-2027 ha richiesto 4 giorni di discussione in consiglio comunale. Sono state, invece, 10 le commissioni per approfondire tutti i temi legati al documento contabile, per un lavoro partito il 18 novembre scorso necessario a preparare la discussione in consiglio comunale. In totale gli emendamenti presentati dalle opposizioni (Partito Democratico, Pistoia Ecologista e Progressista, Civici Riformisti) sono stati 201 di cui oltre 90accolti.
Il quarto giorno del consiglio (17 dicembre) è stata la volta della discussione generale durante la quale si sono articolati numerosi interventi delle consigliere e dei consiglieri di maggioranza e opposizioni per oltre 4 ore di confronto.
Tra gli altri sono interventi Mattia Nesti (Pistoia Ecologista Progressista), Fabio Raso (Avanti Pistoia per Ale Tomasi Sindaco) e Tina Nuti (Civici Riformisti).
«Ci siamo trovati di fronte a un bilancio bloccato – ha evidenziato il capogruppo di Pistoia Ecologista e Progressista Mattia Nesti -. Per i tagli del governo Meloni, che per Pistoia si traducono in 700.000 euro in meno (a fronte, ad esempio, di una manutenzione del verde che in tutto il territorio comunale vale 400.000 euro). E per scelta della giunta Tomasi, che ha respinto, per la prima volta, tutti gli emendamenti delle opposizioni su tariffe, corrente e investimenti. Eppure, è un bilancio che avrebbe bisogno di molti cambiamenti: la Tari che continua ad aumentare, la cultura a cui mancano 75.000 euro di risorse comunali, nessun adeguamento della spesa sociale e delle fasce Isee mentre aumenta il costo della vita e degli affitti, la sicurezza del territorio che ha risorse insufficienti per la prevenzione delle frane. Per fortuna dalla Regione Toscana arriveranno quasi 7 milioni di euro per due interventi, Teatro Manzoni e nuove case popolari, che già un anno fa avevamo indicato come prioritari. Allora i nostri emendamenti furono respinti oggi, grazie a queste risorse, speriamo di vedere concreti passi avanti».
«Approvare il bilancio entro il 31 dicembre – sottolinea Fabio Raso, capogruppo di Avanti Pistoia per Ale Tomasi Sindaco – significa che dal 1° gennaio gli uffici potranno già mettersi al lavoro. I nostri obiettivi di mandato si mantengono, si sfruttano tutte le risorse disponibili, abbiamo una cassa di circa 35milioni di euro e le tariffe non sono state ritoccate. Continua la manutenzione straordinaria degli immobili di proprietà e la messa in sicurezza di scuole ed impianti sportivi, che per anni sono stati lasciati in totale stato di abbandono. Continua la riduzione dei mutui residui che nel 2024 cubano circa 72 milioni di euro contro i 122 del 2008».
«Civici e Riformisti – ha detto la capogruppo Tina Nuti – esprime voto contrario all’ultimo bilancio del sindaco Tomasi, prima che lasci Pistoia per l’ambita candidatura in Regione Toscana. Le proposte della Giunta, prive di innovazione, non sospingono la città e il Comune verso necessari processi di sviluppo. Come un medio scolaro diligente, questa amministrazione ha raccolto i finanziamenti europei al pari delle altre città e Comuni. Ma quando si è trattato di studiare, proporre, progettare e organizzare in proprio un sistema identitario che faccia uscire Pistoia dallo stato di stagnazione, è emersa la sua pochezza, anche in questo ultimo bilancio di previsione. Inesistente l’impegno a tessere rapporti regionali sul tema del turismo e della cultura; nullo l’impegno a migliorare il servizio della TARI che ogni anno costa di più; rifiutata la proposta di vigilare sui lavori che saranno realizzati e ceduti al Comune nell’area ex Breda (chissà quando?), a controllare gli accordi quadro per il verde, per i lavori di manutenzione ordinaria delle strade, dei lastricati, delle cunette. Nessun nuovo investimento in strade e altre infrastrutture, che rendano il nostro territorio transitabile per i cittadini e attrattivo per le varie imprese innovative, originali e sostenibili, capaci di offrire lavoro di qualità ai nostri giovani e di far tornare a crescere la popolazione e la vivibilità del nostro comune».
Fonte: Comune di Pistoia
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