Portici al cambio di passo #finsubito prestito immediato

Un incremento del 10 per cento delle nuove attività commerciali rispetto al 2023 segna ufficialmente un cambio di paradigma, di passo e di visione nella città della Reggia. Questo aumento significativo rappresenta un indotto economico e sociale stimato intorno a un milione e mezzo di euro, per l’economia della città.

A confermare questi numeri è il sindaco Enzo Cuomo che, dati alla mano, in questa occasione ricopre più un ruolo da manager che da primo cittadino a Palazzo Campitelli. Infatti, secondo le previsioni del Comune e in particolare del Suap (lo sportello unico attività produttive), rispetto al 2023 si registra un aumento netto del 10% di nuove attività produttive al netto delle chiusure. Il che significa che le nuove aperture superano di gran lunga le chiusure dovute a fallimenti o mancati introiti. 

Questo dato segna una svolta significativa per la città all’ombra del Vesuvio, perché mentre a livello nazionale si prevede che nel 2025 verranno aperte appena poco più di 20mila attività, con un calo dell’8% rispetto all’anno precedente, segnando il dato più basso degli ultimi dieci anni, a Portici si apre una strada favorevole per gli imprenditori che decidono di investire tra la Reggia e il Granatello.

«I dati sono estremamente positivi perché frutto di un lavoro sinergico tra imprenditori e Comune. Faccio un esempio concreto: se il 7 dicembre inauguriamo il calendario delle attività natalizie con luminarie e intrattenimento, diventa evidente come ciò funzioni da volano per il commercio e in generale per l’intero indotto economico di Portici – spiega il sindaco Enzo Cuomo -. È naturale che, riqualificando il lungomare e aprendo spiagge libere e inclusive, si attraggano turisti e visitatori anche da altre città che arrivano per beneficiare dei servizi offerti. Questo si traduce in un aumento del 10% delle nuove aperture, soprattutto nel settore della ristorazione e dei bar. Intanto, anche le strutture turistiche mostrano una crescita esponenziale, con un tasso di occupazione del 90 per cento e un overbooking costante».

Portici, dunque, non è solo una città dalla particolare territorialità, con circa 55mila abitanti distribuiti in appena quattro chilometri quadrati, ma si configura sempre più come un vero e proprio centro commerciale a cielo aperto. A questo si aggiunge un altro fattore rilevante. «C’è un altro elemento che incide sul commercio della città – continua Cuomo – . Oltre alle iniziative e alla riqualificazione urbana, contiamo decine di istituti comprensivi e l’università, per un totale di circa diecimila studenti provenienti da altre città o fuori sede, che vivono Portici anche sotto il profilo economico frequentando bar, ristoranti e negozi. Questi elementi hanno favorito un altro cambiamento importante, ovvero la qualità e la durata degli investimenti. Oggi vediamo l’apertura di boutique di brand internazionali e attività strutturate che non chiudono dopo pochi mesi ma restano radicate nel tempo. Questo Natale segna probabilmente un momento storico tra nuove aperture, un commercio in salute e strutture ricettive piene, con posti letto esauriti. In sintesi, la diversificazione degli investimenti genera oggi milioni di euro di indotto economico e sociale per Portici». Numeri e dati estremamente positivi per l’economia della città, anche se resta da capire se gli affari che provengono dal mercato di Portici quest’anno segneranno una “linea” rossa per gli imprenditori, a causa dei cantieri che hanno interessato l’intero asse mercatale per i lavori di riqualificazione in corso.