Qual è la parcella di un legale per seguire una procedura di negoziazione assistita? È possibile chiedere l’ammissione al gratuito patrocinio?
La negoziazione assistita è la procedura conciliativa a cui bisogna obbligatoriamente fare ricorso prima di intraprendere una causa in materia di risarcimento del danno da circolazione di veicoli oppure di pagamento di somme non eccedenti cinquantamila euro. Perché sia valida, occorre farsi assistere da un difensore. In questo contesto si pone il seguente quesito: quanto costa una negoziazione assistita con un avvocato?
In buona sostanza, si tratta di capire quali costi deve sostenere la parte che è costretta a nominare un legale per farsi seguire nella procedura di conciliazione. Come diremo, nulla è dovuto qualora ricorrano i presupposti per l’accesso al patrocinio a spese dello Stato. Tanto premesso, vediamo qual è la parcella avvocato per un accordo di negoziazione assistita.
Cos’è la negoziazione assistita?
Come anticipato, la negoziazione assistita è una particolare procedura di conciliazione che la legge prevede come condizione di procedibilità della successiva azione giudiziaria qualora la controversia riguardi un sinistro stradale oppure la richiesta di pagamento di una somma non superiore a cinquantamila euro (art. 3, l. 10 novembre 2014, n. 162).
La negoziazione assistita può tuttavia essere intrapresa – in maniera facoltativa – anche per raggiungere accordi di diverso tipo, come ad esempio per sancire a tutti gli effetti una separazione oppure un divorzio senza la necessità di ricorrere al tribunale.
Come funziona la negoziazione assistita?
La negoziazione è una procedura conciliativa che si svolge tra le parti assistite dai rispettivi avvocati; la presenza dei difensori è dunque indispensabile.
Il procedimento comincia con l’invito – spedito a mezzo raccomandata o pec – notificato alla controparte, alla quale si chiede di aderire alla negoziazione assistita entro un termine di trenta giorni, decorso il quale si andrà direttamente in giudizio.
Se la parte invitata dichiara di aderire tramite il proprio avvocato, ci sono tre mesi di tempo – prorogabili di ulteriori trenta giorni – per raggiungere un’intesa definitiva.
Si legga a tal proposito l’articolo dal titolo Negoziazione assistita: durata massima.
L’accordo che compone la controversia, sottoscritto dalle parti e dagli avvocati che le assistono, costituisce titolo esecutivo, esattamente come se fosse un provvedimento del giudice.
Nel caso di mancato accordo, le parti sono libere di andare in giudizio.
Qual è la parcella avvocato per la negoziazione assistita?
L’avvocato ha diritto al pagamento dell’onorario relativo all’assistenza assicurata al proprio cliente durante la procedura di negoziazione assistita.
La parcella è parametrata al valore della controversia, per cui maggiore sarà quest’ultima più costoso sarà l’onorario.
In mancanza di accordo scritto, l’avvocato dovrà attenersi ai parametri forensi stabiliti dalla legge, di seguito riportati:
Valore della controversia | da € 0,01 a € 1.100,00 | da € 1.100,01 a € 5.200,00 | da € 5.200,01 a € 26.000,00 | da € 26.000,01 a € 52.000,00 | da € 52.000,01 a € 260.000,00 | da € 260.000,01 a € 520.000,00
|
fase dell’attivazione | € 63,00 | € 284,00 | € 441,00 | € 536,00 | € 1.008,00 | € 1.370,00 |
fase di
negoziazione |
€ 126,00 | € 567,00 | € 882,00 | € 1.071,00 | € 2.016,00 | € 2.741,00 |
conciliazione | € 246,00 | € 1.106,00 | € 1.720,00 | € 2.088,00 | € 3.931,00 | € 5.343,00
|
Ognuno di questi valori può essere aumentato o diminuito della metà (50%) in base alla difficoltà concreta della controversia.
L’avvocato può chiedere solamente il compenso per la fase della negoziazione che effettivamente è stata svolta, per cui se all’iniziale invito non ha fatto seguito alcun riscontro della controparte ha diritto a una parcella relativa solo alla fase dell’attivazione.
Negoziazione assistita: c’è gratuito patrocinio?
Le persone non abbienti che sono costrette a fare ricorso alla procedura obbligatoria di negoziazione assistita possono chiedere l’ammissione al patrocinio a spese dello Stato, purché il loro reddito annuo – riferito all’intero nucleo di famiglia – non superi la soglia di legge (per il 2024, 12.838,01 euro).
Condizione fondamentale per l’ammissione al gratuito patrocinio nella negoziazione assistita è che la procedura si sia conclusa con un accordo positivo.
L’istanza di ammissione – anche in via anticipata – deve essere trasmessa al Consiglio dell’ordine degli avvocati territorialmente competente.
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