L’immobiliare in Italia si risveglia e a dirlo sono soprattutto i dati degli ultimi mesi del 2024. Lo scorso anno gli investimenti nel settore sono cresciuti del 60% rispetto al 2023 sfiorando quota 10 miliardi (a 9,8 miliardi), stando all’analisi trimestrale del team research di Dils. Sono stati in particolar modo i mesi tra ottobre e dicembre ad avere un ruolo chiave, generando 3,4 miliardi di investimenti e portando a casa una crescita del 30% rispetto al quarto trimestre del 2023. Si consolidano le tendenze che vedono svettare l’hospitality e gli investimenti alternativi in data center e istruzione (che fanno meglio dell’healthcare), mentre ritornano ufficialmente in auge uffici e retail.Â
Il retail e uffici nel mirino degli investitori
L’operazione record nel Quadrilatero della Moda di Milano del terzo trimestre 2024 non sembra essere stato un caso isolato. Il retail ha continuato a essere animato da transazioni di grande rilievo. Nel corso del quarto trimestre, questo settore ha attirato investimenti per quasi 800 milioni di euro, per un totale annuo di 2,4 miliardi di euro, oltre il triplo rispetto al 2023 e il miglior risultato negli ultimi sei anni. Secondo l’analisi di Dils, i comparti supermarkets e centri commerciali hanno caratterizzato l’attività del quarto trimestre e, data l’importante pipeline di deal prevista, potrebbero sostenere significativi volumi di investimento anche nel corso del 2025.Â
In Italia il comparto uffici non solo regge meglio di quello degli altri paesi nel mondo, ma nel 2024 è addirittura cresciuto del 90% rispetto al totale del 2023, posizionandosi in cima della classifica delle preferenze degli investitori. Il settore ha totalizzato 2,2 miliardi di investimenti lo scorso anno, con le città di Milano e Roma che continuano a monopolizzare il settore. Resta invece più fiacca la logistica che, in linea con il 2023, è riuscita ad attirare complessivamente 1,7 miliardi di investimenti lo scorso anno.Â
Balza ancora l’hotellerie
Nessun passo indietro per il comparto dell’hotellerie che rimane uno dei più effervescenti nel mondo immobiliare. Già settore di rilievo nel 2023, l’hospitality nel 2024 ha compiuto un ulteriore balzo rispetto ai volumi dell’anno precedente (+66%), attraendo circa 1,8 miliardi e confermando il dinamismo evidenziato nella prima parte dell’anno. A tale risultato ha contribuito, nell’ultimo trimestre, la transazione che ha coinvolto uno dei più iconici Hotel veneziani (Hotel Bauer) che, con circa 300 milioni, ha rappresentato il maggiore deal del settore nell’anno. Il segmento del luxury continua a guidare le scelte degli investitori soprattutto nel mercato romano, dove si conferma la pipeline di nuove e prestigiose aperture.
Il blocco dei cantieri milanesi pesa sul living
Il living si riprende, ma lo stallo di Milano pesa sui dati di fine anno. Tra ottobre e dicembre il settore ha portato a casa il maggior volume di investimenti trimestrale degli ultimi due anni, per quasi 300 milioni. Il risultato annuo però, pari a circa 560 milioni, segna una contrazione di circa 20 punti percentuali rispetto al 2023. «Tale decremento riteniamo sia in parte dovuto alla già citata situazione di criticità urbanistica e amministrativa a Milano», spiegano da Dils. Da evidenziare, inoltre, che la buona performance del quarto trimestre è legata per lo più al closing di tre transazioni nel comparto student housing per un totale di oltre 160 milioni.
Data center e istruzione continuano intanto ad attrarre investimenti importanti. Con oltre 500 milioni nel quarto trimestre, il settore alternative e mixed use chiude il 2024 con investimenti per circa 1,3 miliardi (+47% rispetto all’anno precedente). Rispetto agli ultimi anni, si è ridotta la quota di investimenti nel settore healthcare, che aveva costituito un’importante tendenza del 2023. Nel corso del 2024, al contrario, sono stati i comparti education e data center a rivestire un ruolo centrale e crescente.
Una panoramica sul 2025
«I risultati del trimestre appena concluso hanno confermato, come previsto, il trend di crescita degli investimenti nel 2024, dove i miglioramenti nel contesto finanziario e il proseguimento del processo di repricing hanno rafforzato l’interesse degli investitori – istituzionali e non – nelle opportunità offerte dal mercato italiano», concludono gli esperti di Dils. «Tuttavia, a subire una battuta d’arresto è stato proprio il comparto che ha maggiormente trainato gli investimenti negli ultimi anni, ovvero le operazioni di medie e grandi dimensioni di sviluppo nella città di Milano», ma ad ogni modo «tale criticità è stata abbondantemente compensata dal dinamismo e dalle performance registrate dalle altre tipologie di investimento».
Per l’anno appena iniziato Dils si aspetta la prosecuzione dell’attuale fase di crescita, che ha già contribuito a generare una consistente pipeline di investimenti la cui finalizzazione è attesa nel corso del nuovo anno. Alle operazioni nelle asset class più consolidate continueranno ad affiancarsi gli investimenti alternative, che rappresentano una scelta strategica di diversificazione dei portafogli degli investitori e offrono al contempo un’opportunità di assecondare la domanda generata da nuove dinamiche sociali ed economiche. (riproduzione riservata)
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