C’รจ un consenso piuttosto diffuso da parte degli analisti sulle prospettive finanziarie per il 2025. Lo mette in evidenza anche il weekly market outlook di Columbia Threadneedle Investments: stagflazione nel Regno Unito, stagnazione in Europa e Goldilocks negli Stati Uniti.
FIDUCIA ELEVATA NEGLI USA
In merito agli Usa, il consenso generale prevede che lโeconomia continuerร a registrare buoni risultati: la crescita attesa, infatti, non รจ cosรฌ alta da interrompere il calo dei tassi d’interesse, ma nemmeno cosรฌ bassa da mettere in pericolo l’economia con una recessione. โInoltre – spiega Steven Bell, Chief Economist EMEA di Columbia Threadneedle Investments – negli Stati Uniti gran parte dei crediti d’imposta e dei sussidi previsti dallโIra e dal CHIPS Act rimangono ancora da spendere. Nel complesso, quindi, la fiducia dei consumatori rimane elevataโ.
TAGLI DEI TASSI, INCOGNITA FED
Lโ inflazione Usa, secondo Bell, potrebbe rimanere leggermente al di sopra dell’obiettivo nel 2025, ma le aspettative di tagli modesti ai tassi d’interesse potrebbero sorprendere positivamente il mercato. Insomma, potrebbero essere piรน numerosi del previsto. โLe politiche che Trump metterร in atto rappresentano ad oggi una grande incertezza – sostiene Bell – ma l’attenzione alle misure sul fronte dell’offerta รจ considerata positiva; i dazi potrebbero danneggiare piรน i partner commerciali degli Stati Uniti stessiโ.
IN UK REGNA IL PESSIMISMO
Nel Regno Unito, invece, dopo le elezioni si รจ registrato un cambiamento significativo del sentiment generale, passando dall’ottimismo al pessimismo, a causa soprattutto della debolezza dell’economia dell’Eurozona che rappresenta il principale partner commerciale per lโUk. In piรน, i costi dell’energia, inizialmente previsti in calo, stanno invece aumentando. Non tanto il petrolio, quanto il gas naturale. Ci si aspetta quindi un incremento dei prezzi.
FIDUCIA CONSUMATORI IN CALO
Una situazione che ha avuto ripercussioni sulla fiducia dei consumatori, aggravata anche dallโaumento delle tasse, della spesa pubblica e dei prestiti. Il Governo ha perรฒ aumentato gli stipendi nel settore pubblico e il salario minimo, ma la portata di questi cambiamenti sembra destinata a danneggiare l’economia del Regno Unito: dopo un aumento vicino al 10% negli ultimi due anni, infatti, il salario minimo subirร un incremento del 6,7% ad aprile, portando a un incremento cumulativo del 37% dal 2021. Per alcuni lavoratori piรน giovani queste variazioni implicheranno addirittura una crescita del 50% dello stipendio. Questo comporta un massiccio aumento dei contributi previdenziali a carico dei datori di lavoro, previsto per aprile, che ha ulteriormente complicato la situazione economica.
RICHIO AUMENTO INFLAZIONE
In questo scenario, e in assenza di aumenti di produttivitร , al momento particolarmente scarsi nel Regno Unito, Steven Bell prevede un calo dell’occupazione, un incremento dell’inflazione e il possibile fallimento di molte aziende. In particolare, le imprese ad alta intensitร di manodopera e quelle situate nelle regioni con tassi di disoccupazione piรน elevati saranno le piรน colpite.
IL DILEMMA DELLA BOE
Dallโaltra parte, in Uk cโรจ anche qualche aspetto positivo. I consumatori britannici hanno infatti risparmi elevati e possono permettersi di spendere di piรน; in particolare, chi percepisce il salario minimo รจ propenso a spendere ogni sterlina guadagnata. Inoltre, il nuovo Cancelliere ha mantenuto i generosi incentivi agli investimenti introdotti dal governo precedente, il che potrebbe portare a un aumento della produttivitร . L’attivitร edilizia nel settore commerciale e nell’ingegneria civile รจ molto forte (come evidenziato dalle indagini sui responsabili degli acquisti), e potrebbe beneficiare anche delle promesse del nuovo governo di sbloccare le restrizioni urbanistiche. Nonostante ciรฒ, Columbia Threadneedle Investments prevede che nel 2025 l’economia britannica registrerร un’inflazione piรน alta e una crescita piรน debole. Questo scenario creerร un dilemma per la Banca d’Inghilterra, che dovrร mantenere alti i tassi d’interesse per contenere l’inflazione, ma resterร sotto pressione per ridurli a causa della debolezza economica. Il governatore Andrew Bailey ha suggerito che quest’anno potrebbe esserci uno sconto dell’1% sui tassi bancari, ma i tagli potrebbero essere meno frequenti.
OTTIMISMO SULL’EUROPA
Per quanto riguarda l’Europa, secondo Steven Bell, Chief Economist EMEA di Columbia Threadneedle Investments il consenso di mercato รจ al momento cosรฌ cupo che si potrebbe vedere una crescita migliore delle attese. โSebbene la spesa dei consumatori sia stata debole e ci siano problemi strutturali nel settore manifatturiero, in particolare in Germania, le finanze dei consumatori risultano sane, la fiducia sta migliorando e i tassi di interesse sono bassi e in calo. Pertanto – conclude Bell – riteniamo che l’Europa sia in grado di superare le aspettative nel 2025โ.
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