«Meritocrazia, competenze, incontro: ecco cosa Bari può imparare dalle nostre esperienze all’estero»

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BARI – «Se c’è una cosa che il territorio barese può imparare dagli Emirati Arabi? La meritocrazia e il sapersi avvicinare ai giovani». A parlare è Martina Lorusso, 28enne originaria di Altamura che oggi vive come Consulente strategico a Dubai. Lei fa parte degli under 35 di “080 – Stand for Bari”, neo associazione in cui talenti baresi sparsi per il mondo uniscono le proprie forze per rafforzare il tessuto economico e sociale di Bari, favorendo nuove opportunità, riducendo le disuguaglianze e dando risalto ai talenti che hanno a cuore il futuro del proprio territorio.

Ogni membro offrirà le proprie competenze di studio e lavoro maturate all’estero per i diversi i progetti in cantiere dell’associazione: hackathon per start-up pugliesi, programmi di mentoring in collaborazione con le università baresi, progetti pro bono per supportare la crescita di aziende locali, collaborazioni con il tessuto produttivo e professionale cittadino. Lorusso, ad esempio, tra i membri fondatori dell’associazione, è specializzata in Mega-eventi, mega-project e tutto ciò che concerne lo sviluppo urbano di alcuni progetti in Arabia Saudita. Dopo aver conseguito la laurea magistrale in International Management a Milano, la 28enne ha continuato a formarsi in giro per il mondo (Washington, Toronto, Vienna). Poi a 24 anni si è trasferita a Dubai, in pieno Covid: «Aver maturato tante esperienze in giro per il mondo mi ha aiutato a cambiare prospettiva – racconta -, una prospettiva che vorrei portare nel mio Paese. Dato il mio background – sono cresciuta in un ambiente un po’ imprenditoriale – sarebbe naturale per me dare questo tipo di supporto. Penso che le imprese locali hanno difficoltà nel trovare i giusti talenti: non è vero che il lavoro manca, ma vanno create le occasioni di incontro. Tanti giovani all’estero vorrebbero tornare – io sono tra loro -, le aziende devono solo intercettarli». 

«Quello che vedo negli Emirati è un sistema altamente democratico che dà spazio ai giovani e a idee creative, ed è questo che manca sul territorio», conclude.

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Michele Mattia Moschetti si è laureato in Giurisprudenza a Bari ma ha sempre sentito il bisogno di girare il mondo. È specializzato in diritto societario (oggi lavora a Milano nel campo della private equity e m&a), e per 7 mesi ha vissuto a Hong-Kong, dove si occupava di assistere società italiane nel Sud Est asiatico. Anche lui è tra i soci fondatori di 080 Stand for Bari: «L’associazione nasce da un gruppo di amici che si sono incontrati negli anni dei banchi di scuola, proveniamo infatti da licei vicini a Bari. Quegli anni hanno segnato profondamente la nostra vita, perché sono stati i più significativi, quelli che ci hanno formato. Alcuni di noi hanno dovuto lasciare la città per seguire percorsi professionali altrove, altri sono rimasti e continuano a contribuire al suo sviluppo, e alcuni sono tornati, con il desiderio di dare qualcosa in più a quella che ci ha visto crescere. Anche se abbiamo lasciato Bari con un po’ di tristezza, quel distacco è stato necessario per ampliare i nostri orizzonti, per accumulare esperienze che ci hanno arricchito. Le nostre radici, però, sono rimaste saldamente ancorate qui, e l’amore per la città è rimasto intatto. L’idea dell’associazione è nata proprio da questo desiderio di tornare in qualche modo a casa, di sentirci ancora parte di quel luogo che ci ha formato, ma anche di immaginare un futuro condiviso, aperto e stimolante», spiega.

«Non vogliamo raccontare il sud attraverso i soliti stereotipi del buon cibo, del mare e del relax. Desideriamo invece portare alla luce un’altra dimensione del nostro territorio, fatta di eccellenze, di talenti che emergono ogni giorno, e di un know-how unico che possiamo offrire al mondo. Il sud non è solo un luogo di bellezza da ammirare, ma un luogo in cui la creatività, l’innovazione e la professionalità sono forze vive che plasmano il futuro. Vogliamo raccontare questo sud: quello che sa trasformare le difficoltà in opportunità, quello che ha tutte le potenzialità per essere protagonista nella scena globale».

Per il biennio 2025/2026, l’associazione ha avviato il suo primo progetto ambizioso: la riqualificazione,  in collaborazione con le associazioni 2Hands e Retake Bari, dei fondali del Molo di San Nicola e del Lungomare Araldo di Crollalanza. Luoghi scelti perché simbolo di Bari, ma soprattutto simbolo dello stare bene, del sentirsi a casa.



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