Cosa succede quando qualcuno finge un incidente o altera i dettagli di un sinistro per ottenere un risarcimento? Il reato di frode assicurativa è molto diffuso e in questo caso le azioni di pochi possono far aumentare i premi di altri onesti assicurati.
Secondo la Relazione Annuale 2024 dell’IVASS, con dati aggiornati al 2023, il numero di sinistri sospetti è cresciuto dell’1,6%; mentre i casi oggetto di querela penale sono aumentati del 3,2%. Questi numeri dimostrano che, nonostante i progressi nei controlli e nelle misure di prevenzione, le frodi continuano ad essere un problema, con ripercussioni dirette sui costi per gli assicurati.
Frode assicurativa: significato e quando scatta il reato
La frode assicurativa è un reato volto a tutelare il sistema assicurativo e l’equità nei rapporti contrattuali tra assicuratori e assicurati. L’art. 642 del Codice Penale stabilisce che:
Chiunque, al fine di conseguire per sé o per altri l’indennizzo o il risarcimento di un danno da parte di una compagnia di assicurazione, cagiona un danno ai beni assicurati o simula, aggrava o protrae le conseguenze di un sinistro,è punito con la reclusione da uno a cinque anni.
Ad esempio, un automobilista che afferma di aver subito un colpo di frusta in un incidente, fornendo certificati medici falsi per ottenere un risarcimento. Oppure una coppia che inscena un furto per intascare l’indennizzo.
In particolare, la frode assicurativa è un’azione dolosa (volontaria), che danneggia il sistema assicurativo. Le compagnie assicurative si assumono il rischio di risarcire eventuali danni sulla base dei premi versati dai singoli assicurati. Quindi, ogni episodio di frode comporta un incremento dei costi per le imprese assicuratrici, che si riflette inevitabilmente sui premi pagati da tutti gli assicurati.
Quando si configura il reato di frode
Il comportamento fraudolento deve riferirsi a un rapporto assicurativo regolare, quindi deve esistere un contratto assicurativo valido. L’elemento psicologico del reato è il dolo: è richiesta la consapevolezza e volontà di commettere il reato per ottenere un ingiusto profitto, mediante azioni fraudolente. In questo senso, è sufficiente l’adozione di comportamenti idonei a indurre in errore la compagnia assicurativa, anche senza il conseguimento effettivo del vantaggio economico. Pertanto, anche solo tentare di truffare l’assicurazione è reato.
Il reato è procedibile a querela di parte, quindi è necessario che la compagnia assicurativa presenti denuncia per l’avvio del procedimento penale. Invece, non costituisce reato di frode assicurativa un errore commesso in buona fede nella compilazione della denuncia del sinistro o nella comunicazione di informazioni. Ad esempio, un’omissione involontaria di un dettaglio rilevante non rientra nella fattispecie di reato.
Quando scatta il reato
Il reato di frode assicurativa può configurarsi in diverse situazioni, tra cui:
- simulazione di un sinistro: dichiarare falsamente che si è verificato un incidente o un evento dannoso (ad esempio un furto, un incendio, o un infortunio);
- aggravamento doloso delle conseguenze di un evento: peggiorare volutamente le circostanze di un sinistro reale, come dichiarare lesioni più gravi di quelle effettivamente riportate;
- danneggiamento fraudolento di beni assicurati: provocare volontariamente un danno ai propri beni (ad esempio rompere intenzionalmente un bene coperto da polizza);
- falsificazione o alterazione di documenti assicurativi: modificare una polizza, un certificato o una denuncia per ottenere un vantaggio indebito;
- collusione tra le parti: accordi fraudolenti tra due o più persone per inscenare un sinistro o gonfiarne le conseguenze.
Occorre sottolineare che, il legislatore ha introdotto strumenti per prevenire e individuare le frodi assicurative. In primo luogo, la Banca Dati dei Sinistri (BDS): gestita dall’IVASS (Istituto per la Vigilanza sulle Assicurazioni), raccoglie informazioni su sinistri e polizze per identificare anomalie e schemi fraudolenti.
Cosa rischia chi mente nel sinistro? Sanzioni e pene
La pena prevista è quella della reclusione da 1 a 5 anni per chi mente in relazione a un sinistro assicurativo, simulando eventi o alterando la realtà per ottenere un indennizzo. La durata della pena varia in base alla gravità della condotta, al danno effettivamente causato e alla recidiva. La pena può essere aumentata in caso di circostanze aggravanti, come la percezione indebita dell’indennizzo o il coinvolgimento di più persone nella frode. Inoltre, è prevista l’applicazione della multa da 309 a 1.549 euro. Anche l’entità della multa è commisurata alla gravità della frode e alle sue conseguenze.
Oltre alle sanzioni penali, chi mente in un sinistro può affrontare ulteriori conseguenze. In particolare, la responsabilità civile: la compagnia assicurativa può agire in sede civile per il risarcimento dei danni subiti a causa della frode, come le spese legali e investigative. La frode può comportare l’annullamento del contratto assicurativo (cancellazione della polizza) e il diniego di ogni futura copertura da parte della compagnia coinvolta.
Come denunciare una frode assicurativa?
Le compagnie di assicurazione, così come i privati cittadini, possono intraprendere le azioni necessarie per segnalare comportamenti illeciti alle autorità competenti.
Chi può presentare una querela per frode assicurativa?
Spesso le frodi vengono scoperte attraverso le indagini interne condotte dagli uffici antifrode delle compagnie assicurative. Tali organismi possono presentare denuncia alle autorità quando emergono indizi di reato. Anche un singolo assicurato o un terzo coinvolto in un sinistro può denunciare una frode assicurativa, ad esempio se sospetta che un altro soggetto stia simulando o alterando i fatti relativi a un incidente.
Come procedere per la denuncia
Prima di procedere con la denuncia, occorre raccogliere tutte le prove utili a dimostrare la frode:
- copie di documenti assicurativi (polizze, denunce, perizie, ecc.);
- fotografie o video relativi al sinistro;
- testimonianze di eventuali soggetti presenti al momento dell’evento;
- rapporti ufficiali (es. verbali delle forze dell’ordine).
La denuncia deve essere redatta in forma scritta e contenere i dati del querelante (i quali possono essere protetti per evitare ritorsioni) e la descrizioni dettagliata dei fatti, nonché i citati elementi di prova. La denuncia può essere presentata presso Carabinieri o Polizia o presso la Procura della Repubblica. Altresì, la querela può essere segnalata all’IVASS.
Come difendersi dalle frodi assicurative
Per evitare di essere vittima o complice involontario di una frode è possibile seguire dei semplici consigli:
- documentare il sinistro con foto video ed eventuali testimonianze;
- verifica la polizza assicurativa;
- diffidare offerte sospette, ad esempio se qualcuno propone «scorciatoie» per ottenere risarcimenti;
- segnalare anomalie all’IVASS o alle autorità.
Frode assicurativa: prescrizione
La prescrizione è un istituto giuridico che determina il tempo massimo entro cui un reato può essere perseguito penalmente. Anche il reato di frode assicurativa è soggetto ai termini di prescrizione previsti dalla legge.
Il reato di frode assicurativa si prescrive in un tempo pari alla pena massima prevista per il reato, aumentata della metà (art. 157 c.p.) Poiché la frode assicurativa prevede una pena massima di cinque anni di reclusione, il termine ordinario di prescrizione è di:
- 5 anni + metà (2,5 anni) = 7 anni e 6 mesi
Quando inizia a decorrere la prescrizione?
Il termine di prescrizione inizia a decorrere dal giorno in cui il reato è stato commesso. Se la condotta fraudolenta è continuativa o reiterata, il termine decorre dalla cessazione della stessa. Ad esempio, se la frode consiste nell’alterazione di documenti presentati per un sinistro, la prescrizione inizia a decorrere dal momento in cui tali documenti sono consegnati alla compagnia assicurativa.
Il termine di prescrizione può essere interrotto?
La prescrizione può essere interrotta da atti che manifestano la volontà dello Stato di perseguire il reato. Quando la prescrizione viene interrotta, il termine si azzera e inizia a decorrere nuovamente dal momento dell’interruzione.
Gli atti interruttivi includono:
- la notifica dell’avviso di garanzia al soggetto indagato;
- qualsiasi atto istruttorio del pubblico ministero o del giudice, come interrogatori o perquisizioni,
- la presentazione della querela da parte della compagnia assicurativa.
Prescrizione minima garantita
La legge stabilisce che, anche in caso di interruzione, la prescrizione non può mai superare un termine massimo, detto prescrizione massima. Per la frode assicurativa, il termine massimo è pari a: 10 anni (il doppio della pena massima prevista).
Effetti della prescrizione
Quando il termine di prescrizione è decorso non è più possibile procedere penalmente: il reato è estinto e l’imputato non può essere condannato. Tuttavia, restano gli effetti civili. Se la frode ha causato danni economici, è comunque possibile agire in sede civile per il risarcimento, purché la prescrizione per l’azione civile (solitamente 10 anni) non sia decorso.
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