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Classici senza tempo e nuovi scenari sono i protagonisti del finesettimana di eventi in Trentino Alto -Adige. Sono infatti molti gli eventi pronti a trasportare il pubblico in un caleidoscopio di spettacoli e concerti. Natalino Balasso e Michele Di Mauro da giovedì a domenica sono al Teatro Sociale con «La Grande Magia», un classico di Eduardo De Filippo.
Diretti da Gabriele Russo, i due attori si confrontano con uno fra i lavori più complessi del drammaturgo napoletano ovvero una commedia nera, a tratti drammatica, sospesa fra realtà e finzione, fra vero e falso.
Ad accompagnare i due protagonisti sul palcoscenico c’è poi un ricco cast di nove interpreti. In questo adattamento firmato da Russo, Calogero Di Spelta, marito tradito (interpretato da Natalino Balasso), con la sua mania per il controllo e la sua incapacità di amare e fidarsi, diventa uno specchio delle sfide e delle difficoltà dell’uomo contemporaneo nell’ambito delle relazioni. Ne risulta un uomo con la costante esigenza di aggrapparsi a certezze granitiche, a costo di rinchiuderle simbolicamente in una scatola: il luogo sicuro. Dall’altro lato, Otto Marvuglia (Michele Di Mauro), mago e manipolatore, dalle facce sempre diverse ed interscambiabili che modificano il contesto e la percezione della realtà. Smarriti i personaggi, smarriti gli spettatori, smarriti gli uomini e le donne di oggi, smarriti nelle relazioni, smarriti nel continuo fondersi del vero e del falso. Cosa è vero? Cosa è falso?
Lo spettacolo prodotto da Fondazione Teatro di Napoli-Teatro Bellini, Teatro Biondo di Palermo e Emilia Romagna Teatro ERT/Teatro Nazionale è in replica giovedì e venerdì alle 20:30, sabato alle 18 e domenica alle 16. Ad anticipare lo spettacolo di venerdì largo al Foyer del Teatro che, alle 17:30, permette di incontrare il cast in compagnia del professor Francesco Ghia dell’Università di Trento.
Per maggiori informazioni e prenotazioni è possibile chiamare il numero verde 800013952 o visitare il sito www.centrosantachiara.it.

Sabato, l’auditorium del Conservatorio F.A. Bonporti di Riva del Garda ospita, dalle 21, Marco Valeri in «Via dei Matti 43». Al ritmo di una giostra impazzita, Valeri racconta la storia presente e passata di via dei Matti e dei suoi vivacissimi abitanti, tra risate singulti e accenti strani, parole immaginarie e destini fragili, sempre con il batticuore. Il risultato è un racconto poetico, tenerissimo e indifeso sull’infanzia negata, che dimostra come cuore e amicizia, tenerezza e generosità siano l’unico rimedio per salvare la vita.

Ci spostiamo poi a Bolzano dove, fino a domenica, sul palco del Teatro comunale c’è «Il caso Jekyll»: una produzione di Fondazione Teatro di Napoli – Teatro Bellini che vede in scena, tra gli altri, anche Sergio Rubini e Daniele Russo nel racconto dedicato a Henry Jekyll, uno stimato e blasonato studioso della mente vissuto tra la fine dell’Ottocento e i primi del Novecento.
Dopo un’affannosa e solitaria ricerca sui disturbi psichici dei propri pazienti, il grande luminare è approdato all’individuazione delle cause della malattia mentale: all’origine di quei disturbi vi è il conflitto tra l’Io e la sua parte oscura, la sua Ombra, quella battezzata in quegli anni con il nome di Inconscio.
Il dottor Jekyll decide così di sperimentare su sé stesso le sue teorie tirando fuori ciò che è a lui stesso nascosto, a cui dà il nome di Edward Hyde, non mettendo in conto che una volta liberato quel suo famigliare oscuro, questi, anziché soggiacere alle regole impostate dalla sua parte razionale, inizia progressivamente a vivere di vita, fino a prendere il sopravvento sull’intera vita dell’esimio scienziato.
Lo spettacolo è in replica giovedì alle 20:30, venerdì e sabato alle 19 e domenica alle 16.

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Largo anche alla musica. Venerdì, alle 20:30, nella Sala Filarmonica di Rovereto largo a «Secoli in dialogo» con il Quartetto Klem. Ad eseguire un programma eccezionale ci sono Elena Pavoncello e Sofia Bandini ai violini, Carlotta Libonati alla viola e Lara Biancalana al violoncello.
Un concerto in cui Schnittke guarda a Beethoven e lo rimaneggia secondo un linguaggio che, pur mantenendo un modello musicale riconoscibile, dà vita a un’enorme concentrazione, una perfetta sintesi di forma e contenuto, di fini e di mezzi. Accanto a questo, il primo quartetto dell’op. 59, il Beethoven allo zenith: perfettamente equilibrato nel raccogliere l’eredità del passato e nell’indicare lo sviluppo futuro della musica.

Approda poi in regione, prima in Alto Adige e poi in Trentino, il concerto tributo a Lucio Dalla “Caro Lucio”. Le date da segnare in agenda per partecipare sono venerdì, alle 21, al Teatro Cristallo di Bolzano e sabato, sempre alle 21, al Teatro Comunale di Pergine Valsugana.
Qui si ritrovano tutti gli ingredienti per uno spettacolo straordinario. Si tratta infatti di un concerto che celebra l’arte e l’eredità del leggendario cantautore italiano Lucio Dalla, portando lo spettatore nel cuore delle sue melodie indimenticabili. Con la voce incredibilmente simile all’originale di Luca Bettella ed interpretazioni potenti, questo tributo fa rivivere la magia dei concerti di Dalla.
Ad esibirsi assieme a Bettella ci sono Vittorio Conte, chitarra e voce, Rudy Zilio, sax, clarinetto, chitarra acustica, Aligi Pasqualetto, tastiere, Emanuele “Meme” Giordani, batteria e percussioni e Lorenzo di Prima, basso.

Domenica, ad Arco spazio poi a “Piacere! Sono operetta”. Dalle 15:30 il salone delle feste del Casinò municipale saluta l’anno nuovo in musica con la Camerata Musicale Città di Arco impegnata in un evento musicale che celebra le perle rare dell’operetta, da Kalman a Strauss e fino a Dostal.
Un’esperienza unica in cui immergersi nella magia di opere musicali intramontabili. Un viaggio attraverso le emozioni e le melodie che solo l’operetta sa regalare; un’occasione da non perdere per gli amanti della musica e della cultura.

A scandire la giornata di domenica non mancano però le proposte per i più piccoli. Tra queste, troviamo “Il principe ranocchio” in cartellone alle 16 al Teatro auditorium di Lavis. La Compagnia Roggero propone una  reinterpretazione in chiave comico-moderna di Gabriella Roggero e Giorgio Rizzi della celebre favola dei fratelli Grimm.

Sempre alle 16, ma al Teatro Auditorium di Trento l’Orchestra Haydn di Bolzano e Trento porta in scena “La piccola Mozart” ovvero il racconto che ha come protagonisti i fratelli Nannerl e Wolfgang Mozart.
Il tutto grazie ad un concerto interattivo durante il quale Giulia Amato e Fabrizio Calfapietra, accompagnati dai musicisti dell’orchestra Haydn di Bolzano e Trento, trasportano il pubblico a Vienna, nel 1762.
Sua Maestà ha chiesto ai due fratelli prodigio, undici anni lei, sei anni lui, di esibirsi in un concerto a corte. L’esibizione è un successo e dà vita a un tour straordinario attraverso il continente europeo che si conclude solo quattro anni più tardi. Dopo quest’esperienza i due piccoli Mozart hanno deciso: da grandi faranno musica!



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