Caos treni, circolazione ripresa: ritardi di ore. Schlein: «Salvini interessato solo ai suoi spostamenti». La Lega: «Risolve problemi ereditati»

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Circolazione ferroviaria riattivata in tutto il nodo ferroviario di Milano. L’intervento dei tecnici di RFI ha permesso di ripristinare la piena disponibilità dell’infrastruttura anche da e per Bologna, dopo la riattivazione dalle 10.30 delle linee da e per Venezia e Genova. Lo rende noto Trenitalia che ha disposto il rimborso integrale per chi ha rinunciato al viaggio o non è riuscito a giungere a destinazione. Potenziate l’assistenza con kit e generi di conforto e le informazioni a bordo dei treni e nelle stazioni interessate.

Cosa è successo

Sono dodici, poco prima delle 10, i treni in coda dalle 7.30 per un «guasto della linea elettrica» annunciato in stazione Centrale a Milano, che sta provocando ripercussioni su diverse linee nazionali. Nove sono quelli di tipo alta velocità. Otto quelli cancellati in arrivo, quattro quelli cancellati in partenza. Dal tabellone risultano ritardi tra i 30 e i 160 minuti «ma sono destinati ad aumentare» spiega un addetto di una biglietteria che presenta una lunga fila.

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La raccomandazione di Trenitalia

«Si consiglia di evitare o limitare gli spostamenti in treno a quelli strettamente necessari e di riprogrammare i viaggi rinviabili», si legge sul sito di Trenitalia dopo la sospensione della circolazione ferroviaria.

Lo scontro politico

«Ritardi e cancellazioni anche oggi. Trenitalia suggerisce di evitare spostamenti. E intanto l’unico spostamento che interessa al ministro Salvini è il suo, al Ministero degli Interni. Il peggior ministro dei trasporti della storia che si preoccupa solo di come passare da una poltrona all’altra mentre l’Italia non riesce a muoversi per viaggiare, andare a lavorare o a studiare. Un disastro». Così, in una nota, la segretaria del Pd Elly Schlein.

La replica della Lega

«Dopo decenni di investimenti bloccati e di NO, Salvini sta rimettendo in modo l’Italia. Più di 1200 cantieri ferroviari, record di treni in viaggio e passeggeri trasportati ogni giorno. C’è chi fa, e quindi deve risolvere problemi gravi ed ereditati, e chi critica dopo aver fallito o essere stato immobile». Così i senatori della Lega in Commissione Trasporti a Palazzo Madama a proposito delle polemiche per l’odierno caos treni

I treni coinvolti

Treni Alta Velocità e Intercity direttamente coinvolti con un maggior tempo di percorrenza superiore a 60 minuti:

• FR 9300 Perugia (5:24) – Torino Porta Nuova (10:20)

• FR 9700 Venezia Santa Lucia (5:39) – Milano Centrale (8:12)

• FR 9604 Brescia (6:42) – Napoli Centrale (12:08)

• FR 9611 Torino Porta Nuova (6:50) – Napoli Centrale (12:38)

• FR 9519 Torino Porta Nuova (7:00) – Salerno (14:08)

• FR 9515 Milano Centrale (7:10) – Salerno (13:13)

• FR 9707 Milano Centrale (7:45) – Trieste Centrale (13:08)

• FR 8803 Milano Centrale (7:50) – Bari Centrale (15:27)

• FR 9709 Milano Centrale (8:15) – Venezia Santa Lucia (10:42)

• FR 9613 Milano Centrale (8:30) – Napoli Centrale (13:13)

• IC 604 Pescara (7:02) – Milano Centrale (13:40)

Treni Alta Velocità che oggi non fermano a Milano Centrale:

• FR 9508 Roma Termini (6:00) – Bardonecchia (12:20)

• FR 9710 Genova Brignole (6:58) – Venezia Santa Lucia (11:12)

• FR 9583 Torino Porta Nuova (8:00) – Reggio Calabria Centrale (19:02)

• FR 9587 Torino Porta Nuova (10:00) – Reggio Calabria Centrale (21:24)

• EC 41 Genève (5:27) – Domodossola – Venezia Santa Lucia (12:42): ferma a Milano Certosa

GUASTO ALLA “LINEA AEREA”

Sarebbe un guasto alla linea aerea quello che sta creando problemi alla circolazione, con forti ritardi e cancellazioni di treni, e relativi disagi ai passeggeri, nel nodo ferroviario di Milano. Secondo quanto riferito dalla Polfer infatti, gli accertamenti tecnici riguardano, tra le altre cose, un non meglio precisato danno alla linea aerea che sarebbe stato causato da «un treno in partenza, questa mattina, a Milano, poco dopo le 7».

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I RIMBORSI

Trenitalia ha disposto il rimborso integrale per chi ha rinunciato al viaggio, a seguito del problema tecnico alla linea elettrica che ha interessato una parte dei binari di Milano Centrale. Le cause – rende noto Trenitalia – sono in corso di accertamento. Potenziata l’assistenza, anche con kit e generi di conforto, e le informazioni a bordo treno e in tutte le stazioni interessate dai ritardi.

I ritardi su Roma

Treni con ritardi fino a 140 minuti alla stazione Termini di Roma per il «guasto della linea elettrica» che si è verificato all’altezza del nodo di Milano. Tanti i passeggeri in attesa in stazione. Al momento non si registrano criticità. A monitorare la situazione la polfer.

I disagi a Bologna

Il guasto alla linea ferroviaria sul nodo di Milano sta provocando pesanti ripercussioni sulla stazione di Bologna, dove i treni, soprattutto quelli dell’Alta Velocità provenienti da nord, stanno accumulando pesantissimi ritardi, fino a 170 minuti. Tanti i viaggiatori in attesa che cercano informazioni in attesa di capire il destino del loro treno. 

230 minuti di ritardo

Mentre nel nodo di Milano Fs fa sapere che la circolazione ferroviaria è in graduale ripresa per i collegamenti da e per Venezia e Genova, segna ormai 230 minuti di ritardo il Frecciarossa Alta Velocità che dalla stazione Centrale avrebbe dovuto raggiungere Napoli Centrale con partenza alle 7.30. Il treno è fermo al binario 15 e nel tabellone della stazione milanese risulta ancora in cima tra le partenze ed è quello ad aver accumulato il maggiore differimento a causa delle verifiche tecniche alla linea elettrica in corso da stamattina. Ritardi di 80 minuti anche per il treno alta velocità di Italo diretto a Torino Porta Nuova delle 10.30 e di il Frecciarossa diretto sempre a Torino Porta Nuova delle 11.10 mentre sono stati cancellati anche dei treni per Verona delle 11.25, per Venezia previsti alle 11.35 e 11.45 e Salerno delle 11.40. Una famiglia con due bambine che avrebbe dovuto tornare a Napoli racconta di aver ottenuto un nuovo biglietto per domani. “E’ una vergogna, dobbiamo restare a Milano un giorno in più – lamentano – ovviamente a spese nostre”.

Passeggeri in attesa da ore

“Vengo da Lucerna e alle 9.15 avrei dovuto prendere un treno verso Roma. Ma con quello che sta succedendo sembra un inferno, non so come dire, non mi è mai capitata una cosa del genere”. Claudio ha 60 anni e con la sua valigia attende nella lunga fila che si è formata davanti alla biglietteria di Trenitalia alla stazione Centrale di Milano per ottenere un rimborso o un nuovo biglietto, dopo che la circolazione ferroviaria è stata sospesa per verifiche tecniche alla linea elettrica nel nodo di Milano provocando ritardi e cancellazioni.

“Credo che tornerò in Svizzera – dice rassegnato all’AdnKronos – dovrebbero rimborsare quello che ho speso, vediamo. Certo potrebbero informare se ci sono mezzi alternativi, sono qui da quasi due ore. Sarei dovuto partire alle 9.15 ma il treno è stato cancellato”. Una coppia di 80enni in fila si stinge per non sentire freddo: “Dovevamo tornare a Salerno con il treno delle 10.10 ma è stato cancellato – raccontano – siamo venuti a Milano per un intervento in ospedale, abbiamo lasciato stamattina l’albergo e ci siamo trovati in questa situazione. Abbiamo anche chiesto di poter passare avanti per le condizioni di salute ma nessuno lo ha fatto e siamo in fila da più di un’ora”.

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In coda anche diversi cittadini stanieri come una coppia di argentini in partenza per Verona o Peter O’Connor, australiano di 64 anni. “Ero diretto a Genova – dice – Ho comprato il biglietto alla macchinetta automatica e due minuti dopo il treno è stato cancellato. Sono qui per lavoro e resterò due settimane, spero di riuscire a partire”. Ha 60 anni Irma e con la nipote attende da un’ora davanti alla biglietteria di Trenitalia. “La nostra è una situazione delicata – spiega -. Mia nipote ha un bimbo di sei mesi e si è dovuto operare a Milano. Oggi dovevamo tornare a Roma e ora c’è un grande disagio. Trenitalia ci ha subito contattato stamattina per avvisarci ma chissà quanto tempo passeremo qui”. Quello che servirebbe in stazione, lamenta la signora, è assistenza continua. “Nonostante ci abbiamo avvisato tempestivamente – osserva – servirebbero persone a dare supporto”.

La graduale ripresa

Nel nodo di Milano la circolazione ferroviaria è in graduale ripresa per i collegamenti da e per Venezia e Genova. Sono ancora in corso le verifiche tecniche alla linea elettrica per i collegamenti da e per Bologna.

I problemi a Torino

Ritardi fino a 90 minuti negli arrivi dei treni sono segnalati alla stazione ferroviaria di Porta Nuova a Torino. I disagi, che riguardano anche alcuni dei convogli in partenza, sono verosimilmente da mettere in relazione con il guasto al nodo di Milano. Il ritardo più consistente (90 minuti) riguarda un treno in arrivo a Perugia e uno da Roma Termini. Risulta cancellato il treno previsto da Chivasso (località sulla tratta Torino-Milano) alle 12:13.

I rimborsi

Trenitalia dispone il rimborso integrale per chi ha rinunciato al viaggio dopo il problema tecnico alla linea elettrica a Milano centrale. Le associazioni dei consumatori, Assoutenti, Codacons e Udicon intanto chiedono rimborsi integrali ed assistenza per tutti i viaggiatori coinvolti. IL Codacons inoltre chiede anche «un risarcimento proporzionato al disagio subito» perchè “è importantissimo non solo operare per ridurre al minimo i disagi e ripristinare al più presto il servizio, ma anche riconoscere pienamente i diritti dei consumatori e il danno dagli stessi subito». Assoutenti in particolare ricorda le regole vigenti nel settore del trasporto ferroviario.

RITARDI

Indennità per ritardi compresi tra 30 e 59 minuti per le Frecce: in caso di ritardo di treni Frecciarossa, Frecciargento e Frecciabianca, compreso tra i 30 e i 59 minuti, Trenitalia riconosce un bonus pari al 25% del prezzo del biglietto che potrà essere utilizzato entro 12 mesi per l’acquisto di un nuovo biglietto. Indennità per ritardo superiore ai 59 minuti per i treni Frecce, Intercity e Intercity Notte: in caso di ritardo in arrivo superiore ai 59 minuti l’indennità è pari al: 25% del prezzo del biglietto per un ritardo compreso tra 60 e 119 minuti; 50% del prezzo del biglietto per un ritardo di almeno 120 minuti. I viaggiatori possono scegliere di ricevere l’indennizzo tramite bonus per acquistare entro 12 mesi un nuovo biglietto; in contanti per pagamenti effettuati in contanti; mediante il riaccredito per pagamenti effettuati con carta di credito.

TRENI REGIONALI

Per i treni regionali è possibile chiedere un’indennità pari al: 25% del prezzo del biglietto in caso di ritardo compreso tra 60 e 119 minuti; 50% del prezzo del biglietto in caso di ritardo pari o superiore a 120 minuti.

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Saldo e stralcio

 

RICHIESTA INDENNIZZI ENTRO UN ANNO

I passeggeri possono richiedere gli indennizzi previsti dalla normativa entro 1 anno dalla data in cui si è verificato il ritardo o dalla scadenza dell’abbonamento, sul sito di Trenitalia per i biglietti acquistati on line o su app, compilando l’apposito web form disponibile sul sito della società ferroviaria; all’agenzia di viaggio che ha emesso il biglietto; presso qualsiasi biglietteria; al Call Center Trenitalia.

CANCELLAZIONI

In caso di cancellazione o quando la partenza del treno è ritardata di almeno un’ora e il passeggero non intenda iniziare il viaggio, si ha diritto al rimborso del biglietto senza trattenute dal momento in cui si verifica l’impedimento al viaggio e fino a un anno dalla data dello stesso: per richiedere il rimborso è possibile compilare l’apposito webform disponibile sul sito di Trenitalia, solo per i biglietti ticketless; presso la biglietteria; telefonando al Call Center, per i biglietti ticketless acquistati sul sito, tramite l’App o il Call Center; tramite posta a «Trenitalia S.p.A., Ufficio Reclami e Rimborsi, Piazza della Croce Rossa 1, 00161 Roma». «In ogni caso resta ferma la possibilità, per chi ha subito danni materiali maggiori e dimostrabili, come ad esempio la perdita di un appuntamento di lavoro, di una visita medica programmata, o di un esame universitario, di ricorrere sulla base della carta dei servizi allo strumento della conciliazione avviata da Trenitalia con le associazioni dei consumatori, al fine di ottenere un equo indennizzo» – commenta il presidente di Assoutenti, Gabriele Melluso.





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