Caos treni: da Schlein a Conte, opposizioni contro Salvini. Mit: grave carenza infrastrutture

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Un guasto tecnico alla “linea aerea” del nodo di Milano ha causato ritardi e cancellazioni sulla rete ferroviaria. Immediate le reazioni dei leader dei partiti di opposizione. La segretaria del Pd: “Il solo spostamento che guarda Salvini è il suo”. Renzi: “Ora a chi darà la colpa il ministro?”. Il numero uno del M5S: “Salvini pensa a satelliti Musk invece che a treni italiani”. Mit: “Decenni di disinteresse, mancati investimenti, no ideologici. Con Salvini moltiplicati gli sforzi per invertire la tendenza”

La circolazione ferroviaria in Italia sta vivendo un sabato nero. Dal mattino un guasto alla linea aerea del nodo di Milano ha causato ritardi e cancellazioni sulla rete dei treni. I disagi hanno interessato le stazioni, con tanti passeggeri fermi da ore. E in parallelo è esplosa la polemica politica. Le opposizioni sono compatte nel criticare il ministro dei Trasporti e della Infrastrutture Matteo Salvini.

Schlein: “Solo spostamento che guarda Salvini è il suo”

In una nota, la segretaria del Pd Elly Schlein scrive: “Ritardi e cancellazioni anche oggi. Trenitalia suggerisce di evitare spostamenti. E intanto l’unico spostamento che interessa al ministro Salvini è il suo, al Ministero degli Interni. Il peggior ministro dei Trasporti della storia che si preoccupa solo di come passare da una poltrona all’altra mentre l’Italia non riesce a muoversi per viaggiare, andare a lavorare o a studiare. Un disastro”.

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Conte: “Salvini pensa a satelliti Musk invece che a treni italiani”

Il presidente del Movimento Cinquestelle, Giuseppe Conte, scrive su Facebook: “Il Ministro dei Trasporti Salvini forse si è perso con lo sguardo per aria, alla ricerca dei satelliti di Musk da sponsorizzare. Dovrebbe invece avere lo sguardo ben saldo sulle nostre stazioni ferroviarie: oggi un’altra giornata nera di ritardi dei treni nell’indifferenza più totale. Mentre circa 15 miliardi vengono congelati fra annunci e propaganda sul progetto del Ponte sullo Stretto, vecchio e pieno di criticità, i trasporti per gli italiani sono un inferno quotidiano”.




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Renzi: “Treni di nuovo bloccati, a chi darà la colpa ora Salvini?”

“L’Italia dei trasporti è bloccata di nuovo. A chi darà la colpa stavolta Salvini?”, scrive sui social il fondatore di Italia Viva Matteo Renzi. Il leader di Azione Carlo Calenda, su X, ricorre al latino per commentare i disagi nei trasporti: “Quousque tandem abutere, Salvini, patientia nostra?”, aggiungendo: “Tradotto,’levateci dalle scatole Salvini il prima possibile’. Neanche le piaghe d’Egitto”. Invece Angelo Bonelli, Co-Portavoce di Europa Verde e deputato AVS, commenta: “Con questo governo cancellazioni e ritardi sono ormai all’ordine del giorno. Mentre il ministro Salvini è impegnato con la costruzione del Ponte sullo Stretto, che costerà agli italiani 14 miliardi di fondi pubblici, il trasporto in questo Paese è letteralmente al collasso. Tutto questo mentre il Fondo Nazionale per il Trasporto rapido di massa è stato azzerato. Una vergogna. La Premier Meloni dovrebbe seriamente pensare di dimissionare Salvini, il peggior ministro dei trasporti di sempre”.

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Crippa: “Sinistra incompetente, Salvini lavora 14 ore al giorno”

Il vice-segretario della Lega Andrea Crippa ha replicato prendendo le difese di Salvini: “Il guasto ce l’hanno nei loro organigrammi di potere i partiti delle opposizioni. Il ministro Salvini, ricordo agli incompetenti e disinformati esponenti della sinistra, lavora 14 ore al giorno per efficientare e migliorare le linee non solo ferroviarie, ma di qualunque tipo di trasporto si tratti in Italia. Non ci sono mai stati così tanti investimenti e lavori in corso sulle infrastrutture e sul trasporto come da quando Salvini è ministro. È palese che gli esponenti delle opposizioni siano in totale malafede e cerchino ogni appiglio solo per attaccare il ministro. Se accade un guasto tecnico alle 7 del mattino che cosa può fare il ministro? Che cosa avrebbero fatto al suo posto i chiacchieroni come Schlein, Conte, Renzi e tutti gli altri esponenti di una sinistra che sa solo odiare, attaccare e non fare il bene del Paese?”.




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La nota del Mit

Nel pomeriggio è arrivata una nota del Mit. “Decenni di disinteresse, mancati investimenti, no ideologici: così, oggi, ci ritroviamo in un’Italia con una grave carenza di infrastrutture che spiega i fatti delle ultime ore. Da due anni a questa parte, con Matteo Salvini al Mit, sono stati moltiplicati gli sforzi per invertire la tendenza, soprattutto sulla rete ferroviaria, nonostante burocrazia e scioperi a raffica proclamati dai sindacati di sinistra. Rispetto al 2023, l’anno appena trascorso ha fatto segnare un incremento di treni in circolazione e passeggeri (+2%): parliamo di ben mezzo miliardo di cittadini a bordo di Frecce, Intercity e Regionali”, si legge. E ancora: in Italia ci sono “linee iper-utilizzate (9mila treni al giorno solo su rete Rfi) e che spesso hanno accusato e accusano problemi di vecchiaia. Non a caso Fs ha ufficializzato un piano da 100 miliardi (molti per manutenzione) e sono attivi più di 1.200 cantieri, con interventi attesi da decenni come quello di Firenze dal valore di 2,7 miliardi. Il primo progetto risale addirittura agli anni Novanta. Solo ora c’è la piena determinazione a superare un imbuto che rischia di ingolfare la circolazione: il problema non è mai stato preso di petto, nemmeno quando un premier fiorentino raccolse le deleghe del Mit”. “Il ministro Salvini – prosegue la nota – è pienamente consapevole delle difficoltà, perché i cantieri non si possono concludere in un pugno di giorni, e prende atto di consigli e critiche. Anche di coloro che non solo non hanno mai risolto i problemi, ma non li hanno mai nemmeno voluti affrontare. Il ministro Salvini è fermamente intenzionato a migliorare la circolazione ferroviaria, rendendo l’Italia più moderna e connessa: nel 2025 i nuovi treni in circolazione saranno 875. E nei prossimi mesi sono attesi altri 46 convogli Frecciarossa freschi di fabbrica. E ancora: verranno fatte le Olimpiadi Milano-Cortina a cui molti non credevano. Verrà riformato il sistema autostradale. Sarà realtà il collegamento tra Calabria e Sicilia. D’altronde, a sinistra non credevano neppure nel Mose o nella ricostruzione record del Ponte Morandi, crollato per mancata manutenzione di cui la sinistra, compresi i suoi premier e i suoi ministri, non si era accorta”.

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