Curva in crescita rispetto all’inverno scorso. In farmacia le sedute sono aumentate del 39%
Opuscoli, avvisi negli ambulatori, cartelloni, spot televisivi e radiofonici, raccomandazioni dei medici, richiami della Regione. Fatica e fiato che quest’anno non sono andati sprecati ma che, al contrario, sembrano aver trovato finalmente soddisfazione, perché la campagna vaccinale contro l’influenza in Veneto sta andando meglio del passato. Dal 7 ottobre scorso al 6 gennaio si sono immunizzate contro il male di stagione 857.296 persone (900mila le dosi acquistate dalla Regione), 4074 in più rispetto alle prime tredici settimane della campagna 2023/2024. In particolare fra il 31 dicembre e il 6 gennaio si è registrato un delta positivo di +349 vaccinazioni.
Over 65 e esposti al pubblico i più sensibili
La parte del leone la fanno sempre i medici di famiglia, con l’80,3% delle somministrazioni cioè 686.791. Seguono le farmacie, con 52.608 (di cui 6399 a pagamento perché dirette a soggetti non a rischio) e i pediatri di libera scelta, che hanno immunizzato 52.387 bambini. Nelle Rsa gli anziani protetti dall’antinfluenzale sono 25.207, mentre le Usl hanno vaccinato 40.313 pazienti fragili e, nel corso degli Open Day organizzati soprattutto tra ottobre e novembre, una piccola fetta della popolazione generale. «Già dai dati iniziali traspariva un aumento evidente delle richieste, nonostante un’imperante campagna no vax esplosa con il Covid — conferma il dottor Antonio Broggio, segretario di Fimmg Padova (sigla dei medici di famiglia) —. Tanto è vero che, memore delle dosi avanzate l’inverno scorso, quest’anno me ne sono fatte mandare meno dalla Regione e invece poi ho dovuto chiederne altre ai colleghi con i quali lavoro, in una Medicina di gruppo. La maggioranza l’abbiamo somministrata entro la fine di ottobre, dedicando interi fine settimana a questa attività. Hanno voluto proteggersi soprattutto over 65 e categorie esposte al pubblico, come insegnanti e forze dell’ordine».
Numeri e tendenze
La percentuale più alta di vaccinati, cioè il 49,6%, riguarda appunto gli over 65, seguiti a distanza dalla coorte 60-64 anni con il 18.2%. Seguono i bambini fino a 6 anni (13,1%) e la fascia intermedia 7/59 anni (4,7%).
«Superata la disaffezione per i vaccini evidenziata nel post Covid, la gente è tornata a chiedere anche a noi l’antinfluenzale, considerato sicuro — rivela Andrea Bellon, presidente di Federfarma Veneto —. Le farmacie aderenti alla campagna sono 475, contro le 452 coinvolte nell’inverno 2023/2024, e in tredici settimane hanno immunizzato 52.573 utenti, a fronte dei 37.650 vaccinati l’anno scorso nello stesso lasso di tempo, per un incremento pari al 39,6%. Anche da noi l’antinfluenzale è gratis per over 60 e soggetti a rischio, come lavoratori dei servizi pubblici di primario interesse collettivo, vigili del fuoco, donne in gravidanza, donatori di sangue, familiari, conviventi e caregiver di malati o disabili, che infatti coprono la gran parte delle sedute. Giovani ne abbiamo visti pochi — conclude Bellon —. Offriamo il servizio su appuntamento, senza attese e in una fascia oraria prolungata rispetto agli ambulatori». «Particolarmente significativo il contributo alla campagna di farmacie aperte in zone prive di medici di famiglia — aggiunge Arianna Capri, consigliere di Farmacieunite — hanno offerto ai residenti un servizio vicino a casa e di facile accesso. Inoltre il sistema logistico delle farmacie territoriali ha consentito un’autonomia di approvvigionamento dei vaccini, permettendo di rispondere tempestivamente alle richieste degli utenti senza incorrere in carenze logistiche. Talvolta si è lavorato in collaborazione con i medici di famiglia, laddove rimasti sprovvisti di dosi». Il resto delle categorie a rischio, cioè sanitari, obesi, diabetici, pazienti oncologici, cardiopatici, asmatici e immunodepressi, è stato trattato nei Distretti delle Usl di riferimento o nei reparti ospedalieri che seguono questi malati per le loro patologie.
Lontani dall’anti Covid
Non altrettanto bene sta andando la vaccinazione anti-Covid. A fronte delle 460.000 dosi acquistate dalla Regione, dal 7 ottobre al 6 gennaio sono stati immunizzati 108.112 veneti, cioè 64.855 in meno rispetto alle prime 13 settimane della campagna 2023/2024.
11 gennaio 2025
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