Italia e Brasile si abbracciano sotto il grande manto dell’Achiropita

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CORIGLIANO-ROSSANO – Un gemellaggio tra Corigliano-Rossano e San Paolo del Brasile per creare una piattaforma di scambi culturali e sociali tra le due città, sotto il segno della comune devozione verso la Madonna Achiropita.

È questa la proposta avanzata ieri nel corso dell’iniziativa di presentazione che si è tenuta a Palazzo San Bernardino, nel centro storico di Rossano, a cui hanno partecipato, oltre al Senatore Ernesto Rapani promotore del gemellaggio, Flavio Stasi, sindaco di Corigliano-Rossano, Rosaria Succurro, presidente della Provincia di Cosenza, Giovanni Calabrese, assessore al turismo della Regione Calabria, Don Pino Straface Vicario generale della diocesi di Rossano-Cariati, Nicodemo Misiti, coordinatore del progetto tra Calabria e Stato di Santa Catarina (Brasile), l’On. Fabio Porta, deputato e presidente del gruppo parlamentare di amicizia Italia-Brasile e, in collegamento da Roma, l’ambasciatore del Brasile in Italia, Renato Mosca. Ha introdotto e moderato l’evento, il ricercatore dell’Università Cattolica di Milano, Giuseppe Sommario.

Il progetto parte dal legame religioso che unisce le due comunità ma ha tra le sue premesse una riflessione imprescindibile che riguarda il partire e il restare. La cornice in cui si inserisce l’iniziativa è, infatti, molto più ampia e coinvolge il tema dell’emigrazione che ha caratterizzato – e continua a caratterizzare – la storia d’Italia e del Meridione a partire dalla seconda metà dell’Ottocento. Flotte di uomini e donne hanno lasciato la terra d’origine per cercare fortuna nel resto del mondo. Allora – ha spiegato Sommario – si partiva per fame, portandosi dietro la nostalgia del paese ormai perduto. Per la Calabria il dato inerente alle partenze si attesta attorno a 2-3 milioni di emigrati (oggi la Regione conta circa 1 milione di residenti!) e di 7-10 milioni di calabresi e calbrodiscendenti. Per la sola città di Corigliano-Rossano i numeri, invece, si aggirano intorno a 100 mila persone.

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Ma cosa è accaduto con la diaspora alle comunità vecchie e nuove? Secondo Sommario «il paese-mondo, realtà unica e totalizzante, si è spezzato, si è frantumato. Interi paesi si sono svuotati e hanno raggiunto mete lontano in cui hanno cercato i propri doppi, i propri sosia. Le tante partenze hanno creato una frattura mai più colmata, nulla sarebbe stato più come prima. Si vivrà sotto il segno dell’ossimoro, della perenne contraddizione».

Da qui la spinta a ricreare il luogo d’origine ed importare le feste dei Santi e le varie tradizioni, che iniziano ad attecchire nelle comunità e nel tessuto sociale del paese ospitante – tanto da diventare eventi nazionali – inaugurando un inconsapevole cammino delle radici con lo scopo alimentare il ricordo, la memoria per vincere lo spaesamento e dunque anche il desiderio del ritorno.

Cammino che questa iniziativa vuole riproporre attraverso il gemellaggio e che risulta essere più affine al pellegrinaggio che non al viaggio comunemente inteso. «È sbagliato parlare di turismo. Le terze generazioni – precisa Sommario – che vistano le case in cui sono nati i nonni o che vanno nei cimiteri sulle tombe degli avi compiono si un viaggio ma non è un muoversi fuori, è un muoversi dentro. Più vicino alla religione di quanto non si pensi».

Per questo motivo, l’Arcidiocesi di Rossano Cariati rivestirà un ruolo centrale. Tra gli obiettivi principali del progetto ci saranno, pertanto, gli scambi religiosi (celebrazioni e visite pastorali tra le due diocesi), la promozione culturale attraverso eventi ed iniziative che mettano in luce il patrimonio storico e religioso delle due comunità, la valorizzazione turistica con un incremento del turismo religioso e l’avvio di progetti sociali che prevedano iniziative di solidarietà e condivisione di buone pratiche.  

L’Amministrazione comunale, in qualità di soggetto attuatore, avrà anch’essa un ruolo di primo piano mentre le procedure successive vedranno il coinvolgimento della Provincia di Cosenza, della Regione Calabria, del Ministero competente e dell’Ambasciata.

Con il coinvolgimento delle istituzioni locali, delle autorità religiose e delle comunità di fedeli, il gemellaggio tra Rossano-Cariati e San Paolo diverrà un’opportunità per valorizzare il passato comune e costruire un futuro di crescita e scambio reciproco.

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