“Meno omicidi ma più estorsioni”

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Conto e carta

difficile da pignorare

 


Il prefetto di Napoli Michele Di Bari traccia un consuntivo dell’anno appena concluso.

Nel palazzo di Governo, alla presenza del primo cittadino Gaetano Manfredi e dei sindaci della città metropolitana, mostra il bilancio di dodici mesi di attività.

Al suo fianco il questore di Napoli Maurizio Agricola, il generale Biagio Storniolo, comandante provinciale dei Carabinieri e il colonnello Paolo Consiglio, comandante provinciale della Guardia di finanza.

Dilazione debiti

Saldo e stralcio

 

Diminuiscono gli omicidi volontari (meno 9 per cento) e le rapine (meno 17 per cento), ma aumentano le estorsioni (più 6 per cento).

“Il segno meno – dice Di Bari evidenzia il grande lavoro che è stato fatto sul fronte della prevenzione. Nel corso dell’anno ci sono state 110 riunioni del comitato per l’ordine e la sicurezza e 82 riunioni del coordinamento di forze di polizia. Il segno più sulle estorsioni va letto invece come una maggiore tendenza a denunciare. Napoli offre la possibilità di confrontarsi con la straordinarietà della quotidanità e nessuno può tirarsi indietro rispetto ad una sfida nella quale grande è l’impegno degli uomini e delle donne delle forze dell’ordine. Questa è una città che ha bisogno di gente che la prenda a cuore. E va ricordato che anche in merito agli omicidi che sono avvenuti in città e in provincia le forze di polizia, insieme con la magistratura, nella maggior parte dei casi hanno individuato, quasi immediatamente, i responsabili”.

I numeri del 2024 

Tra le misure adottate nel 2024, le 871 per la tutela per il contrasto alla violenza di genere che rispondono alla norma del Codice rosso.

Sono stati emessi, inoltre, 400 provvedimenti prefettizi di divieto di detenzione di armi e munizioni nei confronti di soggetti ritenuti capaci di abusarne (più 107 per cento rispetto al 2023) e sono state rilasciate 17 licenze di porto d’armi per difesa personale, ovvero il 50 per cento in meno rispetto all’anno precedente.

Nel corso dell’anno in cui si sono svolti tre G7 in città e in provincia, raddoppiano anche le interdittive Antimafia (203) anche per strutture alberghiere.

Michele Di Bari (Napoli Today)

“Nella white list, però, sono arrivate 742 nuove iscrizioni, per un totale di 1.987 aziende”, precisa il prefetto.

Per la lotta a usura e racket, sono aumentati anche i fondi elargiti alle vittime: 4 milioni circa per chi denuncia le estorsioni, circa 103mila euro per le vittime di usura, cifra superiore del 400 per cento a quella del 2023.

Gli obiettivi sensibili 

Il 2024 è stato anche l’anno dell’istituzione delle zone rosse fra Napoli e quattro comuni dell’area metropolitana – Pozzuoli, Castellamare di Stabia, Pompei e San Giorgio a Cremano – e dall’apertura di sei drappelli di polizia in altrettanti ospedali della città e della provincia.

Finanziamenti e agevolazioni

Agricoltura

 

Vecchio Pellegrini, Ospedale del mare, Santobono e San Paolo a Napoli, San Giuliano di Giugliano e San Leonardo a Castellamare di Stabia sono stati definiti “obiettivi sensibili”.

Il ritiro delle patenti 

Per i parcheggiatori abusivi sono stati 320 i provvedimenti di confisca di denaro e l’incremento è del 33 per cento per la sospensione o la revoca della patente nei confronti di chi è stato colto a guidare sotto l’effetto di sostanze stupefacenti o di alcool: complessivamente sono 3.412 le patenti sospese o revocate; 135 quelle fino ad ora sospese per le nuove norme del Codice della Strada.

“L’incredibile attenzione internazionale per Napoli e la risposta turistica non può lasciarci indifferenti – aggiunge Di Bari –. I dati dimostrano che la squadra-Stato riesce ad incidere attraverso gli enti locali. Ma per gestire le emergenze bisogna avere lo sgaurdo lungo per attuare le misure più idonee e incisive e per superare sitauzioni anche gravi”.

Un caso è il primo omicidio di camorra a Ponticelli: “Un territorio attenzionato” sottolineano i vertici delle forze dell’ordine.

E il questore Agricola ricorda che vanno allineate la “sicurezza reale e quella percepita. Alla stazione Garibaldi abbiamo messo su una forte rete di controlli: sono presenti cinque pattuglie che danno una forte sensazione di sicurezza. Il prossimo passo sarà la Polmetro presente sulla Linea 1 e sulla Linea 6 della metropolitana di Napoli”.



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