Mercato Cagliari | Pausa Milan e valutazioni: priorità attacco, mentre Rog saluta

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Accelerata, pausa, sprint finale. Come una corsa sui diecimila metri anche il mercato ha la fase iniziale, con la lepre che spinge il resto del gruppo, quella centrale di attesa e infine le ultime centinaia di metri che coincidono con i giorni che anticipano la chiusura della finestra di gennaio. Non fa differenza il Cagliari, vigile ma calmo e concentrato sulla trasferta di San Siro contro il Milan.

Dentro e fuori
La lepre degli innesti rossoblù risponde al nome di Caprile, pronto all’esordio tra i pali nella gara contro i rossoneri. Un innesto che è coinciso con un’uscita, quella di Scuffet che ha fatto il percorso inverso direzione Napoli. Prestito con diritto di riscatto per 8 milioni il primo, trasferimento fino a giugno per il secondo. E dopo il ritorno dalla Croazia anche Rog ha fatto le valigie per rientrare nuovamente alla Dinamo Zagabria. Anche il croato con la formula del prestito, ma al contrario di gennaio 2023 non per un anno, ma con chiusura per la fine di questa stagione. In attesa del nero su bianco per il rinnovo di Zappa – unico dubbio se fino al 2029 o fino al 2030 – è scaduta oggi 10 gennaio la clausola di Mina che avrebbe permesso ai club interessati di strapparlo al Cagliari per 2 milioni di euro. Opzione comunque mai sul tavolo, con la volontà chiara del colombiano di restare in Sardegna e nel prossimo futuro aprire le trattative per il rinnovo del contratto in scadenza tra sei mesi. In stand-by anche il possibile prolungamento di Augello, mentre da escludere quello di Azzi per il quale si attendono offerte in questa sessione, con l’ipotesi Catanzaro al momento non confermata. Dovrebbe restare Wieteska sia per assenza di pretendenti in Italia e sia per il decreto crescita a bloccare l’opzione estera, mentre le parole di Davide Nicola nella conferenza pre-Milan (“ci sono posizioni in cui siamo più scoperti, ad esempio il terzino destro come cambio di Zappa”) aprono uno spiraglio all’arrivo di un esterno difensivo. Tema comunque da ultimi giorni di mercato e con possibili esuberi che difficilmente sposterebbero le gerarchie.

Sacrificio e attacco
Prati, Marin, Makoumbou
: una poltrona per tre, questa la sensazione sul possibile sacrificio per favorire un’entrata nel reparto offensivo. Perché se l’attacco necessita di mosse migliorative, in mezzo al campo può arrivare la rinuncia in caso di offerte convincenti. Niente di concreto in questa fase iniziale, ma la società rossoblù non chiude le porte (anzi) all’addio di uno tra l’ex Spal, il romeno e il nazionale congolese. Per quest’ultimo le voci di un interesse della Roma hanno trovato il “no comment” del suo agente Basanovic, con quel “per il momento” a lasciare la possibilità di un suo addio aperta. Ormai nota la situazione di Jankto, fuori dai convocati per scelta tecnica nella trasferta di San Siro, non senza delusione del ceco come dimostrano le sue parole via social. Il vero nodo resta il reparto offensivo, con i nomi di Lapadula e Kingstone sulla lista dei partenti. Il centravanti italoperuviano non ha ancora ricevuto proposte dirette, mentre al Cagliari sarebbe arrivato un timido sondaggio dello Spezia, con il campionato cadetto comunque sempre attento alla sua situazione Palermo compreso. I rosanero, assieme a Bari e Cremonese, sarebbero sulle tracce di Kingstone che ha nel suo destino il prestito in Serie B per avere maggior minutaggio. Una volta perfezionate le cessioni, ecco che si aprirebbe lo spazio sia numerico che economico per uno o due nuovi attaccanti. In lista, come raccontato nei giorni scorsi, l’ex Feyenoord e ora ai Rangers Glasgow Dessers, vecchio pallino del Cagliari e in un’uscita dal club scozzese. Anche in questo caso si tratterebbe di un prestito con diritto di riscatto, mentre per l’altro profilo osservato speciale nelle ultime settimane – l’italotedesco Tresoldi – si potrebbe riaprire ogni discorso in estate dopo il muro alzato dall’Hannover 96 che ha chiuso la porta alla società rossoblù. Dessers non sarebbe l’unico nome nella lista del direttore sportivo Nereo Bonato, escludendo però al momento quelli circolati in queste prime fasi come Shomurodov, Kouame e Okereke. Da profili giovani alla Tresoldi ad altri più esperti – ma non necessariamente per carta d’identità – come magari l’attaccante del Parma Benedyczak, operazione già tentata nell’estate del 2023 con gli emiliani che rispedirono al mittente l’offerta da 4 milioni più bonus del Cagliari. Ma con l’affollamento dell’attacco gialloblù ecco che il nome del polacco potrebbe tornare di moda, pur se a oggi non risultano ipotesi di una sua partenza da Parma. Ma si sa, con il mercato – a gennaio ancora di più – ciò che conta non è la fase centrale, ma il rettilineo finale. Quando tutto può cambiare.

Matteo Zizola






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