Rapine in casa, a Roma duecento colpi all’anno: gli anziani le «prede» più esposte

Spregiudicati, informati. Soprattutto violenti. L’assalto notturno alla villa di Maria Sole Agnelli, sorella 99enne dell’avvocato Gianni Agnelli, nelle campagne fra Palidoro e Torrimpietra, ha fatto scattare l’allarme rapine in abitazione a Roma e provincia. Un colpo eccellente da parte di una gang di professionisti ora ricercati dai carabinieri che segue di pochi giorni quello messo a segno nella casa al Torrino, non lontano dalla residenza della premier Giorgia Meloni, ai danni dell’imprenditore Stefano Valore, specializzato nei sistemi di alta tecnologia e sulla sicurezza informatica, nonché editore dell’agenzia giornalistica Dire: è stato aggredito mentre risaliva dal garage da cinque banditi la notte del 21 dicembre scorso, tenuto in ostaggio, picchiato e minacciato con le pistole.

Nel 2023 commesse 211 rapine

Una scena drammatica vissuta in diretta l’altra notte dal vigilante di guardia alla Villa Maria Sole e anche dalla governante della padrona di casa, entrambi legati dai rapinatori, così come decine di persone aggredite a domicilio nel corso del 2024 nella Capitale, nell’hinterland e sul litorale.

In attesa dei dati definitivi che arriveranno solo fra qualche mese, si stima che le rapine in abitazione commesse lo scorso anno potrebbero essere state circa 200, comprendendo anche i furti che si sono trasformati in rapine, dato che del resto non si discosterebbe molto dalle 211 registrate nel 2023 secondo la banca dati interforze del Dipartimento di Ps, il più alto negli ultimi cinque anni. Roma era all’epoca la nona città italiana più colpita dal fenomeno. E la situazione sarebbe pressoché stazionaria. Negli anni precedenti le rapine in casa – comprese quelle in villa – erano state 179 (2022), 138 (2021), 179 (2020), 167 (2019). 

Anziani presi di mira

A essere prese di mira sono soprattutto persone anziane, che vivono sole o in coppia, sorprese nel sonno oppure davanti alla tv dopo l’ora di cena. Oltre alle bande di rapinatori specializzati in assalti a ville bunker, protette da sistemi di videosorveglianza, allarmi silenziosi e alte mura di cinta, nel corso del 2024 hanno preso piede i gruppi di criminali meno esperti e forse proprio per questo motivo più pericolosi.

La conferma di questa tendenza è arrivata solo qualche giorno fa con l’operazione dei carabinieri della compagnia di Frascati, che hanno sgominato una gang di cinque persone con base nel campo nomadi in via dei Gordiani, al Prenestino, responsabile di almeno dieci assalti consecutivi nella seconda metà di novembre in diversi quartieri romani e nella zona di Grottaferrata. 

Minacce e sevizie

Personaggi spietati che hanno agito senza alcun timore di essere identificati anche sotto gli obiettivi delle telecamere di sicurezza e che hanno picchiato e seviziato gli inquilini per farsi rivelare i nascondigli delle casseforti come anche hanno preso a sassate chi li aveva sorpresi a effettuare sopralluoghi prima di entrare in azione.

Bande come questa hanno agito più volte anche in zone centrali, come quella di piazza Bologna, noncuranti della presenza in casa dei proprietari. Rispetto a chi aspetta le vittime fuori dal cancello o in giardino per farsi aprire la porta di casa sotto la minaccia delle armi, questi gruppi preferiscono smurare le grate a protezione delle finestre ai piani bassi dei palazzi per sorprendere gli inquilini nella loro intimità. Un incubo che, come si vede, non accenna a finire.

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