REGGIO EMILIA – Il 2024 è stato un anno di cambiamento per l’amministrazione della città di Reggio Emilia, è cambiato il Sindaco, la Giunta e sono stati eletti o rieletti i membri del nuovo Consiglio Comunale. Sui 33 membri che siedono in Consiglio (32 più il Sindaco), 14 sono stati riconfermati dai cittadini mentre 19 sono al loro primo ingresso nella Sala del Tricolore. Fra i 33 le donne sono solo 8 (di cui una all’opposizione), in pratica lo stesso numero di donne che sedevano in Sala del Tricolore alla fine del mandato precedente. Un dato su cui riflettere perché se sappiamo che fare il Consigliere Comunale è poco più di una scelta civica (con gettoni di presenza che sono di poche centinaia di euro al mese) e quindi questo si somma sempre ad un’altra attività lavorativa, nel caso delle donne significa aggiungere questo impegno al lavoro e alla cura della famiglia di cui portano sempre un peso maggiore. Un motivo per essere particolarmente grati alle Consigliere Comunali per il loro impegno e anche per la sensibilità e le attenzioni che hanno sempre dimostrato in Sala del Tricolore.
La nomina del Consiglio Comunale è avvenuta il 9 luglio, ma i lavori veri e propri dei Consiglieri sono cominciati dopo la pausa estiva e dopo aver preso un po’ confidenza con il proprio ruolo e con il complesso mondo dell’amministrazione comunale. Mondo per il quale spiccano sempre i politici eletti, ma che non potrebbe far nulla senza il silenzioso ma costante lavoro di dirigenti, funzionari e semplici dipendenti comunali che lavorano per tutti i cittadini reggiani.
Nonostante siano stati solo 4 mesi di lavoro effettivo i materiali prodotti dai Consiglieri sono stati numerosi: 60 mozioni presentate (di cui 30 discusse in Sala del Tricolore), 19 interpellanze (11 discusse, di cui 1 civica), 28 interrogazioni, 23 ordini del giorno urgenti, 18 delibere e 2 mozioni di iniziativa popolare (una sul “bosco” di Ospizio e una sul parcheggio gratuito all’ospedale).
Qual è la differenza fra questi atti? Le Interpellanze sono domande scritte poste alla Giunta su argomenti specifici a cui l’Assessore competente viene a rispondere pubblicamente in Consiglio, le Mozioni sono atti che servono a impegnare la Giunta ad affrontare un determinato tema, le Delibere sono gli atti predisposti dalla Giunta sui quali viene coinvolto il Consiglio e infine gli Ordini del Giorno urgenti sono argomenti di estrema attualità per i quali si chiede di dibattere subito in Consiglio senza aspettare i tempi necessari agli uffici per approfondire le tematiche.
Il gruppo più prolifico nella presentazione dei documenti è stato Fratelli d’Italia (con 59 documenti presentati, di cui 43 a prima firma di Cristian Paglialonga), a cui segue Coalizione Civica (30 documenti, di cui 26 a prima firma di Dario De Lucia), il Partito Democratico (18 documenti), Forza Italia (8 documenti), Lega (6 documenti), Lista Marco Massari e Verdi è Possibile (entrambi con 2 documenti).
Oltre ai lavori in Sala del Tricolore i Consiglieri sono stati impegnati nelle Commissioni Consigliari che vengono convocate sia per approfondire tematiche specifiche che per conoscere i contenuti delle delibere prima che queste arrivino all’aula. Il lavoro delle Commissioni è partito in momenti diversi, perché mentre alcune erano già previste da regolamento, altre sono state istituite solo successivamente il 16 dicembre. Quelle previste da regolamento sono: la Commissione Assetto e uso del territorio e ambiente (presieduta da Fausto Castagnetti), la Commissione Scuola, istituzioni culturali, sport e tempo libero (presieduta da Cinzia Ruozzi), la Commissione Servizi sociali, sanità e assistenza (presieduta da Luisa Carbognani), la Commissione Affari generali e istituzionali, amministrazione e bilancio (presieduta da Giovanni Tarquini), la Commissione Aggiornamento statuto, regolamenti e partecipazione (presieduta da Ada Francesconi), la Commissione Innovazione sviluppo economico, attività produttive e cultura della legalità (presieduta da Cecilia Barilli), la Commissione Controllo e garanzia (presieduta da Alessandro Aragona). Quelle aggiunte il 16 dicembre sono state la Commissione Città storica (presieduta da Francesca Boni), e la Commissione Diritti umani, pari opportunità e città internazionale (presieduta da Fabiana Montanari).
In un’ottica di trasparenza e partecipazione tutti i Consigli Comunali e tutte le Commissioni Consiliari sono state trasmesse sul canale Youtube del Comune, in modo che ogni cittadino potesse seguire facilmente ogni lavoro e anche recuperare facilmente temi di proprio interesse tramite le registrazioni. Questa è una cosa a cui oggi siamo abituati e che diamo per scontata, ma ricordo che fino al 2020 non era mai stato fatto nulla del genere e i cittadini non potevano certo recuperare consigli o commissioni di loro interesse.
Le presenze ai Consigli sono state sempre numerose, quasi sempre partecipando di persona e solo raramente (sempre per motivi sanitari) tramite la possibilità della videoconferenza utilizzata tanto da Consiglieri di maggioranza (Barilli, Macchi, Ruozzi), quanto da quelli dell’opposizione (De Lucia, Melioli, Paglialonga).
Le presenze complessive in Sala del Tricolore nei 18 Consigli Comunali che si sono tenuti nel 2024 sono state le seguenti:
- sempre presenti con 18 presenze, Cecilia Barilli, Claudio Bassi, Gianni Bertucci, Luisa Carbognani, Davide Corradi, Nando Ganassi, Riccardo Ghidoni, Federico Macchi, Rosario Martorana, Mattia Marziani, Cristian Paglialonga e Claudio Pedrazzoli.
- Con 17 presenze: Fabrizio Aguzzoli, Giovanni Anceschi, Fausto Castagnetti, Dario De Lucia, Matteo Iori, Nicolò Medici, Lorenzo Melioli, Sara Paderni, Alessandro Rinaldi, Cinzia Ruozzi.
- Con 16 presenze: Alessandro Aragona, Francesca Boni, Letizia Davoli, Giuliano Ferrari, Ada Francesconi, Carmine Migale, Alessandro Miglioli, Fabiana Montanari.
- Con 14 presenze: Giovanni Tarquini e anche il Sindaco Marco Massari.
- E infine con 3 presenze l’On. Gianluca Vinci.
“Un momento che tengo a sottolineare, ha detto Iori, è legato alla giornata del 25 novembre, quando tutti i Consiglieri e le Consigliere di Sala del Tricolore hanno letto i nomi delle vittime di femminicidio per sottolineare come, al di là delle appartenenze politiche, su certi temi tutti si sia concordi nella denuncia e nel sostegno per il bene delle persone e della città.
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