EFC | Martedi la ripresa. Con il Lecce una sconfitta brutta per risultato ed atteggiamento

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Procedura celere

 


Riprenderà martedi il lavoro degli azzurri, con quindi due giorni di riposo per ricaricare le batterie fisiche e mentali. Alla ripresa saranno da valutare le condizioni di quei giocatori non al meglio fisicamente, con uno sguardo attento su Ismajli uscito dopo non molti minuti nella gara con il Lecce. La prossima settimana dovrebbe rifar capolino in gruppo Ebuehi. Settimana che sarà importante anche per capire cosa succederà a livello di mercato, sia in ottica uscite (Fazzini su tutti ma occhio anche ad Anjorin e Vasquez) e sulle entrate visto che a questa squadra servono necessariamente delle alternative. All’orizzonte una gara quasi proibitiva, come quella di San Siro contro l’Inter, una gara che rischia di portare per la prima volta gli azzurri sotto la media del punto a partita. Questo perchè ieri è arrivata una sconfitta davvero pesante, in casa contro il Lecce in uno scontro diretto. Sconfitta pesante sia per il punteggio, tre gol presi sono davvero tanti considerando anche l’avversario, ma soprattutto per l’atteggiamento che la squadra ha avuto. Il primo tempo è stato sicuramente uno dei momenti peggiori di tutta la stagione, un primo tempo in cui si è assistito ad un condensato di errori macroscopici pesante, sia in fase difensive ma anche sotto porta. Si perchè l’Empoli la possibilità di rimettere a posto la gara l’ha avuta più di una volta, ma si è assistito a cose davvero incredibili, con scelte totalmente sbagliate negli ultimi metri. Un primo tempo da cancellare immediatamente, un primo tempo di cui si assume tutta la responsabilità il tecnico D’Aversa che non si nasconde dietro ad un dito. Quello che va detto, per onore di cronaca, è che la squadra ha approcciato come meglio non potesse alla ripresa, trovando subito il gol che avrebbe potuto riaprire la partita e schiacciando il Lecce nella propria trequarti per almeno venticinque minuti. Un tempo lungo nel quale la squadra avrebbe sicuramente meritato di trovare il gol del pari, ma per i soliti errori sopra descritti, questo non è arrivato. A batterie ormai consumate, e con Il Lecce che era riuscito a reggere all’urto, l’inerzia è andata ricambiando con la perla trovata da Krstovic che al 90′ chiude i giochi. Venti punti alla ventesima giornata rappresentano ancora una classifica soddisfacente ed in linea con le aspettative. Chiaro è che siam di fronte ad un momento difficile, con un girone di ritorno che si presenta in salita e con un cammino ancora lungo prima di poter star sereni. Cosa è successo, e perchè, in quel primo tempo dovrà essere fonte di attenta analisi in settimana. Ha sicuramente colpito la difficoltà che la squadra ha avuto nel fare le cose più semplici, quelle che in linea di massima le sono sempre riuscite. Sempre dopo sulle seconde palle ed una concessione troppo alta lasciata all’avversario sul poter far densità nella nostra metà campo. Una partita cosi non può essere certamente giustificata da alcuni alibi che, in fondo, potrebbero anche esserci. Una panchina troppo corta, troppi infortuni ed un mercato che sta palesemente inquinando il momento, l’ingresso di Fazzini (ieri convocato e fatto giocare per uno scampolo di gara) è stato sicuramente emblematico sul come possa esprimersi un ragazzo con la testa da un’altra parte. Al mister il compito di far giocare al meglio gli elementi a disposizione ma alla società, adesso, il compito di capire che siamo in apnea e servono urgentemente delle frecce aggiuntive da poter consegnare all’arco di D’Aversa. Senza girarci troppo intorno, serve un pesante intervento sul mercato! C’è da capire anche il perchè di questi troppi infortuni, e chi scrive ovviamente non ha la competenza della gestione fisica in allenamento ma che qualcosa non vada lo dicono i fatti; qualcosa, forse va cambiato. Nel corso di una stagione può sicuramente capitare un inciampo come quello di ieri, anche se non ce lo si aspettava contro questo Lecce, e questo non deve al momento far inficiare tutto il cammino pregresso. Soprattutto non si deve entrare in un loop depressivo, che sarebbe quanto di peggior possa succedere. Siamo sempre rimasti con i piedi per terra quando si era stabili al decimo posto con sette punti di vantaggio sulla coda, lo si deve essere adesso che le cose sono un po’ cambiate. L’intelligenza sta nel capire quel che succede, nel provare a correggere e tirarsi su verso un’obiettivo che sarebbe davvero beffardo non raggiungere con quel girone di andata alle spalle. Una parola per Seghetti che ieri ha debuttato in serie A a sorpresa e per scelta tecnica: un pizzico di errore c’è sul secondo gol avversario ma nel complesso ha dimostrato sicurezza e carattere, andando anche a compiere due interventi davvero “salva vita”. Migliore in campo degli azzurri, a nostro avviso, è stato Liberato Cacace. Anche lui vive un primo tempo molto altalenante, ma nella ripresa è il più vivo di tutti e si trasforma pure in goleador. La gara con il Lecce va in archivio con la legittima delusione, però la testa deve rimanere alta e se tutti faranno quel che gli compete siamo certi che questo giocattolino tornerà a regalare soddisfazioni.

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Procedura celere

 

Scelta a sorpresa di D’Aversa, che tra i pali schiera il giovanissimo Seghetti al posto di Vasquez, a centrocampo si rivede Cacace al posto di Anjorin, confermati in avanti Colombo ed Esposito. L’avvio degli azzurri è da film horror. Al Lecce infatti bastano appena cinque minuti per trovare il gol del vantaggio. Pasticcio in fase di impostazione, ne approfitta Pierotti che brucia in velocità Pezzella e Maleh e serve un cioccolatino a Krstovic. Il centravanti svirgola clamorosamente ma, per sua fortuna, c’è Morente ben appostato per lo 0-1. Il gol subito a freddo manda completamente in tilt la squadra di D’Aversa, che comincia a collezionare errori su errori. Al 10′ infatti ecco che arriva il clamoroso raddoppio dell’Empoli. Disattenzione difensiva su fallo laterale, con Morente che serve Krstovic, si addormentano i tre centrali azzurri e il centravanti beffa Seghetti sul proprio palo. Al 15′ a tenere a galla l’Empoli è il giovane Seghetti, riuscendo a deviare la conclusione di Helgason arrivato a tu per tu col portiere. I toscani non riescono a reagire, il Lecce vola sulle ali dell’entusiasmo, e al 19′ i giallorossi si presentano ancora una volta a tu per tu con Seghetti ma Krstovic, con mezza porta vuota, calcia addosso al portiere in uscite. A mettersi contro gli azzurri è anche la sfortuna, perché un minuto dopo Ismajli è costretto ad alzare bandiera bianca per infortunio muscolare, al suo posto entra De Sciglio. A provare a scuotere la squadra al 34′ è Esposito, che scucchiaia in area un pallone sul quale si avventa Grassi, la sua conclusione finisce a pochi centimetri dal palo. Durante l’intervallo l’Empoli riordina le idee. Agli azzurri infatti bastano due minuti per riaprire la partita. Fa tutto bene Pezzella che, con un bel cross sul secondo palo, mette Gyasi in condizione di effettuare una sponda perfetta per Cacace che, da distanza ravvicinatissima, non può che metterla alle spalle del portiere. Il gol cambia l’atteggiamento dell’Empoli e della partita. Gli azzurri infatti tornano a giocare con fluidità, mettendo in difficoltà il Lecce. Al 55′ Esposito disegna un bel cross in area per Colombo, ma l’attaccante spreca colpendo male di testa. Due minuti dopo è invece Cacace a sfiorare la doppietta, ma la sua conclusione viene ottimamente respinta da un bell’intervento di Falcone. Al 75′ si rivede il Lecce, botta da fuori area di Krstovic che esce di poco sul fondo. Nel finale l’Empoli spinge con tutto quello che ha, ma al 91′ a chiudere definitivamente la gara è ancora Krstovic, che con un bel mancino a giro sigla il 3-1. Il sipario cala sulla peggior prova stagionale.



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