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Le Universiadi Invernali rappresentano uno dei principali appuntamenti per gli atleti universitari. Dal 13 al 23 gennaio, Torino e le valli circostanti ospiteranno centinaia di atleti provenienti da ogni parte del pianeta, pronti a sfidarsi in una serie di discipline sportive. Quest’anno, l’edizione 2025 sarà particolarmente significativa per l’introduzione di una novità importante: per la prima volta, atleti disabili e non disabili parteciperanno agli stessi giochi, pur mantenendo distinte le competizioni. Una scelta inclusiva che si propone di abbattere le barriere e di dare un esempio positivo al mondo intero.

Un passo verso l’uguaglianza

Quest’edizione delle Universiadi Invernali rappresenta una svolta importante per le competizioni sportive a livello universitario. Atleti con disabilità e non si sfideranno nelle stesse giornate, sugli stessi impianti, pur mantenendo le competizioni separate. Questo approccio è una chiara manifestazione della volontà di promuovere un’integrazione più ampia, in cui la diversità è celebrata attraverso lo sport.

Le discipline interessate da questa rivoluzione sono lo sci alpino paralimpico e lo sci di fondo paralimpico. A Bardonecchia, sabato 18 gennaio, Marco Croce, un atleta cieco accompagnato dalla sua guida Alessandro Battaglino, sarà il primo a scendere in pista, simbolo di un cambiamento che arricchisce l’intero panorama delle Universiadi.

La crescita dello sport attraverso lo sport

L’unione delle due categorie di atleti, pur mantenendo separate le competizioni, apre nuove prospettive nel mondo dello sport. Le Universiadi Invernali di Torino si pongono come modello di accessibilità e parità di trattamento, in cui l’aspetto competitivo non dipende dalle capacità fisiche, ma dal talento e dall’impegno di ogni singolo atleta. L’inclusione non è solo una parola d’ordine, ma un principio che si traduce in azioni concrete. L’iniziativa di Torino potrebbe infatti essere un punto di riferimento per i futuri eventi sportivi, un esempio concreto di come trasformare il panorama sportivo in modo che sia davvero aperto a tutti, indipendentemente dalle condizioni fisiche.

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Il supporto dei Lions Internazionali

Un ruolo fondamentale per il successo di questa edizione è quello svolto dai Lions International, che contribuiranno a garantire la partecipazione degli atleti disabili. I volontari Lions, presenti al Villaggio Olimpico di Bardonecchia, si occuperanno del trasporto degli atleti in carrozzina, assicurando loro il supporto necessario per competere nelle categorie di sci “sitting”.

In aggiunta, il loro impegno non si limita alla parte logistica, ma si estende anche alle cerimonie di premiazione, dove il Governatore e un Past-Governatore dei Lions affiancheranno i rappresentanti della FISU (Federazione Internazionale Sport Universitari), a testimonianza dell’importanza di unire le forze per un obiettivo comune. Ogni atleta disabile riceverà una spilla con lo slogan “Inclusivity First”, come simbolo di appartenenza a una comunità che privilegia l’inclusione e l’uguaglianza.

Le discipline delle Universiadi Invernali di Torino

Torino sarà il palcoscenico di una vasta gamma di discipline invernali, tra cui curling, sci alpino, biathlon, snowboard, e hockey su ghiaccio, che porteranno gli atleti a misurarsi in competizioni spettacolari e intense. Le località di Bardonecchia, Cesana Torinese e Sestriere accoglieranno gli eventi, creando un’atmosfera unica che abbina lo sport alla bellezza dei paesaggi montani. Ogni gara rappresenterà una sfida, ma anche un’occasione di scambio culturale, che sottolinea l’importanza del rispetto e della solidarietà tra le diverse nazioni.

L’organizzazione dell’evento, infatti, mira a promuovere un dialogo internazionale tra culture diverse, dove lo sport funge da ponte tra i popoli, favorendo l’integrazione e la cooperazione. La città di Torino si prepara ad accogliere atleti e pubblico con l’obiettivo di far vivere un’esperienza indimenticabile, non solo dal punto di vista sportivo, ma anche umano.

Le Universiadi Invernali di Torino 2025 sono anche una grande occasione per la città di rafforzare la propria immagine internazionale. Non solo come sede di una manifestazione sportiva di alto livello, ma anche come città in grado di promuovere l’uguaglianza, l’accessibilità e l’inclusività attraverso lo sport. L’impegno di Torino va oltre la semplice organizzazione di un evento sportivo, ma si traduce in un messaggio di cambiamento e di apertura verso nuove prospettive. La speranza è che altre manifestazioni future possano seguire questo esempio e contribuire a creare un mondo sportivo più inclusivo e giusto per tutti.

Vincenzo Ciervo



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