Obiettivo reddito: Btp green – nuovo e vecchi – a confronto. Yield in Usd e Gbp. Dogs of the Dow, funzionano davvero?

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Numeri alla mano, cosa sta succedendo su tre fronti dei bond governativi: Btp, T-Bond Usa e Gilt inglesi. L’esordio di un nuovo Btp Green porta a concentrarsi soprattutto su questo fronte. La strategia sulle azioni ad alto dividendo del Dow Jones 30 non ha funzionato lo scorso anno. Barron’s la prevede invece positiva nel 2025. Lo sarà? Ecco comunque i 10 titoli selezionati per l’anno in corso.

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Picco al 3,78% venerdì per il rendimento del decennale italiano. Tutte smentite quindi le ipotesi di un rafforzamento dei nostri titoli di Stato, in previsione di tagli dei tassi da parte della Bce, che certamente ci saranno ma che non vengono percepiti a livello di prezzi nella fase in corso, a causa di altre vicende e soprattutto dei timori di un’inflazione che sembra di nuovo surriscaldarsi in tutto il mondo. La realtà dei fatti porta quindi i Btp a ritrovare quotazioni quasi allineate a quelle medie del 2024. Certamente i portafogli dei piccoli e medi investitori sono carichi di governativi italiani e di altri Paesi europei, mentre gli scambi negli ultimi giorni si sono per alcuni innalzati e per altri abbassati. Ciò non esclude che l’attrattività nei loro confronti resti elevata.

Oggi spazio allora a un confronto fra nuovi e vecchi Btp, dato l’esordio di emissioni destinate certamente a svolgere un ruolo primario sul secondario. Il perché è presto spiegato:

● nel primo caso si tratta di un “green” (Btp Green 4,1% Ap2046), generazione ancora poco diffusa in Italia ma molto apprezzata dagli istituzionali;

● nel secondo caso si tratta di un decennale (Btp 3,65% Ag2035), cioè del benchmark per eccellenza sulle scadenze più seguite dal mercato.

“Green”, cosa sono: lo spiega il Mef

Gli obiettivi che accompagnano le emissioni di Btp Green sono illustrati nello specifico quadro di riferimento: mitigazione dei cambiamenti climatici; adattamento agli stessi; uso sostenibile e protezione delle risorse idriche e dell’ambiente marino; transizione verso un’economia circolare; prevenzione e controllo dell’inquinamento; protezione e ripristino della biodiversità e degli ecosistemi.

Tramite l’emissione di Btp Green, l’Italia si impegna a finanziare le spese statali a positivo impatto ambientale, selezionate mediante il supporto di uno specifico Comitato Interministeriale. Di forme di finanziamento di tale tipo l’Italia ha particolare necessità, così come tutto il resto dei Paesi avanzati ed emergenti.

Il nuovo (2046) a confronto con gli altri “Green”

Sconto crediti fiscali

Finanziamenti e contributi

 



Dilazioni debiti fiscali

Assistenza fiscale

 









Emissione

Conto e carta

difficile da pignorare

 

Btp Green 4,1% Ap2046

Btp Green 4,0% Ap2035

Microcredito

per le aziende

 

Btp Green 4.05% Ot2037

Btp Green 1,5% Ap2045

Prestito condominio

per lavori di ristrutturazione

 

Isin

IT0005631608

IT0005508590

Cessione crediti fiscali

procedure celeri

 

IT0005596470

IT0005438004

Data emissione

1/2025

4/2022

4/2024

10/2020

Prezzo

Quotato dal 13/1/25 (si stima attorno a 100)

102,8 Eur

101,8 Eur

64,8 Eur

Yield lordo

n.d. (in asta 4,18%)

3,7%

3,9%

4,1%

Duration

n.d.

8,2

9,7

16,0

Volatilità

n.d.

7,0%

5,8%

12,0%

Scambi

n.d.

Medio alti

Medi

Elevati

In sintesiI tre con cedola 4% o oltre (fra cui il nuovo 2046) sono classici strumenti da cassettisti e la minore volatilità nonché gli scambi meno rilevanti lo confermano. Il 2046 – figlio invece delle politiche monetarie ultra espansive – prevale per il rendimento, logicamente a scadenza. La quotazione sui 65 Eur lo rende un Btp Green diverso dagli altri e più adatto a chi punti su un taglio dei tassi nel corso del 2025. Infine una considerazione: un po’ di verde fa inevitabilmente bene in ogni portafoglio. E su questo fronte ci sono molte possibilità di diversificazione con altri emittenti governativi o societari, sebbene spesso la liquidità dei relativi titoli su Borsa Italiana sia modesta.

● Il nuovo decennale attende la prova dei fatti, ovvero la quotazione sul secondario

















Denominazione

Btp 3,65% Ag2035

Isin

IT0005631590

Data emissione

15/1/2025

Data scadenza

1/8/2035

Data regolamento

15/1/2025

Cedola

3,65%

Pagamento cedola

1° agosto e 1° febbraio di ogni anno – La prima con tasso 0,168614% sarà però corta (scadenza 1/2/2025) per riallinearla alle date annue

Taglio

1.000 Eur

Prezzo aggiudicazione in asta e fiscale

99,577 Eur

Rendimento in aggiudicazione

3,733%

Prezzo di mercato

In negoziazione dal 13/1/2025, cioè da lunedì

Importo emesso

13 miliardi Eur

Punti forti

Il titolo partirà sul secondario probabilmente sotto 100, se si considera che il 3,35% 2035 (Isin IT0005358806) ha chiuso venerdì a 97,28 Eur. Ha potenzialità di un rialzo delle quotazioni nel corso dei prossimi due anni

Punto debole

Nella fase in corso collocarsi su un decennale italiano (3,78%) non è sufficientemente premiante rispetto per esempio a una scadenza a 5 anni (3,11%)

● In Usd e Gbp i redimenti salgono alle stelle ma attenzione al fattore cambio

Complesse vicende geopolitiche ed economiche hanno particolarmente colpito i titoli di Stato Usa e britannici, con yield tornati a livelli molto elevati. Gli investitori si domandano se sia il caso di metterli in portafoglio o di aumentarne le posizioni se già si detengono. Vediamo cosa dicono i numeri, considerando due rispettive scadenze lunghe.













Emissione

Usa T-Bond 4,5% Fb2036

UK Gilt 4,25% St2039

Isin

US912810FT08

GB00B3KJDS62

Prezzo (10/1/2025)

98,65 Usd

90,8 Gbp

Rendimento lordo

4,7%

5,2%

Lotto

1.000 Usd

1.000 Gbp

Massimo a 1 anno

109 Usd

102,2 Gbp

Collocamento sulla curva Usa

Leggermente sotto il rendimento più elevato, quello del ventennale (5,02%)

Superato dal trentennale (5,4%) e dal quarantennale (5,33%)

L’andamento del cambio

1,024 €/$ – il $ molto forte rappresenta un ostacolo da valutare con attenzione nel posizionarsi sui titoli di Stato Usa

0,839 €/£ – Le incertezze politiche in Gran Bretagna potrebbero indebolire il cambio, con un ritorno verso 0,90 €/£

Punto forte

Il rendimento

Il rendimento

Punto debole

L’attuale andamento del cambio €/$

La debolezza di lungo periodo del Gbp

● Il Dogs of the Dow funziona davvero?

Si tratta di una strategia basata sulla selezione e sul possesso per un intero anno delle azioni con il più alto dividend yield dell’indice Usa Dow Jones 30 registrato negli ultimi dodici mesi. Funziona? La sua performance nel 2024 è stata la seguente titolo per titolo.














Azione

Simbolo

Yield

Variazione quotazione

Total return

3M

MMM

2,80%

+39,9%

+44,7%

IBM

IBM

3,03%

+34,4%

+39,3%

Cisco Systems

CSCO

2,69%

+17,2%

+21,0%

Verizon

VZ

6,68%

+6,1%

+13,2%

Coca Cola

KO

3,12%

+5,6%

+8,9%

Chevron

CVX

4,50%

-2,9%

+1,2%

Amgen

AMGN

4,45%

-9,5%

-6,8%

Johnson & Johnson

JNJ

3,40%

-7,7%

-4,8%

Dow Inc

DOW

6,98%

-26,8%

-22,8%

Walgreens B.A.

WBA

10,72%

-64,3%

-61,4%

Il risultato si è dimostrato negativo a causa soprattutto di due azioni (Dow Inc e Walgreens Boots Alliance) ma il dividend yield lordo complessivo del 4,17% colloca questi titoli ai vertici dei rendimenti delle maggiori capitalizzazioni di Wall Street.

Relativamente al 2025 il settimanale finanziario Barron’s ha pubblicato un articolo in cui ipotizza un risultato più favorevole. Si tratta evidentemente di ipotesi che potrebbero essere smentite da una fase ribassista di Wall Street. Più che valutare quindi il portafoglio complessivo può essere interessante esaminare i singoli titoli in un’ottica di “total return” (cioè rivalutazione del capitale investito più incasso dei dividendi).

Questa comunque la selezione delle dieci azioni per il 2025.














Azione

Simbolo

Yield stimato

Quotazione 31/12/24

Verizon

VZ

6,78%

39,99 $

Chevron

CVX

4,50%

144,84$

Amgen

AMGN

3,65%

260,64 $

Johnson & Johnson

JNJ

3,43%

144,62 $

Merck

MRK

3,26%

99,48 $

Coca Cola

KO

3,12%

62,26 $

IBM

IBM

3,04%

219,83 $

Cisco

CSCO

2,70%

59,20 $

McDonald’s

MCD

2,44%

289,89 $

Procter & Gamble

PG

2,40%

167,65 $

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