Assegno Unico di gennaio 2025, date di pagamento e informazioni

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Con l’inizio del nuovo anno, le famiglie italiane continuano a contare sull’Assegno Unico e Universale come misura fondamentale di sostegno economico. A gennaio 2025, l’erogazione degli importi sarà ancora legata all’ISEE 2024, ma è fondamentale ricordare che l’aggiornamento dell’ISEE per il 2025 è indispensabile per non rischiare riduzioni. I nuovi importi per il 2025 non sono ancora disponibili, poiché devono essere pubblicati dall’INPS, e quelli indicati nell’articolo sono approssimativi, basati sui valori del 2024.

In particolare, chi non presenta l’ISEE 2025 entro il 28 febbraio riceverà dal mese successivo l’importo minimo previsto, pari a circa 54 euro per figlio, come avviene per chi sceglie di non presentare l’indicatore reddituale. Nel frattempo, l’INPS ha comunicato indicazioni preliminari sulle date di pagamento: chi già beneficiava dell’Assegno Unico dovrebbe ricevere il pagamento a partire dal 15 gennaio, mentre i nuovi richiedenti, che hanno presentato domanda a dicembre 2024, potrebbero ottenere il primo accredito nell’ultima settimana del mese. Ecco tutti i dettagli.

Cos’è e come funziona l’Assegno Unico

L’Assegno Unico e Universale è una misura introdotta per semplificare e razionalizzare i sostegni economici alle famiglie con figli a carico. Ha sostituito strumenti precedenti come gli ANF (Assegni al Nucleo Familiare) e le detrazioni fiscali per figli.

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Si tratta di un contributo mensile che varia in base all’ISEE del nucleo familiare, al numero di figli, alla loro età e ad altre condizioni, come la presenza di figli disabili. Gli importi massimi e minimi, non ancora aggiornati per il 2025, sono stimati sulla base dei valori 2024: l’importo massimo è previsto per ISEE inferiori a 16.215 euro, mentre per chi supera i 43.240 euro o non presenta l’ISEE si applica l’importo minimo, attualmente circa 54 euro per figlio.

Come fare domanda per l’Assegno Unico

Ricordiamo in breve per i nuovi beneficiari, che per richiedere l’Assegno Unico, è necessario presentare la domanda esclusivamente in via telematica. Si può accedere al portale INPS con SPID, CIE o CNS, utilizzare il Contact Center oppure rivolgersi ai patronati autorizzati.

La domanda può essere inoltrata in qualsiasi momento e, se presentata entro il 31 dicembre, garantisce il pagamento retroattivo al mese di gennaio.

Novità domanda assegno unico 2025

La procedura per richiedere l’Assegno Unico Universale (AUU) è stata aggiornata con nuove funzionalità per la gestione dell’IBAN. Ora, grazie all’integrazione con il “Sistema Unico di Gestione IBAN”, durante la presentazione di una nuova domanda o la modifica delle modalità di pagamento, è possibile scegliere un IBAN già registrato e utilizzato per altre prestazioni presso l’INPS oppure indicarne uno nuovo. Questa semplificazione rende più immediato l’inserimento delle informazioni bancarie.

Leggi anche: AUU, le ultime novità sulla domanda INPS

Chi deve aggiornare l’ISEE per l’Assegno Unico?

La domanda per l’Assegno Unico è obbligatoria solo per chi non ha mai ricevuto il contributo. Le famiglie che già percepiscono l’Assegno non devono presentare una nuova domanda, ma devono aggiornare l’ISEE per ottenere un importo adeguato.

L’aggiornamento può essere effettuato sul sito INPS utilizzando la dichiarazione precompilata o con l’assistenza di un CAF. Questo passaggio è fondamentale per garantire che l’importo dell’Assegno rifletta la reale situazione economica della famiglia.

Quando arriva il pagamento dell’Assegno Unico a gennaio 2025?

Per gennaio 2025, i pagamenti dell’Assegno Unico seguiranno queste tempistiche:

  • intorno al 15 gennaio 2025: pagamento per chi già percepiva l’Assegno nei mesi precedenti;
  • Ultima settimana di gennaio 2025: pagamento per i nuovi richiedenti che hanno presentato domanda a dicembre 2024 (si ipotizza intorno al 27 gennaio).

Tali date non sono ancora definitive e sarà necessario attendere una comunicazione ufficiale da parte dell’INPS.

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Cosa succede se non aggiorni l’ISEE entro il 28 febbraio?

Anche se l’ISEE 2024 resta valido per il calcolo degli importi di gennaio, è essenziale aggiornare l’indicatore per il 2025 al più presto per adeguare l’importo dell’Assegno alla situazione economica attuale. Chi non aggiorna l’ISEE entro il 28 febbraio 2025 vedrà l’Assegno ridotto al minimo a partire da marzo (anche se potrà aggiornare l’Isee entro giugno e ricevere gli eventuali arretrati dell’importo maggiorato).

L’importo minimo, pari a circa 54 euro per figlio, si applicherà anche a chi non presenta l’ISEE per scelta. Questa decisione potrebbe penalizzare le famiglie con redditi più bassi, che rischiano di perdere il beneficio di importi più alti calcolati sulla base della reale situazione economica.

Nuovi importi dell’Assegno Unico: cosa aspettarsi nel 2025

Al momento, i nuovi importi per il 2025 non sono ancora stati pubblicati dall’INPS. Tuttavia, ci si aspetta che siano aggiornati in base all’andamento del costo della vita e ad eventuali modifiche normative. Nel frattempo, gli importi indicati in questo articolo si basano sulle soglie del 2024.

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