Dura condanna dei politici. La solidarietà è bipartisan: “Fatti gravi e intollerabili”

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Il giorno dopo Bologna la devastata, la condanna di politici e istituzioni è unanime e bipartisan. Una condanna che arriva dal centrosinistra e dal centrodestra, così come dalle altre forze, mentre l’arcivescovo Matteo Zuppi sottolinea: “Non c’è giustificazione per qualsiasi violenza: condanniamo l’inaccettabile e mai estinto seme dell’antisemitismo e la violenza contro le forze dell’ordine”. L’assessore comunale Daniele Ara (con delega all’Educazione alla pace), intanto, riprende le parole di Daniele De Paz (Comunità ebraica) – che legge “con amarezza” – e replica: “Abbiamo sempre lavorato per un percorso comune e per mantenere il dialogo: la scelta di esporre la bandiera palestinese non ha nulla a che fare con l’odio, ma con una doverosa presa di posizione in favore del rispetto dei diritti umani. Trovo sbagliato l’accostamento di questa scelta” con le devastazioni.

IL CENTROSINISTRA

Per i segretari del Pd locale, Federica Mazzoni ed Enrico Di Stasi, “danneggiare e devastare non sono manifestazioni politiche, sono metodi intollerabili che non trovano giustificazione”. “Non esistono motivazioni giuste per poter aggredire e devastare una città – chiosa Luigi Tosiani, segretario regionale dei dem –. È un grande errore trasformare la morte di un ragazzo in una forza distruttiva, la stessa famiglia di Ramy chiede di non strumentalizzare”. Per Michele de Pascale, presidente della Regione, “gli atti vandalici sono fatti gravissimi, che colpiscono al cuore i valori di convivenza e rispetto su cui si fonda la nostra comunità”. “È inaccettabile l’utilizzo della violenza come presunto metodo di lotta o rivendicazione politica”, gli fa eco l’assessore Irene Priolo. “Quanto accaduto è inaccettabile – ripete Marco Panieri, sindaco di Imola e presidente regionale dell’Anci –. Episodi di violenza e vandalismo non possono trovare alcuna giustificazione”. Per il deputato piddì ed ex sindaco Virginio Merola “niente giustifica queste azioni”, mentre il senatore Pier Ferdinando Casini dà “piena solidarietà alla comunità ebraica” sostenendo come “troppi cattivi maestri prendono spunto dagli orrori di Gaza per riaprire le pagine buie del razzismo e dell’antisemitismo”. “Tutte le forze politiche e sociali si uniscano per condannare senza ambiguità e con la massima determinazione questa violenza che non ha giustificazioni”, il pensiero del deputato Andrea De Maria. Anche il Movimento 5 stelle regionale esprime “la più ferma condanna per i gravi episodi nel cuore di Bologna”.

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IL CENTRODESTRA

“Bologna è abituata a episodi di violenza: questa volta non si è trattato di una manifestazione, ma di una deliberata aggressione verso le forze dell’ordine e anche la sinagoga. È un fatto estremamente grave che segna una escalation da condannare tutti, immediatamente”, puntualizza Galeazzo Bignami, capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera, mentre da tutto il centrodestra arriva la solidarietà alle forze dell’ordine. “Serve una stretta decisa sull’ordine pubblico e una condanna inequivocabile contro chi devasta e semina il caos”, sintetizzano i consigliere comunali di FdI. Poi gli altri meloniani: l’eurodeputato Stefano Cavedagna chiede al sindaco di disporre “un Daspo urbano per i violenti”, mentre la capogruppo in Regione Marta Evangelisti parla di “episodi preoccupanti che richiedono interventi immediati e decisi”. Forza Italia vuole da Comune e Prefettura “interventi e maggiori azioni preventive necessarie per impedire il ripetersi di questi gravi e inquietanti fatti” (dicono Lanfranco Massari, Annamaria Cesari e Nicola Stanzani), mentre la Lega rimarca: “Serve una risposta dura, seria e compatta da parte di tutte le istituzioni”, evidenzia il capogruppo in Comune Matteo Di Benedetto, che aggiunge solidarietà alla comunità ebraica. Per Samuela Quercioli (Bologna ci piace) “l’assalto di antagonisti alla città dimostra quanto siano strumentali le forme di lotta di chi chiede giustizia per Ramy e invece persegue solo obiettivi ideologici”. Il Popolo della Famiglia battezza la guerriglia “una devastazione annunciata”, mentre la Rete dei patrioti annuncia: “Non permetteremo che la nostra città diventi un campo di battaglia e saremo già sabato prossimo per le strade a impedire che certi episodi si ripetano”.

fra. mor.



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