Focus sul mercato globale delle arance

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In questa prima panoramica globale del 2025 l’attenzione si concentra sulle arance, con il clima piĆ¹ freddo, soprattutto in Europa, che porta a un aumento della domanda. La Francia ha un mercato dinamico con una positiva richiesta. La Germania registra un aumento della domanda con arance provenienti da molti Paesi fornitori. La campagna 2024/25 dell’Italia si presenta con molte sfide produttive. I prezzi delle arance spagnole sul mercato del fresco e su quello della trasformazione sono favorevoli.

In questa campagna i coltivatori egiziani hanno evitato la trappola della sovrapproduzione. Il Sudafrica ha beneficiato di piogge consistenti durante l’attuale bassa stagione. La disponibilitĆ  delle arance nordamericane varia da costa a costa.

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Francia: mercato dinamico con una buona domanda
La stagione delle arance ĆØ in pieno svolgimento sul mercato francese. Sono presenti arance Navelina e Salustiana dalla Spagna e arance New Hall dall’Italia e dal Portogallo. Il mercato ĆØ dinamico e la domanda ĆØ attiva attualmente, favorita nelle ultime settimane dalle festivitĆ  natalizie e dal clima freddo.

L’anno scorso le arance egiziane erano giĆ  presenti in questo periodo, cosa che ha reso piĆ¹ dura la competizione tra le origini a causa dei bassi prezzi dei prodotti egiziani. Tuttavia, quest’anno questa origine africana non ĆØ ancora disponibile, a causa della forte offerta dei Paesi produttori dell’Europa meridionale.

Germania: aumento della domanda con molti Paesi fornitori
Tra le arance bionde, nelle ultime settimane del 2024 la Navelina spagnola ha dominato la scena. La Salustiana della stessa origine ha completato la gamma. La maggior parte delle Navelina ĆØ arrivata dall’Italia. La rilevanza dei lotti sudafricani ĆØ ovviamente diminuita; Valencia Late, Delta Seedless e Midknight hanno perso importanza. I lotti greci e turchi hanno completato la gamma di prodotti. Sono arrivate anche le prime arance rosse Moro italiane, ma la loro qualitĆ  non ĆØ stata del tutto convincente. L’arancia spagnola Cara Cara, botanicamente un’arancia Navel con polpa dal colore rosa lampone, ha intensificato la sua presenza sui mercati, cosƬ come le prime Kirkwood spagnole, entrate sul mercato nella prima settimana del 2025. Nel complesso, le opzioni di vendita sono migliorate, con la stagione natalizia e il clima autunnale che hanno aumentato notevolmente la domanda. Tuttavia, ciĆ² non ha avuto un effetto generale sui prezzi, in quanto ci sono state sia flesioni sia aumenti.

“Nel segmento delle arance, attualmente offriamo le varietĆ  a polpa rossa Cara Cara e Kirkwood. Si tratta di prodotti di nicchia che forse raggiungono solo un quinto del volume di vendita del prodotto standard e richiedono un po’ piĆ¹ di lavoro informativo”, osserva un commerciante.

Italia: la campagna presenta molte sfide produttive
In Sicilia, la campagna arance 2024/25 ha posto molte sfide per la produzione. Dapprima la siccitĆ  prolungata che ha determinato calibri piccoli rispetto agli standard. Poi, in autunno, le piogge torrenziali che hanno causato in alcuni casi marciume sui frutti. Ovviamente si tratta di fenomeni che non riguardano tutti gli areali produttivi, ciononostante hanno influenzato la produzione complessiva. La produzione delle arance di varietĆ  Newhall, Washington Navel, Powell, Lane Late ha avuto inizio nel mese di novembre e finirĆ  indicativamente a giugno, mentre quella delle arance rosse Moro, Tarocco Sant’Alfio, Tarocco Meli ha visto i primi stacchi a fine dicembre/inizio gennaio e si fermerĆ  grossomodo a maggio. Tutto come sempre dipenderĆ  dal clima. Alla produzione si sono registrati prezzi che vanno da 0,70 e 0,85 euro/kg per le arance bionde e da 0,50 a 0,70 euro/kg per le rosse. I prezzi sono ritenuti elevati, ma ĆØ anche vero che le condizioni climatiche hanno richiesto interventi non indifferenti, come le irrigazioni di soccorso che hanno fatto lievitare i costi di produzione.

Secondo un grossista del Sud Italia, la fine della campagna di importazione del 2024 ha segnato un punto di svolta per il mercato europeo delle arance, che ha visto un’inondazione di prodotti importati, in particolare dal Sudafrica, a causa di un malfunzionamento nel sistema logistico. “L’anticipo della campagna dell’emisfero nord ha ulteriormente esacerbato la situazione. Le varietĆ  di arance come Navelina, Navel e New Hall, pilastri della produzione europea, hanno risentito di un mercato sovraccarico di frutta di importazione, creando una situazione diametralmente opposta rispetto all’anno scorso. Le proiezioni per la produzione in Spagna e Italia non preannunciano grandi raccolti, il che potrebbe offrire l’opportunitĆ  di riequilibrare il mercato in termini di quantitĆ  vendute e prezzi. La mia visione sintetica ĆØ che se non accadrĆ  di nuovo quello che ĆØ successo con l’Egitto l’anno scorso, cioĆØ l’inondazione del mercato, i prezzi e il consumo delle arance saranno abbastanza equilibrati alla produzione”.

Le arance vengono acquistate da oltre il 70% delle famiglie italiane: un incremento rispetto all’anno precedente, evidenziando un comportamento di acquisto positivo, che si riflette anche sulla frequenza di acquisto, rimasta pressochĆ© stabile, con una media di 9 acquisti annui per famiglia. A rivelarlo i dati aggiornati a novembre 2024 di YouGov. Particolarmente interessante ĆØ anche la performance delle arance biologiche, un segmento che solitamente non raccoglie ampio consenso nel mercato ortofrutticolo. Le vendite di arance Bio hanno infatti registrato un aumento significativo, raggiungendo quasi il 18% di penetrazione.

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Spagna: prezzi favorevoli nel mercato del fresco e nel settore della trasformazione
La campagna delle arance spagnole ha appena superato la metĆ  del suo percorso con risultati soddisfacenti e un raccolto favorito da un sostanziale aumento delle precipitazioni rispetto all’anno precedente, nelle principali aree di produzione come l’Andalusia, dove si stima un aumento della produzione di oltre il 22% rispetto all’anno precedente, che contribuirĆ  per oltre il 53% alla campagna spagnola.

Va notato che l’aumento delle assegnazioni di acqua di irrigazione, sebbene non ottimale, ha comunque contribuito a un significativo miglioramento dello stato vegetativo delle piantagioni.

Alla fine di dicembre, in coincidenza con il periodo festivo, le arance Navel hanno registrato il tradizionale calo dei prezzi. Tuttavia, a metĆ  del mese scorso erano, sia all’origine sia all’uscita dal magazzino, al di sopra della media delle ultime cinque campagne, essendo il prezzo piĆ¹ alto delle ultime dieci campagne – ad eccezione dell’ultima.

La prima parte della stagione si ĆØ conclusa positivamente sia nel mercato del fresco sia nella trasformazione, come si evince dal settore, nonostante la predominanza di calibri piccoli nelle arance Navel. “Per quanto riguarda la Navelina, l’industria ha pagato un prezzo abbastanza buono; si parla di circa 0,23 euro/kg, per cui, considerati i calibri piĆ¹ piccoli dei frutti di quest’anno (5, 6 e 7 sono abbondanti), ci sono stati produttori che sono stati piĆ¹ interessati alla trasformazione che ad esportare all’estero le loro arance. Infatti, nei mercati tradizionali della frutta da tavola, si nota che la produzione ĆØ inferiore al solito a causa della mancanza di grandi calibri”.

Tuttavia, la situazione sarĆ  nettamente migliore per le arance di seconda stagione, in cui si ĆØ notato il beneficio che le piogge hanno avuto per i calibri. “Per quanto mi riguarda, sto aspettando di poter iniziare a esportare le Navel Late con foglia, per le quali si prevede un’ottima qualitĆ  e buoni calibri”.

Egitto: i coltivatori hanno evitato la trappola della sovrapproduzione
La campagna egiziana delle arance Navel ĆØ cominciata all’inizio di dicembre. I coltivatori hanno evitato la trappola della sovrapproduzione, che ha caratterizzato la campagna precedente in circostanze per nulla favorevoli a grandi volumi, ovvero la crisi del Mar Rosso. Basta ricordare che la scorsa stagione l’Egitto ĆØ riuscito a raggiungere un volume record di esportazioni di agrumi, con 2,3 milioni di tonnellate, di cui 1,93 milioni rappresentate dalle arance, ma a prezzi bassi. Un coltivatore afferma: “In questa stagione siamo riusciti a evitare un eccesso di offerta di volumi a livello nazionale, il che ĆØ un grande sollievo. I volumi sono ottimali per coprire le esigenze del mercato globale. La minore densitĆ  sugli alberi ci ha permesso una migliore distribuzione delle dimensioni e migliori condizioni di selezione e controllo della qualitĆ ”.

L’inizio della campagna ĆØ stato caratterizzato dalla consueta lentezza in questa fase, mentre la concorrenza in Turchia e Marocco sta approfittando delle migliori condizioni logistiche per vendere i propri volumi. Un esportatore ha dichiarato: “Il mercato delle arance egiziane ĆØ stato finora piacevole ma rallentato, il che non ĆØ insolito. Come ogni stagione mi aspetto che la campagna si intensifichi e raggiunga il suo ritmo normale entro la fine di gennaio”.

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Il lancio della campagna ĆØ stato preceduto dalla decisione del governo egiziano di tagliare i sussidi alle esportazioni. Nel settore agricolo sono passati dall’8-10% al 2,4-3% degli importi fatturati. Questa misura ĆØ stata accolta in modo diverso dagli esportatori di arance. Nell’immediato potrebbe portare a una riduzione dei volumi di esportazione, a un aumento dei prezzi e ad un calo del divario di prezzo tra gli esportatori. Tuttavia, il suo impatto sarĆ  in ultima analisi positivo, come riassume un esportatore: “Gli esportatori ‘improvvisati’ abbandoneranno questa stagione o si decideranno ad adottare buone pratiche, e questa ĆØ un’ottima notizia perchĆ© erano dannosi per il settore”.

Questa misura ha comportato immediatamente un calo delle esportazioni verso l’Arabia Saudita, uno dei tre maggiori mercati per le arance egiziane. Un esportatore afferma: “Di solito, anche prima dell’inizio della campagna, nei porti egiziani venivano mobilitati molti traghetti diretti a Gedda, in attesa di essere caricati con arance Navel egiziane. In questa stagione non ne abbiamo visti molti”. Da parte saudita, un importatore afferma: “Questa ĆØ la realtĆ  del nostro mercato, dovuta alle condizioni della commissione. La concorrenza tra gli esportatori egiziani fa sƬ che il mercato sia talvolta fuori controllo per quanto riguarda i volumi e i prezzi. Le Navel egiziane sono arrivate all’inizio di dicembre con prezzi elevati, che poi sono scesi nel giro di una settimana”.

Gli esportatori egiziani continuano a subire le ripercussioni della crisi del Mar Rosso e le difficoltĆ  di forntiura dei mercati asiatici. Un esportatore afferma: “Ci stiamo avvicinando ai mercati dell’Estremo Oriente con grande cautela”. Un altro specifica: “La crisi del Mar Rosso ĆØ ancora presente e farĆ  la differenza tra gli esportatori egiziani in base alla capacitĆ  di adattamento. Possiamo intervenire, ad esempio, su parametri legati alla scelta delle compagnie assicurative, o al reindirizzamento delle nostre spedizioni”.

Infine, un altro parametro che sta modificando la campagna in corso ĆØ la revisione della certificazione GlobalGAP, che comporta una riduzione del numero di esportatori che possono competere in Europa.

Tutto ciĆ² sta facendo aumentare le quotazioni. I prezzi delle arance Navel all’uscita dalle aziende agricole sono passati da 8-9 EGP (0,15-0,17 euro) al chilogrammo dell’inizio della stagione precedente a 16 EGP (0,31 euro) al chilogrammo dell’inizio di quella attuale.

Sudafrica: piogge consistenti accolte con favore durante la bassa stagione
Questo ĆØ un periodo tranquillo dell’anno per le aziende agrumicole sudafricane. Nelle province settentrionali di Limpopo e Mpumalanga, dove all’inizio di dicembre il clima era ancora molto secco, le piogge abbondanti sono state accolte con favore. La raccolta delle arance inizia solo verso maggio.

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Nel 2024 i Paesi Bassi sono rimasti la destinazione principale per le Navel e le Valencia sudafricane. “Le arance Navel confezionate per l’esportazione hanno registrato un aumento di 400mila cartoni rispetto al 2023. Lo scorso anno sono stati confezionati 25,1 milioni di cartoni di Navel, con un calo del 2% rispetto alla stima iniziale – afferma l’Associazione dei produttori di agrumi – Sono stati confezionati 48,7 milioni di cartoni di arance Valencia. In particolare, si tratta di 4,7 milioni di cartoni in meno rispetto alla stagione 2023 e di un significativo calo del 16% rispetto alle stime iniziali”.

Il prezzo elevato del succo d’arancia del 2024 si protrarrĆ  probabilmente per i prossimi due o tre anni, secondo alcuni continuerĆ  persino per i prossimi sei anni. Alcuni fattori indicano una stabilitĆ  dei prezzi elevati a seguito della piĆ¹ bassa produzione di arance da succo degli ultimi trent’anni. Tuttavia, si teme che il rincaro del succo d’arancia possa portare alla resistenza dei consumatori e al passaggio ad altre bevande, mentre i produttori di succhi cercano alternative al succo d’arancia. “La domanda da un milione di dollari ĆØ: cosa succederĆ  a breve, medio e lungo termine? Chi lo sa con certezza potrebbe fare una fortuna facendo trading sui futures del succo d’arancia”, osserva l’Associazione sudafricana dei produttori di agrumi.

Nord America: la disponibilitĆ  varia da una costa all’altra
La raccolta in Florida sta passando alle arance Valencia di fine stagione. L’offerta ĆØ piuttosto scarsa, ma aumenterĆ  nelle prossime settimane. Lo Stato ha sia un’industria dei succhi sia un’industria del fresco e si prevede che una percentuale della frutta si sposterĆ  a favore del secondo. L’industria del fresco manterrĆ  una fornitura costante fino a maggio e alcune aziende potrebbero confezionare anche piĆ¹ tardi dalle celle frigorifere. Nel frattempo, con una buona domanda di arance, il mercato ĆØ stabile, cosƬ come i prezzi. Tuttavia, le quotazioni potrebbero aumentare, dato che il valore delle varietĆ  di fine stagione ĆØ piĆ¹ alto.

Sebbene anche il Texas abbia un certo quantitativo di arance, anche l’offerta dalla California ĆØ stabile. L’offerta proviene dalla California centrale, dove la stagione ĆØ iniziata con circa una settimana di ritardo in quanto i coltivatori hanno atteso che i livelli Brix si sviluppassero adeguatamente. Tuttavia, i frutti destinati all’industria e quelli piĆ¹ piccoli sono meno disponibili. I prezzi sono simili a quelli dello scorso anno.



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