L’Italia è avvolta da un’ondata di maltempo che sta mettendo in ginocchio molte regioni, in particolare al Centro-Sud.
Neve, temperature gelide e forti venti stanno causando disagi, costringendo molte amministrazioni locali a chiudere le scuole per garantire la sicurezza di studenti e personale didattico.
La Protezione Civile ha diramato avvisi di allerta meteo per Campania, Abruzzo, Molise, Puglia, Basilicata, Calabria e Sicilia, mentre in Emilia Romagna l’attenzione è alta per il forte vento e le condizioni del mare.
Ecco l’elenco aggiornato dei comuni che oggi, 13 gennaio, hanno deciso di sospendere le attività didattiche e i primi aggiornamenti per domani.
Scuole chiuse Molise: ordinanze a raffica per il gelo e la neve
In Molise, le scuole restano chiuse oggi in diversi comuni.
Campobasso ha deciso questa mattina, alle 07:00, di fermare le attività didattiche in tutte le scuole, asili nido inclusi, a causa del peggioramento delle condizioni meteo.
Anche altri comuni della regione hanno adottato lo stesso provvedimento. Tra questi troviamo Petrella Tifernina, Torella del Sannio, Ripalimosani, Montagano, Frosolone, Casacalenda, Campolieto, Spinete, Pietracatella e Guardiaregia.
L’attenzione resta alta per eventuali chiusure anche domani, soprattutto nelle zone più colpite dalle nevicate.
Basilicata: Potenza e 70 comuni in stop
La Basilicata è una delle regioni più colpite. Nella provincia di Potenza, il sindaco Vincenzo Telesca ha disposto la chiusura di tutte le scuole, dagli asili nido all’università, coinvolgendo anche gli studenti che viaggiano dai comuni limitrofi.
Ben 70 comuni della provincia hanno seguito la stessa linea, imponendo uno stop straordinario per oggi. In alcuni casi, come a Potenza, si valuta già l’ipotesi di una prolungata sospensione delle attività anche per domani.
Scuole chiuse Campania: l’elenco aggiornato
In Campania, l’allerta meteo per neve e gelate sta causando disagi diffusi, ma le situazioni variano tra le province. Napoli, il capoluogo, non ha riscontrato criticità e le scuole resteranno aperte. Tuttavia, in altre zone della regione le ordinanze di chiusura sono numerose e potrebbero estendersi fino alla giornata di domani, 14 gennaio 2025.
In Irpinia, sono chiuse le scuole nei comuni di Avella, Bisaccia, Bagnoli Irpino, Calitri, Conza della Campania, Lione, Morra De Sanctis, Montemarano, Sant’Angelo dei Lombardi e Trevico.
Inoltre, chiusure confermate a Monfredane, Montella, Guardia Lombardi, Rocca San Felice, Aquilonia, Sturno, Frigento, La Baronia, Lacedonia, Arisno, Volturara, Nusco, Mercogliano, Gesualdo, Grottolella, Capriglia Irpina, Baiano e Vallata.
Nel Salernitano, scuole chiuse in comuni come Salerno, Sarno, Buccino, Caggiano, Casalbuono, Montesano sulla Marcellana, Padula, Ricigliano, Roccapiemonte, Sala Consilina, San Gregorio Magno, Sapri, Siano, Sicignano degli Alburni e Castel San Giorgio. A Fisciano, le aule dell’Università di Salerno hanno subito infiltrazioni d’acqua.
In Benevento, lezioni sospese nelle aree colpite del Taburno, Alto Sannio e Fortore, tra cui Castelfranco, Montefalcone, San Giorgio la Molara, Castelvetere, Val Fortore e Colle Sannita.
Infine, a Caserta, scuole chiuse nel capoluogo e in comuni come Casaluce, San Nicola la Strada, San Felice a Cancello e Marcianise.
Stop alle lezioni anche in Puglia e Calabria
Ma colpita, come anticipato anche la Puglia. Qui le scuole rimangono chiuse ad Accadia, provincia di Foggia, a Celle San Vito, Faeto, Panni Monteleone di Puglia nei Monti Dauni.
In Calabria, invece, scuole chiuse alla lezioni in alcuni comuni della provincia di Cosenza tra cui Paola, Santa Maria del Cedro, San Lucido.
Scuole chiuse 14 gennaio 2025: aggiornamenti
Nelle prossime ore ci occuperemo di fornire aggiornamenti sulla situazione in corso.
Ricordiamo intanto che la chiusura delle scuole non è un automatismo che dipende direttamente dall’allerta meteo diramato dalla Protezione civile regionale. La decisione, infatti, spetta comunque sempre al sindaco dello specifico comune: sarà il primo cittadino ad avere l’ultima parola decretando se gli studenti dovranno rimanere un giorno in più a casa.
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