ARPA Puglia, protestano imprese e sindacati, ma non solo – Ambient&Ambienti

Effettua la tua ricerca

More results...

Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors
Filter by Categories
#finsubito

Cessione crediti fiscali

procedure celeri

 


CISL e CGIL, Confindustria Puglia, INU e SIGEA chiedono al Presidente della Regione Emiliano di revocare il provvedimento che introduce un Consiglio di Amministrazione nella Agenzia regionale di protezione ambientale

 

Si moltiplicano le prese di posizione che chiedono al Consiglio regionale pugliese di tornare sui propri passi e restituire all’ARPA Puglia quell’indipendenza di azione che un articolo della legge regionale 42 del 31 dicembre 2024 – la ormai famigerata Legge di Stabilità – riduce fin quasi ad annullare, introducendo la presenza di un Consiglio di Amministrazione all’interno di alcune agenzie regionali, tra cui appunto, l’Agenzia regionale per la protezione dell’Ambiente. Le reazioni sono diverse, si va dalla perplessità alle preoccupazioni per il provvedimento che, se entrasse in vigore,  rappresenterebbe una pesante ingerenza della politica nell’attività di un organismo tecnico. Come infatti recita il Comma 2 art.8bis L.R. 6/1999 introdotto dall’art.114 della L R.31dicembre 2024 n.42: “a) Il Presidente del Consiglio di Amministrazione ha la rappresentanza legale dell’Agenzia; b) di concerto con i componenti del Consiglio di Amministrazione garantisce la coerenza dell’Agenzia con gli indirizzi strategici e gli atti di vigilanza dettati dalla Giunta regionale”.

LEGGI ANCHE: ARPA Puglia, no al Cda. Assennato: “Emiliano ignora? Rivolgiamoci al procuratore Rossi”

Contributi e agevolazioni

per le imprese

 

Legambiente: provvedimento incomprensibile

L’ultimo intervento in ordine di tempo è quello di Legambiente Puglia, che rimprovera alla Regione il mancato coinvolgimento degli stakeholder e che, scrive la nota diffusa dall’associazione ambientalista, “al momento, non riusciamo a comprendere. Anche noi come Legambiente  – continua la nota – abbiamo più volte collaborato a fianco dell’Agenzia regionale per la prevenzione e la protezione dell’Ambiente, ottenendo dalla stessa dati risultati che abbiamo poi inserito nei nostri report annuali. Oltretutto ci risulta difficile immaginare anche il confronto interno a livello nazionale in cui tutte le Arpa sono rappresentate da una figura tecnica (il direttore) e non politica”.

SIGEA: pletorici e costosi organi politici risultato di fretta e autoreferenzialità

Insieme alle associazioni ambientaliste, a muoversi sono il mondo dell’imprenditoria, i sindacati, professionisti, tecnici e scienziati.

Già all’indomani della approvazione della legge di stabilità era stata la sezione pugliese della Società Italiana di geologia ambientale – SIGEA – a contestare le scelte del Consiglio regionale con un lungo comunicato condiviso anche dalla sezione pugliese dell’INU – Istituto Nazionale di Urbanistica. “ La fretta e l’autoreferenzialità creano convinzioni che si scontrano con il piano della realtà – è scritto nel documento – Non si comprende per quale motivo la Regione Puglia voglia seguire la strada dell’istituzione di pletorici e costosi organi politici che rischiano di inficiare e rendere farraginose, oltre che dipendenti, le modalità organizzative e di azione di uno strumento tecnico-scientifico che deve rimanere agile e, soprattutto, autonomo.
L’Arpa deve essere in grado di relazionarsi con le amministrazioni attive, le Università, le Procure della Repubblica presso i Tribunali, le Prefetture, i portatori d’interesse a qualunque titolo e le professioni sul territorio; ma sempre mantenendo quella funzione di terzietà, che connatura le agenzie fin dalla loro nascita
”.

ARPA, dunque, garanzia di libertà di giudizio. Per questo SIGEA traccia anche la via dei principi ispiratori di ogni intervento sulle Agenzie di protezione ambientale:”la garanzia dell’autonomia organizzativa in un contesto agile e funzionale non gravato da consigli di amministrazione,
– la certezza del finanziamento sui  Livelli Essenziali delle Prestazioni Tecniche ed Ambientali (Lepta);  il modello generale dell’organizzazione territoriale delle agenzie con i livelli minimi di articolazione di ogni struttura dipartimentale; lo stretto legame tra l’obiettivo della difesa delle matrici ambientali e la tutela della salute dei cittadini in forma preventiva”.

LEGGI ANCHE: Assennato: “Coinvolgere la Procura della Repubblica sul CdA di ARPA Puglia: ecco perchè”

Confindustria: Le imprese hanno necessità di un interlocutore imparziale

Anche il mondo dell’impresa e quello dei sindacati si uniscono nella difesa dell’ARPA Puglia. Dalle colonne della Repubblica giorni fa il presidente di Confindustria Puglia Sergio Fontana ha manifestato preoccupazione e perplessità del mondo imprenditoriale pugliese sulla perdita di indipendenza dell’ARPA  e per più motivi: “ L’autonomia dell’Arpa è cruciale non solo per l’ambiente, ma anche per il sistema produttivo pugliese. Le imprese hanno necessità di un interlocutore imparziale, che garantisca un quadro normativo chiaro e stabile nella valutazione dell’impatto ambientale e nel controllo dei parametri ecologici(…)In un periodo in cui la sostenibilità è al centro delle politiche europee, l’Arpa deve poter operare senza ingerenze, per garantire non solo la tutela dell’ambiente, ma anche la competitività delle nostre imprese che, nel rispetto delle normative, investono ogni giorno in pratiche green . Confindustria Puglia continuerà a difendere l’indipendenza di questo ente, convinta che solo un’Arpa libera e imparziale possa garantire un futuro migliore per la nostra comunità e le nostre imprese”.

 I sindacati: servono il confronto con gli stakeholders e un incontro con Emiliano

gigia bucci CGIL
La segretaria generale CGIL Puglia, Gigia Bucci

E infine, i sindacati. Sia la Cisl che la CGIL non condividono la scelta della Regione. La segretaria generale della CGIL Puglia Gigia Bucci sottoscrive la lettera aperta inviata al presidente della Regione Michele Emiliano che chiede la revoca del provvedimento (e che chi vuole può ancora firmare) , aggiungendo il disappunto per  “un provvedimento che investe un soggetto fondamentale nell’azione di prevenzione e protezione ambientale, in una regione caratterizzata da numerosi reati ambientali e che sta affrontando una difficile fase di transizione ecologica dei processi produttivi, senza alcuna interlocuzione con i soggetti della rappresentanza sociale”.

La CISL FP Puglia, nella lettera inviata ad Emiliano tramite il suo Segretario Generale Aldo Gemma e il Responsabile Politiche Contrattuali Arpa Pietro Caprioli, evidenzia il vulnus e rilancia la proposta condivisa da più parti: il provvedimento mina l’autonomia dell’Arpa, per cui è essenziale che Emiliano riveda le modifiche previste.

Microcredito

per le aziende

 

L’autonomia di ARPA Puglia – scrivono – è stata sempre un valore fondamentale che ha garantito il buon esito delle sue funzioni di monitoraggio e controllo dell’ambiente, assicurando che le valutazioni e le decisioni fossero esclusivamente fondate su dati oggettivi e scientificamente provati. L’introduzione di modifiche che possono influire su questa indipendenza rischiando di minare la fiducia che i cittadini ripongono nell’Agenzia e di compromettere l’efficacia delle sue attività di tutela ambientale e sanitaria.”

Di qui il forte invito al Presidente Emiliano e ai Consiglieri Regionali affinché vengano riviste le modifiche previste dalla Legge n. 42, per tutelare l’autonomia di ARPA Puglia e la richiesta formale per un incontro per discutere più approfonditamente le problematiche sollevate e trovare soluzioni che possano preservare l’autonomia e la credibilità di ARPA Puglia.





Source link

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Source link