\”Sono pronto per un cessate il fuoco prolungato, a condizione che tutti i rapiti vengano rilasciati. E’ questione di giorni o ore. Aspettiamo la risposta di Hamas e poi può iniziare subito\”. Lo ha detto il primo ministro Benyamin Netanyahu incontrando alcuni familiari dei rapiti nel tardo pomeriggio.
\n\n
Il portavoce del ministero degli Affari Esteri del Qatar ha affermato che \”sono state superate le principali controversie (nei negoziati)\”. Attesa la risposta ufficiale di Hamas, che dipende da Muhammad Sinwar, fratello dell’ex leader ucciso da Israele. Fonti israeliane confermano che ha già accettato la bozza di accordo.
\n
 La trattativa sbloccata da un colloquio la notte scorsa tra il capo del Mossad Barnea, il primo ministro del Qatar al Thani e l’inviato di Trump in Medio Oriente Witkoff. A Doha anche il responsabile dei detenuti dell’Anp. ‘Siamo sul punto di veder realizzata l’intesa’, dice Biden. La Casa Bianca fa sapere di essersi coordinata con Trump. Anche il presidente eletto conferma: \”Siamo molto vicini a farcela\”. Il segretario di Stato americano, Antony Blinken, presenterà oggi in un discorso al Consiglio Atlantico un piano per ricostruire e governare Gaza dopo la guerra, secondo quanto hanno riferito tre funzionari statunitensi ad Axios.
\n\n
Approfondimenti:
\n\n
Per ricevere le notizie di Sky TG24:
\n
- \n
- La newsletter sulle notizie più lette (clicca qui)
- Il canale Whatsapp di Sky TG24 (clicca qui)
- Le notizie audio con i titoli del tg (clicca qui)
\n
\n
\n
“,”postId”:”bac5a3f7-f269-410d-8a4b-52dab5045989″}],”posts”:[{“timestamp”:”2025-01-14T19:41:07.983Z”,”timestampUtcIt”:”2025-01-14T20:41:07+0100″,”altBackground”:false,”title”:”Usa, ‘accordo per Gaza, è molto, molto vicino'”,”content”:”
\”Siamo molto, molto vicini\” a un accordo per il cessate il fuoco e il rilascio degli ostaggi a Gaza. Lo ha detto il portavoce del Consiglio per la sicurezza nazionale americana John Kirby in un briefing con la stampa straniera sottolineando che la speranza è che l’accordo sia concluso \”prima della fine del nostro mandato\”, quindi entri la settimana.Â
“,”postId”:”522b2155-2238-41d9-9758-fdd825cf29e4″},{“timestamp”:”2025-01-14T19:26:58.136Z”,”timestampUtcIt”:”2025-01-14T20:26:58+0100″,”altBackground”:false,”title”:”Biden e Sisi chiedono flessibilità per ottenere la tregua a Gaza”,”content”:”
Il presidente degli Stati Uniti Joe Biden e il suo omologo egiziano Abdel Fattah al Sisi hanno affermato nel corso di una telefonata che la \”flessibilità \” è necessaria da tutte le parti per consolidare una tregua a Gaza tra Israele e Hamas. Lo ha reso noto l’ufficio di Sisi. Un portavoce del leader egiziano ha affermato che \”i due presidenti hanno esaminato gli ultimi sviluppi nei negoziati e hanno sottolineato l’importanza dell’impegno delle parti interessate a superare gli ostacoli e mostrare la flessibilità necessaria per raggiungere un accordo\”.
“,”postId”:”7b2a9a3e-358d-4439-9d90-65c01b8e2e92″},{“timestamp”:”2025-01-14T19:08:52.602Z”,”timestampUtcIt”:”2025-01-14T20:08:52+0100″,”altBackground”:false,”title”:”Tajani: sostegno unità Gaza e Cisgiordania con governo Anp”,”content”:”
\”Ho parlato con il premier e ministro degli Esteri palestinese Mohammad Mustafa per ribadire il sostegno dell’Italia ad un accordo di cessate il fuoco nella Striscia. Sosteniamo l’unità di Gaza e Cisgiordania con un governo guidato dall’Anp\”. Lo scrive su X il ministro degli Esteri Antonio Tajani.
“,”postId”:”4a31c8f5-d3c7-497f-bfda-df9064e8905e”},{“timestamp”:”2025-01-14T19:08:10.214Z”,”timestampUtcIt”:”2025-01-14T20:08:10+0100″,”altBackground”:false,”title”:”\”Hamas non ha risposto, aspettiamo le mappe da Israele\””,”content”:”
Hamas non ha ancora fornito la sua risposta ai mediatori perché Israele non ha presentato le mappe del ritiro delle sue truppe da Gaza: lo ha detto un funzionario di Hamas a Reuters.
\n”,”postId”:”1b1c8f15-b8de-4144-bf85-8defe4dcc5fb”},{“timestamp”:”2025-01-14T18:52:00.802Z”,”timestampUtcIt”:”2025-01-14T19:52:00+0100″,”altBackground”:false,”title”:”World Central Kitchen, panificio mobile a Kjan Younis”,”content”:”
Un panificio mobile, gestito dalla ONG World Central Kitchen, in coordinamento con l’Ufficio coordinato per le attività governative nei territori (COGAT) delle IDF, ha iniziato le operazioni nell’area di Khan Younis, nella striscia di Gaza meridionale, e \”produce oltre 3.000 pagnotte di pane all’ora\”, afferma il COGAT in una dichiarazione. Non è immediatamente chiaro cosa costituisca una \”pagnotta\”. Una foto allegata alla dichiarazione mostra il panificio mobile che produce quello che sembra pane pita.
“,”postId”:”1ade86a1-f0d4-446e-8055-be9f0c62746a”},{“timestamp”:”2025-01-14T18:41:30.551Z”,”timestampUtcIt”:”2025-01-14T19:41:30+0100″,”altBackground”:false,”title”:”Pro palestina in piazza per il Giorno della Memoria, ‘il genocidio è ora’”,”content”:”
\”In occasione della Giornata della Memoria mobilitiamoci contro il genocidio del popolo palestinese!\”. E’ quanto annunciano i Giovani Palestinesi annunciando una manifestazione per il 25 gennaio. Nella locandina si legge: \”27 gennaio 2025, aggiorniamo la memoria: il genocidio è ora, Palestina Libera’\”. E poi l’invito: \”Sabato 25 gennaio scendiamo in piazza: in occasione della Giornata della Memoria mobilitiamoci contro il genocidio del popolo palestinese!\”.
“,”postId”:”7c986519-adf2-41f8-a7ad-ba9773eebf2c”},{“timestamp”:”2025-01-14T18:26:18.935Z”,”timestampUtcIt”:”2025-01-14T19:26:18+0100″,”altBackground”:false,”title”:”Netanyahu: \”Sono pronto a tregua prolungata, ma ostaggi devono essere tutti liberi\””,”content”:”
\”Sono pronto per un cessate il fuoco prolungato, a condizione che tutti i rapiti vengano rilasciati. E’ questione di giorni o ore. Aspettiamo la risposta di Hamas e poi può iniziare subito\”. Lo ha detto il primo ministro Benyamin Netanyahu incontrando alcuni familiari dei rapiti nel tardo pomeriggio.
“,”postId”:”15be815d-b254-4241-bbf2-5b973d78cabb”},{“timestamp”:”2025-01-14T17:15:27.933Z”,”timestampUtcIt”:”2025-01-14T18:15:27+0100″,”altBackground”:false,”title”:”Netanyahu convoca riunione d’urgenza su tregua e ostaggi”,”content”:”
Il primo ministro israeliano Benyamin Netanyahu ha convocato per questa sera una riunione d’urgenza con i vertici della sicurezza. L’incontro si concentrerà sull’esame dell’accordo sul rilascio degli ostaggi. Secondo i media israeliani, la consultazione includerà alti funzionari dell’Idf, il capo di stato maggiore Herzi Halevi e rappresentanti delle agenzie di intelligence David Barnea per il Mossad e Ronen Bar per lo Shin Bet
“,”postId”:”2befa501-1039-4f77-926b-952aa3ff7cea”},{“timestamp”:”2025-01-14T16:12:39.933Z”,”timestampUtcIt”:”2025-01-14T17:12:39+0100″,”altBackground”:false,”title”:”Blinken: Israele accetti un calendario per stato Palestina “,”content”:”
Israele deve accettare un percorso verso lo stato palestinese \”legato ad un calendario e basato su condizioni\”: Â lo ha detto il segretario di stato Antony Blinken parlando all’Atlantic Council a Washington del futuro del Medio oriente
“,”postId”:”5e554b38-8ce9-4364-b3b8-8fca7458edb6″},{“timestamp”:”2025-01-14T16:11:35.588Z”,”timestampUtcIt”:”2025-01-14T17:11:35+0100″,”altBackground”:false,”title”:”Blinken: \”Ora la palla è nel campo di Hamas\””,”content”:”
\”La palla ora è nel campo di Hamas\”: lo ha detto il segretario di stato Usa Antony Blinken parlando all’Atlantic Council a Washington del futuro del Medio Oriente
“,”postId”:”959ecd5f-a9f4-4cae-b8f1-6848275018ba”},{“timestamp”:”2025-01-14T16:10:43.092Z”,”timestampUtcIt”:”2025-01-14T17:10:43+0100″,”altBackground”:false,”title”:”Blinken: Anp dovrà gestire Gaza nel dopoguerra con l’Onu”,”content”:”
L’Autorità Nazionale Palestinese dovrebbe gestire Gaza nel dopoguerra insieme alle Nazioni Unite e ai partner stranieri: lo ha detto il segretario di stato Antony Blinken parlando all’Atlantic Council a Washington
“,”postId”:”ffa692f7-8c78-48de-b91d-4e97984e0037″},{“timestamp”:”2025-01-14T15:59:12.189Z”,”timestampUtcIt”:”2025-01-14T16:59:12+0100″,”altBackground”:false,”title”:”Ft: tregua potrebbe entrare in vigore entro mercoledì”,”content”:”
La tregua tra Israele e Hamas potrebbe entrare in vigore già domani o, al più tardi, mercoledì. E’ quanto ha confidato al Financial Times un diplomatico a conoscenza della trattativa. \”Hanno trovato un accordo su tutte le questioni principali\”, ha affermato la fonte, \”adesso stanno venendo discusse solo questioni logistiche o secondarie\”.
“,”postId”:”6140f9d0-f67b-440b-bd70-86acef071a54″},{“timestamp”:”2025-01-14T15:49:27.209Z”,”timestampUtcIt”:”2025-01-14T16:49:27+0100″,”altBackground”:false,”title”:”Media: \”Accordo inizia con rilascio di 3 donne e bambini Bibas\””,”content”:”
Secondo indiscrezioni ottenute da Channel 12, l’accordo tra Israele e Hamas inizierà con il rilascio di tre donne civili in ostaggio e i due bambini Kfir e Ariel Bibas, il primo giorno della prima fase di 42 giorni.  Hamas ha affermato che i due piccoli e la madre Shiri sono stati uccisi in un attacco aereo israeliano, ma l’Idf non ha avuto informazioni di intelligence che confermino che non sono più vivi. Ogni settimana successiva inizierà con il rilascio di un altro gruppo di ostaggi. Il secondo gruppo ad essere rilasciato nella prima fase sarà quello delle soldatesse, seguito dagli anziani e infine da coloro che saranno considerati estremamente malati, per un totale di 33 ostaggi. Il report di Channel 12 non è stato confermato dalle autorità israeliane, ma si stima che la maggior parte delle persone destinate al rilascio siano ancora vive
“,”postId”:”c0369e03-1b59-4a92-bc44-8cdb73e61ee0″},{“timestamp”:”2025-01-14T15:26:55.353Z”,”timestampUtcIt”:”2025-01-14T16:26:55+0100″,”altBackground”:false,”title”:”Fonte Israele: \”Hamas non ha detto quanti ostaggi sono vivi\””,”content”:”
Un funzionario israeliano ha dichiarato alla Cnn che Israele è pronto a rilasciare \”molte centinaia\” di detenuti palestinesi come parte dell’accordo, ma, \”finché Hamas non dirà quanti ostaggi sono vivi, non so quanti detenuti, terroristi, saranno rilasciati\”, ha detto.
“,”postId”:”76051298-3ae5-4e82-be87-4ac0719b968d”},{“timestamp”:”2025-01-14T15:26:27.041Z”,”timestampUtcIt”:”2025-01-14T16:26:27+0100″,”altBackground”:false,”title”:”Jihad palestinese: \”A Doha questa sera per ultimi dettagli\””,”content”:”
La Jihad islamica palestinese ha diffuso un comunicato secondo cui una delegazione di alto livello dell’organizzazione terroristica arriverà questa sera a Doha per discutere gli ultimi dettagli dell’accordo di cessate il fuoco a Gaza
“,”postId”:”bad5355f-78f6-4007-9b35-ee0b3afaf019″},{“timestamp”:”2025-01-14T15:08:56.893Z”,”timestampUtcIt”:”2025-01-14T16:08:56+0100″,”altBackground”:false,”title”:”Famiglie ostaggi incontrano Netanyahu: \”Possibile accordo entro poche ore\””,”content”:”
Le famiglie degli ostaggi hanno appreso la possibilità che un accordo potrebbe essere firmato \”entro poche ore\” nel corso di un incontro con il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu. Secondo le famiglie, l’accordo comprenderà tre fasi e si oppongono all’attesa fino al 16° giorno. Nel corso dell’incontro, Netanyahu si è impegnato a riportare a casa tutti gli ostaggi. Tuttavia, le famiglie hanno sottolineato che \”le parole non bastano\”.
\n
All’incontro non hanno partecipato i parenti degli ostaggi deceduti, che hanno protestato per essere stati esclusi. \”Siamo in una situazione in cui 33 ostaggi vengono rilasciati (nell’ambito di un possibile accordo), ma non abbiamo chiarezza sulla sorte degli altri\”, ha affermato Eli Shtivi, padre di Idan Shtivi, assassinato e rapito il 7 ottobre. \”Stiamo abbandonando 70 ostaggi. Mi sento abbandonato, e così tutti gli ostaggi e le famiglie lasciate fuori da questa fase del processo. A mio parere, è una vergogna e un’umiliazione
“,”postId”:”415f4e2f-7e5a-4a63-90ee-220d62d2838a”},{“timestamp”:”2025-01-14T13:32:09.287Z”,”timestampUtcIt”:”2025-01-14T14:32:09+0100″,”altBackground”:false,”title”:”Hamas ha informato le altre fazioni palestinesi sui negoziati”,”content”:”
La leadership di Hamas ha annunciato di aver tenuto una serie di consultazioni con i leader delle fazioni palestinesi e di averli aggiornati sui progressi dei negoziati in corso a Doha. Secondo fonti di Hamas, i negoziati sono nella fase finale. Lo riferiscono i media israeliani.
“,”postId”:”1734df9b-32be-46b3-82c9-53b08a9c9079″},{“timestamp”:”2025-01-14T13:03:00.865Z”,”timestampUtcIt”:”2025-01-14T14:03:00+0100″,”altBackground”:false,”title”:”Netanyahu incontra Smotrich, pressing su si’ ad accordo”,”content”:”
Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu sta incontrando il ministro delle Finanze ed esponente di estrema destra Bezalel Smotrich. Lo riportano i media israeliani mentre procedono i negoziati per un cessate il fuoco con Hamas. Netanyahu, secondo i giornali israeliani, starebbe cercando di convincere Smotrich a non dimettersi dal governo in caso di accordo, secondo il sito di notizie israeliano Walla. In mattinata il ministro della sicurezza nazionale di estrema destra israeliano Itamar Ben-Gvir ha esortato Smotrich a dimettersi insieme a lui se Israele accettasse l’accordo.
“,”postId”:”c660d596-ab85-4748-b6f4-acb2ba52f759″},{“timestamp”:”2025-01-14T13:02:14.786Z”,”timestampUtcIt”:”2025-01-14T14:02:14+0100″,”altBackground”:false,”title”:”Hamas, 46.645 i palestinesi uccisi da inizio della guerra”,”content”:”
Almeno 46.645 palestinesi sono stati uccisi e 110.012 feriti a Gaza dall’inizio del conflitto, secondo una dichiarazione del Ministero della Salute di Gaza gestito da Hamas, citata da Haaretz.Â
“,”postId”:”3606bc8c-3e38-4d88-8cb9-a5761ac3a69f”},{“timestamp”:”2025-01-14T12:56:32.955Z”,”timestampUtcIt”:”2025-01-14T13:56:32+0100″,”altBackground”:false,”title”:”Missile Houthi distrugge una casa vicino Gerusalemme”,”content”:”
Un frammento lungo diversi metri del missile lanciato nella notte su Israele dal gruppo filoiraniano Houthi dallo Yemen ha colpito una casa a Mevo Beitar, vicino Gerusalemme, causando gravi danni. Non si registrano vittime o feriti.  Le autorità israeliane hanno confermato che l’attacco è stato condotto dallo Yemen e gli Houthi hanno rivendicato il lancio.Â
“,”postId”:”af4867f9-1253-429b-8936-7643d39bcf28″}]}”
query='{“live”:true,”configurationName”:”LIVEBLOG_CONTAINER_WIDGET”,”liveblogId”:”ee4f98b6-8ea9-40c6-bc3a-43fa43af48d1″,”tenant”:”tg24″,”page”:1,”limit”:20}’
iswebview=false
>
Svolta per la liberazione degli ostaggi israeliani e la tregua a Gaza nei negoziati di Doha. Il ministro degli Esteri del Qatar, Paese mediatore, ha confermato che i colloqui sono “alle fasi finali” e che un’intesa è possibile “molto presto”.
“Sono pronto per un cessate il fuoco prolungato, a condizione che tutti i rapiti vengano rilasciati. E’ questione di giorni o ore. Aspettiamo la risposta di Hamas e poi può iniziare subito”. Lo ha detto il primo ministro Benyamin Netanyahu incontrando alcuni familiari dei rapiti nel tardo pomeriggio.
Il portavoce del ministero degli Affari Esteri del Qatar ha affermato che “sono state superate le principali controversie (nei negoziati)”. Attesa la risposta ufficiale di Hamas, che dipende da Muhammad Sinwar, fratello dell’ex leader ucciso da Israele. Fonti israeliane confermano che ha già accettato la bozza di accordo.
 La trattativa sbloccata da un colloquio la notte scorsa tra il capo del Mossad Barnea, il primo ministro del Qatar al Thani e l’inviato di Trump in Medio Oriente Witkoff. A Doha anche il responsabile dei detenuti dell’Anp. ‘Siamo sul punto di veder realizzata l’intesa’, dice Biden. La Casa Bianca fa sapere di essersi coordinata con Trump. Anche il presidente eletto conferma: “Siamo molto vicini a farcela”. Il segretario di Stato americano, Antony Blinken, presenterà oggi in un discorso al Consiglio Atlantico un piano per ricostruire e governare Gaza dopo la guerra, secondo quanto hanno riferito tre funzionari statunitensi ad Axios.
Approfondimenti:
Per ricevere le notizie di Sky TG24:
LIVE
Usa, ‘accordo per Gaza, è molto, molto vicino’
“Siamo molto, molto vicini” a un accordo per il cessate il fuoco e il rilascio degli ostaggi a Gaza. Lo ha detto il portavoce del Consiglio per la sicurezza nazionale americana John Kirby in un briefing con la stampa straniera sottolineando che la speranza è che l’accordo sia concluso “prima della fine del nostro mandato”, quindi entri la settimana.Â
Biden e Sisi chiedono flessibilità per ottenere la tregua a Gaza
Il presidente degli Stati Uniti Joe Biden e il suo omologo egiziano Abdel Fattah al Sisi hanno affermato nel corso di una telefonata che la “flessibilità ” è necessaria da tutte le parti per consolidare una tregua a Gaza tra Israele e Hamas. Lo ha reso noto l’ufficio di Sisi. Un portavoce del leader egiziano ha affermato che “i due presidenti hanno esaminato gli ultimi sviluppi nei negoziati e hanno sottolineato l’importanza dell’impegno delle parti interessate a superare gli ostacoli e mostrare la flessibilità necessaria per raggiungere un accordo”.
Tajani: sostegno unità Gaza e Cisgiordania con governo Anp
“Ho parlato con il premier e ministro degli Esteri palestinese Mohammad Mustafa per ribadire il sostegno dell’Italia ad un accordo di cessate il fuoco nella Striscia. Sosteniamo l’unità di Gaza e Cisgiordania con un governo guidato dall’Anp”. Lo scrive su X il ministro degli Esteri Antonio Tajani.
“Hamas non ha risposto, aspettiamo le mappe da Israele”
Hamas non ha ancora fornito la sua risposta ai mediatori perché Israele non ha presentato le mappe del ritiro delle sue truppe da Gaza: lo ha detto un funzionario di Hamas a Reuters.
World Central Kitchen, panificio mobile a Kjan Younis
Un panificio mobile, gestito dalla ONG World Central Kitchen, in coordinamento con l’Ufficio coordinato per le attività governative nei territori (COGAT) delle IDF, ha iniziato le operazioni nell’area di Khan Younis, nella striscia di Gaza meridionale, e “produce oltre 3.000 pagnotte di pane all’ora”, afferma il COGAT in una dichiarazione. Non è immediatamente chiaro cosa costituisca una “pagnotta”. Una foto allegata alla dichiarazione mostra il panificio mobile che produce quello che sembra pane pita.
Pro palestina in piazza per il Giorno della Memoria, ‘il genocidio è ora’
“In occasione della Giornata della Memoria mobilitiamoci contro il genocidio del popolo palestinese!”. E’ quanto annunciano i Giovani Palestinesi annunciando una manifestazione per il 25 gennaio. Nella locandina si legge: “27 gennaio 2025, aggiorniamo la memoria: il genocidio è ora, Palestina Libera’”. E poi l’invito: “Sabato 25 gennaio scendiamo in piazza: in occasione della Giornata della Memoria mobilitiamoci contro il genocidio del popolo palestinese!”.
Netanyahu: “Sono pronto a tregua prolungata, ma ostaggi devono essere tutti liberi”
“Sono pronto per un cessate il fuoco prolungato, a condizione che tutti i rapiti vengano rilasciati. E’ questione di giorni o ore. Aspettiamo la risposta di Hamas e poi può iniziare subito”. Lo ha detto il primo ministro Benyamin Netanyahu incontrando alcuni familiari dei rapiti nel tardo pomeriggio.
Netanyahu convoca riunione d’urgenza su tregua e ostaggi
Il primo ministro israeliano Benyamin Netanyahu ha convocato per questa sera una riunione d’urgenza con i vertici della sicurezza. L’incontro si concentrerà sull’esame dell’accordo sul rilascio degli ostaggi. Secondo i media israeliani, la consultazione includerà alti funzionari dell’Idf, il capo di stato maggiore Herzi Halevi e rappresentanti delle agenzie di intelligence David Barnea per il Mossad e Ronen Bar per lo Shin Bet
Blinken: Israele accetti un calendario per stato Palestina
Israele deve accettare un percorso verso lo stato palestinese “legato ad un calendario e basato su condizioni”: Â lo ha detto il segretario di stato Antony Blinken parlando all’Atlantic Council a Washington del futuro del Medio oriente
Blinken: “Ora la palla è nel campo di Hamas”
“La palla ora è nel campo di Hamas”: lo ha detto il segretario di stato Usa Antony Blinken parlando all’Atlantic Council a Washington del futuro del Medio Oriente
Blinken: Anp dovrà gestire Gaza nel dopoguerra con l’Onu
L’Autorità Nazionale Palestinese dovrebbe gestire Gaza nel dopoguerra insieme alle Nazioni Unite e ai partner stranieri: lo ha detto il segretario di stato Antony Blinken parlando all’Atlantic Council a Washington
Ft: tregua potrebbe entrare in vigore entro mercoledì
La tregua tra Israele e Hamas potrebbe entrare in vigore già domani o, al più tardi, mercoledì. E’ quanto ha confidato al Financial Times un diplomatico a conoscenza della trattativa. “Hanno trovato un accordo su tutte le questioni principali”, ha affermato la fonte, “adesso stanno venendo discusse solo questioni logistiche o secondarie”.
Media: “Accordo inizia con rilascio di 3 donne e bambini Bibas”
Secondo indiscrezioni ottenute da Channel 12, l’accordo tra Israele e Hamas inizierà con il rilascio di tre donne civili in ostaggio e i due bambini Kfir e Ariel Bibas, il primo giorno della prima fase di 42 giorni.  Hamas ha affermato che i due piccoli e la madre Shiri sono stati uccisi in un attacco aereo israeliano, ma l’Idf non ha avuto informazioni di intelligence che confermino che non sono più vivi. Ogni settimana successiva inizierà con il rilascio di un altro gruppo di ostaggi. Il secondo gruppo ad essere rilasciato nella prima fase sarà quello delle soldatesse, seguito dagli anziani e infine da coloro che saranno considerati estremamente malati, per un totale di 33 ostaggi. Il report di Channel 12 non è stato confermato dalle autorità israeliane, ma si stima che la maggior parte delle persone destinate al rilascio siano ancora vive
Fonte Israele: “Hamas non ha detto quanti ostaggi sono vivi”
Un funzionario israeliano ha dichiarato alla Cnn che Israele è pronto a rilasciare “molte centinaia” di detenuti palestinesi come parte dell’accordo, ma, “finché Hamas non dirà quanti ostaggi sono vivi, non so quanti detenuti, terroristi, saranno rilasciati”, ha detto.
Jihad palestinese: “A Doha questa sera per ultimi dettagli”
La Jihad islamica palestinese ha diffuso un comunicato secondo cui una delegazione di alto livello dell’organizzazione terroristica arriverà questa sera a Doha per discutere gli ultimi dettagli dell’accordo di cessate il fuoco a Gaza
Famiglie ostaggi incontrano Netanyahu: “Possibile accordo entro poche ore”
Le famiglie degli ostaggi hanno appreso la possibilità che un accordo potrebbe essere firmato “entro poche ore” nel corso di un incontro con il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu. Secondo le famiglie, l’accordo comprenderà tre fasi e si oppongono all’attesa fino al 16° giorno. Nel corso dell’incontro, Netanyahu si è impegnato a riportare a casa tutti gli ostaggi. Tuttavia, le famiglie hanno sottolineato che “le parole non bastano”.
All’incontro non hanno partecipato i parenti degli ostaggi deceduti, che hanno protestato per essere stati esclusi. “Siamo in una situazione in cui 33 ostaggi vengono rilasciati (nell’ambito di un possibile accordo), ma non abbiamo chiarezza sulla sorte degli altri”, ha affermato Eli Shtivi, padre di Idan Shtivi, assassinato e rapito il 7 ottobre. “Stiamo abbandonando 70 ostaggi. Mi sento abbandonato, e così tutti gli ostaggi e le famiglie lasciate fuori da questa fase del processo. A mio parere, è una vergogna e un’umiliazione
Hamas ha informato le altre fazioni palestinesi sui negoziati
La leadership di Hamas ha annunciato di aver tenuto una serie di consultazioni con i leader delle fazioni palestinesi e di averli aggiornati sui progressi dei negoziati in corso a Doha. Secondo fonti di Hamas, i negoziati sono nella fase finale. Lo riferiscono i media israeliani.
Netanyahu incontra Smotrich, pressing su si’ ad accordo
Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu sta incontrando il ministro delle Finanze ed esponente di estrema destra Bezalel Smotrich. Lo riportano i media israeliani mentre procedono i negoziati per un cessate il fuoco con Hamas. Netanyahu, secondo i giornali israeliani, starebbe cercando di convincere Smotrich a non dimettersi dal governo in caso di accordo, secondo il sito di notizie israeliano Walla. In mattinata il ministro della sicurezza nazionale di estrema destra israeliano Itamar Ben-Gvir ha esortato Smotrich a dimettersi insieme a lui se Israele accettasse l’accordo.
Hamas, 46.645 i palestinesi uccisi da inizio della guerra
Almeno 46.645 palestinesi sono stati uccisi e 110.012 feriti a Gaza dall’inizio del conflitto, secondo una dichiarazione del Ministero della Salute di Gaza gestito da Hamas, citata da Haaretz.Â
Missile Houthi distrugge una casa vicino Gerusalemme
Un frammento lungo diversi metri del missile lanciato nella notte su Israele dal gruppo filoiraniano Houthi dallo Yemen ha colpito una casa a Mevo Beitar, vicino Gerusalemme, causando gravi danni. Non si registrano vittime o feriti.  Le autorità israeliane hanno confermato che l’attacco è stato condotto dallo Yemen e gli Houthi hanno rivendicato il lancio.Â
***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità *****
Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link