il consiglio d’istituto Molise Altissimo contro la soppressione della dirigenza, rischio di disgregazione per le comunità locali

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Il Consiglio di Istituto dell’Istituto Statale Comprensivo Molise Altissimo ha indirizzato una lettera aperta al Presidente del Consiglio Regionale del Molise, al Presidente della Provincia di Isernia, ai Sindaci dei Comuni dell’Istituto e agli organi di stampa, esprimendo il proprio disappunto in merito alle decisioni sul dimensionamento scolastico e alla prevista soppressione della dirigenza, un provvedimento che potrebbe avere gravi ripercussioni sul tessuto sociale ed educativo delle comunità locali.

Di seguito la nota integrale: 

Il Consiglio di Istituto dell’Istituto Statale Comprensivo Molise Altissimo esprime il proprio disappunto rispetto alle decisioni in corso di adozione sul dimensionamento scolastico. Allo stato, infatti, sembra ormai definitivo che la dirigenza del Molise Altissimo sia inclusa tra le sei destinate ad essere soppresse dal prossimo anno scolastico (quattro per la provincia di Campobasso e due per quella di Isernia, a fronte di sessanta soppressioni complessive a livello nazionale!), come previsto dalla delibera della Giunta regionale n.605 del 27 dicembre 2024, con la quale è stato integralmente adottato il parere tecnico rilasciato dall’Ufficio Scolastico Regionale.

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 Nella piena consapevolezza del fatto che la soppressione della dirigenza non coincida (almeno non nell’immediato!) con la soppressione dei plessi scolastici afferenti la stessa, il Consiglio di Istituto del Molise Altissimo invita tutti gli organi chiamati ad esprimersi, a vario titolo, sul dimensionamento scolastico e ad adottare le relative decisioni finali, a riflettere ulteriormente sui risvolti che tali decisioni avranno sulla vita delle persone interessate, a partire dagli studenti, dalle loro famiglie, dal personale scolastico, fino ad arrivare alle più ampie comunità comunali. Se da un lato, infatti, è ben noto come non si possa sfuggire alla logica dei numeri, dall’altro è pur vero che gli stessi numeri non possono essere oggetto di analisi asettiche.

 Lungi dal voler innescare guerre tra poveri, il Consiglio osserva che la soppressione di dirigenze nell’ambito dello stesso contesto urbano può avere effetti certamente più limitati e meno impattanti rispetto alla soppressione di una dirigenza caratterizzata da una pluralità di comunità, che ha saputo fare della eterogeneità e complessità la propria cifra, elevando la cura e la tutela della diversità di persone e storie a punto di eccellenza della propria offerta formativa, assicurando costantemente percorsi di apprendimento in linea con i fabbisogni di ogni singolo iscritto. In uno sforzo corale che ha sapientemente coinvolto le famiglie, il personale scolastico, le amministrazioni comunali e tutto il territorio interessato, la dirigenza dell’Altissimo Molise è stata ed è l’anima di una scuola fortemente orientata alla salvaguardia dell’identità del territorio e presidio essa stessa nel contrasto dello spopolamento delle aree interne, problematica tanto nota, quanto troppo spesso utilizzata per giustificare come ineluttabili decisioni che quantomeno meriterebbero una maggiore ponderazione.

 La conferma della decisione di sopprimere la dirigenza del Molise Altissimo porterà inevitabilmente alla disgregazione di questa comunità scolastica, del valore aggiunto da essa rappresentato per tutti i comuni interessati, con il concretizzarsi del rischio che i plessi aggregati alle dirigenze dei centri più grandi perdano la loro specificità e la loro attrattività, appiattiti sull’offerta formativa di un centro di dimensioni troppo diverse per adattarsi alle esigenze dei centri minori. A quel punto, certamente, non potrà che assistersi ad un significativo calo degli iscritti fino alla soppressione degli stessi plessi scolastici. Ma a questo avrà contribuito, certamente, il sacrificio dell’autonomia scolastica richiesto, ancora una volta, alle persone che con le proprie scelte di vita, di lavoro e di istruzione per i propri figli operano quotidianamente per contrastare il declino delle aree interne e tutelare le risorse delle stesse a beneficio di tutti. 

Carovilli, 13 gennaio 2025





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