Si รจ tenuto alle 13:00 del 14 gennaio il Consiglio dei Ministri volto ad affrontare una serie di questioni: dalla riorganizzazione del sistema scolastico al disegno di legge annuale sulle Piccole e medie imprese, dai limiti di spesa per le politiche di coesione nellโambito del Pnrr alle leggi regionali.
Fra i nodi piรน spinosi, il dimensionamento della rete scolastica, con i tagli ai vertici delle piccole scuole, che รจ uno degli obiettivi previsti dal Pnrr.
Approvato il Ddl Pmi: misure per Moda e giovani
Il Consiglio dei ministri ha approvato il disegno di Legge annuale sulle Pmi. Su proposta del ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, il primo ddl introduce misure per rafforzare le piccole e medie imprese italiane, ma anche le โmicroโ.
Lโidea รจ quella di puntare allโaggregazione, allโinnovazione del sistema produttivo e allโaccesso al credito.
Nella nota del Mimit si legge che, tra gli interventi principali del provvedimento, importanti saranno i โMini contratti di sviluppoโ per il settore Moda, le Centrali consortili per coordinare le filiere produttive e nuovi incentivi fiscali per le reti dโimpresa.
Per promuovere lโassunzione di giovani, fino a 34 anni, invece si punta al ricambio generazionale, attraverso un sistema di pensionamento flessibile.ย Il lavoratore anziano, in quella che รจ stata definita โstaffetta generazionaleโ, passerร le proprie competenze a favore di giovani lavoratori assunti in sua parziale sostituzione. Questo avverrร tramite un sistema di trasferimento generazionale con part-time incentivato.
Dimensionamento scolastico
Ad oggi, non tutte le Regioni hanno portato a compimento il piano di dimensionamento e la questione รจ complicata dal fatto che riguarda competenze prettamente regionali.
Il Governo non prevede di imporre commissariamenti. ร invece orientato a concedere proroghe alle Regioni inadempienti, cosรฌ da permettere di raggiungere gli obiettivi. E per i territori che hanno giร adottato il piano, si andranno a rafforzare alcune misure relative agli esoneri, totali e parziali, oltre allโintroduzione di norme piรน flessibili nella formazione delle classi.
Il piano di dimensionamento della rete scolastica รจ lo strumento tramite il quale gli enti locali, ogni anno, propongono lโistituzione, lโaggregazione, la fusione e la soppressione delle scuole del territorio. Lo scopo รจ quello di raggiungere quel livello โottimaleโ della popolazione scolastica definito dal legislatore.
Il Cdm del 14 gennaio ha sciolto un nodo che si trascina ormai da un anno, da quando si registrรฒ una serie di contenziosi fra lo Stato e le Regioni sulla materia scolastica. Fu una pronuncia della Corte costituzionale a dare successivamente ragione al Governo.
Tagli ai vertici delle scuole
La questione non riguarda il taglio alle scuole, ma ai loro vertici: le regole relative allโattuale piano di dimensionamento della rete scolastica prevedevano per lโanno 2023-2024 7.936 presidi e Dsga (Direttore dei servizi generali e amministrativi).
Il piano volge giร alla modifica dello status quo, secondo questo andamento:
- 7.461 presidi e Dsga nel 2024-2025 (con un taglio di 475 unitร );
- 7.401 presidi e Dsga nel 2025-2026 (con un taglio di 60 unitร );
- 7.309 presidi e Dsga nel 2026-2027 (con un taglio di 92 unitร ).
Il tutto, tirando le somme, per un taglio di 627 unitร nel personale relativo ai vertici scolastici nel triennio.
Gli altri provvedimenti
ร stato analizzato anche uno schema di decreto del Presidente della Repubblica, un regolamento che riguarda i criteri sullโammissibilitร della spesa per i programmi cofinanziati dai fondi per la politica di coesione e dagli altri fondi europei a gestione concorrente.
La questione รจ disciplinata dal Regolamento Ue 2021/1060 per il periodo di programmazione 2021/2027 e riguarda una serie di iniziative:
- il Fondo europeo di sviluppo regionale;
- il Fondo sociale europeo Plus, il Fondo per una transizione giusta;
- il Fondo europeo per gli affari marittimi, la pesca e lโacquacoltura;
- il Fondo asilo, migrazione e integrazione;
- il Fondo sicurezza interna;
- lo Strumento di sostegno finanziario per la gestione delle frontiere e la politica dei visti.
Il testo รจ stato valutato dalla premier Giorgia Meloni e da Ministro per gli Affari europei, le Politiche di coesione e il Pnrr. La giornata di lavori si รจ chiusa con lโanalisi di alcune leggi regionali.
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